DT News - Italy - Nel cancro orale la chiave del successo è nella diagnosi precoce e questa è affidata all’odontoiatra

Search Dental Tribune

Nel cancro orale la chiave del successo è nella diagnosi precoce e questa è affidata all’odontoiatra

G.M. Gaeta

G.M. Gaeta

gio. 10 aprile 2014

salvare

Aprite gli occhi e fate aprire la bocca! Ogni due ore circa, per ogni giorno dell’ anno, in Italia, muore un uomo o una donna per cancro del cavo orale. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni per questa malattia è di meno della metà mentre quello di mortalità è più elevato di altre forme di tumore come quello della cervice uterina, del linfoma, del testicolo, della tiroide o del melanoma, di cui esiste maggiore diffusione informativa e conoscenza da parte dei pazienti.

Differentemente ad altre forme di cancro, la ricaduta sulla vita sociale del paziente è molto pesante. Basti pensare a cosa significhi relazionarsi senza la possibilità di poter parlare in maniera corretta, o presentarsi in pubblico con il volto sfigurato da interventi di chirurgia altamente demolitivi. L’elevato tasso di mortalità associato a questo tipo di tumore non è legato alla difficoltà diagnostica, ma alla sua individuazione quasi sempre tardiva. Solo il 4% dei tumori del cavo orale è diagnosticato in un primo stadio. Tra le cause, oltre l’alcool e il tabacco, oggi conosciamo la relazione con un virus della famiglia dei Papova, il ceppo 16 (HPV16) che viene individuato in circa un terzo dei tumori. Molto spesso il virus può essere presente senza manifestazioni cliniche. In questo caso i soggetti non bevono, non fumano, e sono giovani.

A tutt’oggi non esiste un programma efficace di screening sulla popolazione, ma esistono delle semplici procedure che lo specialista può seguire ogni qual volta un paziente si presenti alla prima visita: adeguata osservazione delle mucose orali, della lingua e dell’orofaringe, eventualmente supportate da indagini di basso costo e semplice attuazione come test di colorazione vitale o di autofluorescenza dei tessuti. In caso di lesioni evidenti all’osservazione clinica l’attuazione di un PAP test e/o di un prelievo bioptico con successivo esame istologico. Nei soggetti a rischio per sesso ed età, un test in fase liquida mediante brushing delle superfici mucose per la ricerca dei ceppi oncogeni di HPV.

La chiave del successo è quindi solo nella diagnosi precoce e questa è affidata all’odontoiatra. Se viene effettuata nel primo stadio della malattia il tasso di sopravvivenza può arrivare al 90% dei casi! Aprite gli occhi… e fate aprire la bocca!

L'articolo è stato pubblicato sul numero 4 di Dental Tribune Italy 2014.

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement