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Nuovo rapporto FDI: l’odontoiatria illegale è una minaccia crescente per la salute globale

Un nuovo rapporto globale sull’odontoiatria illegale evidenzia che essa prospera ai margini dell’economia mondiale, dove l’accesso a risorse tecniche e conoscenze specialistiche è limitato (Immagine: Caitlin/Adobe Stock).

ven. 31 ottobre 2025

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GINEVRA, Svizzera: una nuova e approfondita indagine della FDI World Dental Federation ha rivelato che l’esercizio illegale della professione odontoiatrica rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica a livello globale. Lo studio, condotto con la partecipazione di 49 associazioni dentali nazionali, evidenzia come operatori non autorizzati e privi di qualifiche continuino a mettere in pericolo i pazienti in tutto il mondo, mentre controlli insufficienti e lacune normative consentono a queste pratiche rischiose di proliferare.

Basandosi sulle politiche già esistenti della FDI, il rapporto mette in luce la portata e la complessità dell’odontoiatria illegale, definita come l’erogazione di cure dentali da parte di individui privi delle qualifiche, dell’iscrizione o delle licenze necessarie. Tra gli esempi segnalati figurano estetisti che applicano apparecchi ortodontici fissi nei saloni di bellezza e persone non autorizzate che eseguono estrazioni o impianti dentali in abitazioni private o in cliniche informali.

Secondo la FDI, il 95% dei Paesi coinvolti nell’indagine dispone di leggi che vietano l’esercizio illegale della professione odontoiatrica. Tuttavia, solo il 49% delle associazioni ritiene che tali norme vengano applicate in modo efficace. Il 56% delle associazioni ha segnalato ostacoli significativi all’applicazione delle leggi, tra cui carenza di risorse, lentezze burocratiche, interferenze politiche e casi di corruzione. Inoltre, il 58% delle associazioni ha riportato episodi accertati di danni ai pazienti, che spaziano da infezioni gravi a deformazioni permanenti e, nei casi più estremi, a complicanze potenzialmente letali.

L’indagine ha evidenziato che l’odontoiatria illegale prospera soprattutto nei contesti in cui l’accesso a cure odontoiatriche qualificate e a prezzi accessibili è limitato, in particolare nei Paesi a basso e medio reddito. Tra i fattori principali vengono indicati difficoltà economiche, scarsa consapevolezza e tolleranza culturale. Sebbene l’assistenza informale possa talvolta nascere per rispondere a bisogni comunitari, il rapporto avverte che essa comporta rischi inaccettabili e minaccia la fiducia nella professione odontoiatrica.

Le raccomandazioni della FDI invitano a una risposta globale e multilivello: aggiornamento della legislazione con sanzioni efficaci, maggiore collaborazione tra associazioni dentali, enti regolatori e forze dell’ordine e raccolta dati rigorosa per monitorare il fenomeno. La FDI raccomanda inoltre di lanciare campagne di sensibilizzazione pubblica per informare sull’importanza di rivolgersi a professionisti qualificati e aiutare i pazienti a verificare le credenziali dei fornitori di cure odontoiatriche.

Il rapporto conclude che affrontare l’odontoiatria illegale richiede non solo leggi più severe, ma anche accesso equo a cure dentali sicure e a prezzi accessibili. Senza interventi decisivi, la professione rischia di perdere ulteriormente la fiducia del pubblico e di aumentare i danni ai pazienti. Come sottolinea la FDI, proteggere i pazienti significa garantire che solo professionisti qualificati e autorizzati possano esercitare la professione, ovunque nel mondo.

Il rapporto, intitolato “Illegal Dental Practice: Results of a Global Survey With National Dental Associations (NDAs)”, è disponibile per il download a cliccando QUI.

 

 

 

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