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Odontoiatria e medicina estetica: un connubio fortemente interconnesso

ven. 3 maggio 2024

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La dott.ssa Paola Campagna si è laureata a Catania in Odontoiatria nel 2015 e si è specializzata in Ortognatodonzia nel 2019. Ha conseguito anche il Master Europeo in Medicina estetica per Odontoiatri ed il Master di II livello in Odontoiatria del Sonno per la prevenzione e la terapia delle Apnee notturne.

Oggi la possibilità per tutti gli odontoiatri di effettuare trattamenti estetici non chirurgici su tutto il viso, e non più solo nel terzo inferiore, così come disposto dal cosiddetto “Decreto Bollette” che è andato a modificare, giusto un anno fa, l’articolo 2 della legge 409 permettendo, quindi, allo stesso odontoiatra di proporre al paziente dei protocolli di medicina estetica applicabili su tutto il volto, è stato ed è, dati alla mano, un risultato molto importante per la categoria tutta.

Questa modifica legislativa, arrivata dopo anni di battaglie da parte di Società scientifiche e Associazioni, ha certamente incentivato l’amore e la passione per la professione da parte della nuova generazione odontoiatrica che ha visto finalmente riconosciuto quanto era possibile, fino a quel momento fare, solo al laureato in medicina. Una bella espressione ed evidenza di come, con adeguata formazione specifica, una odontoiatra possa dimostrare manualità e conoscenza, meglio di chiunque altro, di quelle particolari zone anatomiche. Facendosi notare negli ultimi anni per competenza e professionalità è certamente Paola Campagna, siciliana, peraltro figlia d’arte di un noto chirurgo orale e implantologo, pratica la medicina estetica in odontoiatria con successo da alcuni anni. «Ho sempre desiderato, sin da piccola, lavorare nel campo medico e in particolare in quello odontoiatrico – spiega Paola Campagna - la passione è nata frequentando gli studi di famiglia. Dopo la laurea, l’interesse per i pazienti più giovani e per l’innovazione e la tecnologia mi hanno motivato e spinto verso la specializzazione in Ortognatodonzia che ho conseguito nei tre anni successivi ritenendo che questa branca potesse permettermi di poter contribuire a rendere perfetti ed armonici i sorrisi dei pazienti».

Come è riuscita a conciliare la sua la passione per l’ortodonzia con questa nuova innovativa realtà della medicina estetica?
Direi quasi simultaneamente. Ritengo, infatti, che il medico Odontoiatra debba sempre più interessarsi del benessere globale del paziente integrato con il “bellessere”. Oggi questo concetto riguarda pazienti di tutte le età ed è proprio la consapevolezza di poter migliorare a 360 gradi il loro aspetto estetico che mi ha spinto, sin dai tempi della specializzazione, a intraprendere un percorso formativo specifico intanto con numerosi corsi di formazione, anche “one to one”, e successivamente conseguendo un Master europeo biennale in Medicina estetica per gli Odontoiatri.

E a questo punto è nato un interesse sempre maggiore per la medicina estetica…
Proprio così! Del resto i nostri studi da tanti anni si interessano in modo specialistico a tecniche di medicina estetica e cosmetica. Molti pazienti che eseguono sbiancamento dentario o a cui applichiamo faccette necessitano sempre di un accurato studio preliminare in cui devono essere analizzate forme dei denti e delle arcate.

Quali, a suo giudizio, i vantaggi che possiede un ortodontista nella pratica della medicina estetica?
È indubbio quindi che per sua stessa formazione professionale l’Ortodontista in questo campo debba avere una marcia in più, e possa contribuire a un’armonia delle forme non solo dei denti ma anche delle strutture ossee e dei tessuti periorali. La bellezza non può prescindere dalla naturalezza e dal giusto equilibrio della varie strutture anatomiche.

