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Numerosi enti odontoiatrici raggiungono un consenso sull’ortodonzia fai da te

Secondo un recente consenso, un trattamento ortodontico dovrebbe essere effettuato da un dentista pienamente qualificato e comprendere un esame iniziale approfondito del paziente e un regolare monitoraggio clinico (Immagine: Aleksandr Rybalko/Shutterstock).
Iveta Ramonaite, Dental Tribune International

Iveta Ramonaite, Dental Tribune International

lun. 15 novembre 2021

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LONDRA, Regno Unito: Nel tentativo di promuovere la sicurezza dei pazienti in odontoiatria, la Società Ortodontica Britannica (BOS) ha recentemente annunciato di aver aderito ad un consenso europeo sul trattamento a distanza della malocclusione. L’accordo coinvolge 31 società odontoiatriche e ortodontiche professionali di 25 Paesi che hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta della European Federation of Orthodontic Specialists Associations (EFOSA) sul trattamento a distanza della malocclusione, considerato inaccettabile e potenzialmente pericoloso.

L’odontoiatria fai da te, che comprende procedure auto-eseguite come otturazioni e sbiancamento dei denti, estrazione e raddrizzamento, ha guadagnato sempre più popolarità durante la pandemia di SARS-CoV-2. Questo perché le persone sono diventate più consapevoli dei loro denti durante le videoconferenze e l’accesso all’odontoiatria è stato severamente limitato. Nonostante la sua popolarità, il trattamento ortodontico a distanza ha destato grande preoccupazione per la sicurezza dei pazienti e ha spostato l’attenzione da un approccio incentrato sul paziente all’odontoiatria, sottolineando il ruolo cruciale degli operatori odontoiatrici in ambito clinico per garantire i più elevati standard di cura.

Secondo il comunicato stampa della BOS, sempre più aziende promuovono e vendono trattamenti ortodontici, inclusi gli allineatori, senza una diagnosi iniziale o un monitoraggio clinico regolare. Attirano i clienti affermando che il trattamento è conveniente, veloce e sicuro. Tuttavia, i pazienti spesso non vengono avvertiti che i trattamenti ortodontici a domicilio possono comportare gravi rischi per la loro salute.

L’ortodonzia fai da te non soddisfa i requisiti di base stabiliti dall’EFOSA e pertanto, secondo la BOS, non può essere giustificata.

«L’unanimità mostrata dagli ortodontisti europei su questo argomento rende chiaro che l’ortodonzia non è solo l’allineamento dei denti anteriori. Si tratta di un approccio olistico all’assistenza, in cui gli interessi del paziente sono al centro delle nostre cure», ha dichiarato il coordinatore del progetto Prof. Christian Scherer in un comunicato stampa. Ha aggiunto che i pazienti dovrebbero assicurarsi che il trattamento che stanno ricevendo venga condotto conformemente ai requisiti di base formulati nella dichiarazione congiunta.

Commentando l’argomento, il dott. Anjli Patel, direttore delle relazioni esterne della BOS, ha dichiarato: «Il trattamento ortodontico senza un esame clinico approfondito del paziente, radiografia e monitoraggio clinico regolare, è potenzialmente pericoloso per la salute dello stesso. Qualsiasi trattamento auto-somministrato e a distanza non può essere giustificato dal punto di vista medico professionale e rappresenta pertanto una grave violazione delle norme etiche, mediche e odontoiatriche».

Nota editoriale: La dichiarazione congiunta sul trattamento a distanza della malocclusione è disponibile in 12 lingue e può essere consultata qui.

 

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