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Nuove soluzioni implanto-protesiche nell’impianto post-estrattivo immediato

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Applicazione immediata di un provvisorio sull’elemento 2.1.
P. Pelagalli

P. Pelagalli

mar. 17 novembre 2015

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Il successo clinico in implantologia non può prescindere da un corretto ripristino dell’estetica e dell’anatomia dei tessuti di sostegno dell’impianto1-3. Quindi il mantenimento dei tessuti dopo un’estrazione dentale è l’obiettivo principale da porsi per garantire una eccellente riabilitazione implanto-protesica.

Dopo anni di studi controversi4, oggi si è concordi nell’affermare che il posizionamento immediato di un impianto dopo estrazione dentale5,6, senza scollare un lembo mucoperiosteo, contribuisce a mantenere inalterati i volumi ossei e gengivali7. L’approccio flapless permette infatti di conservare i tessuti e mantenere una buona conformazione della cresta ossea e dei tessuti molli in quanto mantiene la componente periostale di irrorazione della parete ossea8. Inoltre l’applicazione immediata di una corona provvisoria preserva l’architettura gengivale e contribuisce al mantenimento delle papille. Questa tecnica permette di accorciare i tempi della riabilitazione e dare confort immediato al paziente tramite un provvisorio fisso e risulta meno invasiva per l’effettuazione di un unico tempo chirurgico.
I presupposti di predicibilità di risultato sono il rispetto di alcuni parametri fondamentali, quali: integrità dell’alveolo post-estrattivo, la stabilità primaria dell’impianto e la sua corretta posizione.
L’integrità dell’alveolo post-estrattivo è condizione essenziale per l’inserimento immediato dell’impianto9. In caso di deiscenza ossea e/o recessione gengivale si deve optare per tecniche rigenerative quali socket-preservation o socket-regeneration e inserimento differito degli impianti.
Riguardo l’ottenimento di un livello di stabilità primaria tale da garantire il giusto supporto a un provvisorio immediato, in un sito caratterizzato da scarso volume di osso disponibile quale l’alveolo vuoto, il design implantare è determinante.
In questo articolo vengono presentati dei casi clinici realizzati utilizzando un nuovo impianto progettato e realizzato appositamente per i siti post-estrattivi (Way Extra, Geass, Pozzuolo del Friuli, UD). In particolare questo impianto (Fig. 1) è caratterizzato da forma conica e ampio passo delle spire che consente all’impianto di avanzare nell’osso con un numero ridotto di giri, permettendo un miglior controllo nell’inserimento. Il disegno delle spire è inoltre caratterizzato dalla presenza di una scanalatura, per quelle del terzo coronale, in modo da diminuire la compressione dell’osso, e dall’esplosione delle stesse nella parte apicale per aumentare la stabilità primaria anche in pochi millimetri di osso. Altra caratteristica peculiare è il colletto che si presenta privo di spire e leggermente convergente per aumentare lo spazio per la formazione di osso perimplantare e quindi maggior sostegno per i tessuti molli nella zona critica dal punto di vista estetico.

 

Leggi l'articolo completo nella sezione CLINICAL > IMPLANTOLOGY

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