Propone delle riabilitazioni interdisciplinari al paziente?
Le recenti normative che ampliano il nostro campo di interventi sicuramente contribuiscono a permettere all’odontoiatra di approcciare in maniera più completa il paziente e quindi poter dare maggiori risposte alle loro aspettative. A mio avviso è necessario continuare, in questo campo, sempre e in maniera incessante il percorso di formazione specifica per un continuo miglioramento professionale anche interagendo, laddove necessario, con altre branche della medicina quali i chirurghi plastici, dermatologi o chirurghi maxillo-facciali affinché la salute e la sicurezza del paziente siano e restino sempre la nostra priorità.

Non sono pochi quelli che sostengono che gli allineatori trascinino le altre prestazioni…
Non può esistere estetica “bianca” senza estetica “rosa” ed in tanti casi aggiungerei senza trattamenti di medicina estetica. Il paziente non potrà mai apprezzare delle faccette, per quanto tecnicamente perfette e bellissime in un contesto parodontale non sano. È come non valorizzare un bel quadro senza un cornice adeguata. Ne consegue che i nostri trattamenti devono sempre più diventare multidisciplinari (ortodonzia, parodontologia protesi e medicina estetica) e integrarsi anche con le altre branche mediche per il benessere totale del paziente. Spesso l’odontoiatra è insieme al medico di medicina generale il front-office dei pazienti ed è nostro compito motivarli ai corretti stili vita il rispetto dei quali contribuisce senz’altro al “benessere e bellessere”.

L’ortodonzia invisibile è sempre più richiesta…
Ormai tutti i maggiori osservatori mondiali della nostra professione sono concordi nell’individuare nella medicina estetica e nelle tecniche di ortodonzia invisibile un trend fortemente positivo. L’attenzione alla persona e l’affermarsi dei concetti di prevenzione oltre ai modelli estetici presenti e propagandati sui social spinge sempre più pazienti presso gli studi odontoiatrici alla ricerca di un benessere orale e facciale globale. L’odontoiatra di oggi deve essere in grado di intercettare questa domanda anche avvalendosi di tutte quelle nuove tecnologie, quali scanner orali e facciali, mock-up digitali, che permettono di previsualizzare i risultati estetici che si otterranno.

Quali sono i trattamenti estetici più richiesti nei vostri studi e quali le fasce di età e il genere?
Tra i trattamenti più richiesti dai pazienti ci sono sicuramente le correzioni della forma e del volume delle labbra, il rinofiller e tutte le procedure volte a contrastare i segni del tempo sul viso quali (rughe frontali, glabellari e del contorno occhi, solchi naso-genieni, il cosiddetto codice a barre, etc. In realtà ritengo che essendo il ruolo dell’odontoiatra votato alla prevenzione globale del paziente lo scopo principale anche in medicina estetica, deve essere quello di prevenzione e rigenerazione antiaging già a partire dai 30 anni. La medicina estetica preventiva infatti mira, attraverso dei protocolli biorivitalizzanti e bioristrutturanti studiati ad hoc per ogni singolo paziente a stimolare l’auto rigenerazione di pelle e tessuti, ripristinando il benessere cutaneo e la bellezza originaria del viso in modo naturale e salutare senza andare in alcun modo a modificare i volumi del volto.

Quanto è lunga la curva di apprendimento per essere in grado di praticare un’ottima medicina estetica?
Non termina mai! La sicurezza dei pazienti deve rappresentare la nostra stella polare. Mai improvvisarsi o utilizzare prodotti del mercato non di qualità o peggio non certificati. Ricordiamoci che in questa materia si configura non solo l’obbligo di mezzi ma anche di risultati.

Ma, alla fine, almeno per la sua esperienza, è la medicina estetica a trascinare l’ortodonzia o viceversa?
Proprio a quest’ultima domanda è molto difficile rispondere perché i due aspetti sono fortemente connessi tra loro e molti pazienti li richiedono entrambi e contestualmente. Ritengo comunque che al momento attuale i nostri siano pazienti soprattutto odontoiatrici per cui la medicina estetica si affianca ma… non la precede!

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