FUKUOKA, Giappone: La Giornata Mondiale del Diabete, che si tiene ogni anno il 14 novembre, è sempre un’occasione per sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alla relazione bidirezionale tra diabete e salute orale. Un nuovo studio clinico ha evidenziato che gli adulti con diabete di tipo 2 che effettuano la pulizia interdentale almeno tre volte alla settimana, usando filo o scovolini, mantengono la glicemia nel range ideale per un periodo più lungo nell’arco della giornata e mostrano valori glicemici più stabili. Gli adulti con 20 o più denti naturali hanno inoltre mostrato livelli di glucosio più bassi durante l’arco della giornata, evidenziando l’importanza del mantenimento della salute orale nella gestione del diabete.
È stato scientificamente dimostrato che il trattamento della malattia parodontale nei pazienti con diabete riduce i livelli di emoglobina glicata, confermando il ruolo del trattamento parodontale come utile supporto nella gestione del diabete. Tuttavia, la maggior parte delle ricerche precedenti si è concentrata su interventi clinici. Secondo i ricercatori, l’effetto delle pratiche quotidiane di igiene orale sul controllo giornaliero della glicemia nei pazienti con diabete di tipo 2 è finora poco studiato. In questo nuovo studio clinico, il Sunstar Group ha collaborato con la Clinic Masae Minami e il Minami Diabetes Clinical Research Center, entrambi con sede a Fukuoka, per indagare l’associazione tra le routine di cura orale e i profili glicemici, e per esplorare se l’infiammazione potesse contribuire a spiegare questo legame.
Per lo studio, 104 adulti con diabete di tipo 2 hanno indossato sensori per il monitoraggio continuo della glicemia per 14 giorni. Sono stati raccolti dati clinici, biochimici e comportamentali - tra cui abitudini di igiene orale, frequenza delle visite dentistiche, numero di denti residui, dieta, attività quotidiane e marcatori metabolici - tramite questionari, cartelle cliniche e analisi di sangue e urine. Lo studio ha rilevato che gli adulti che praticavano la pulizia interdentale almeno tre volte alla settimana trascorrevano più tempo entro il range glicemico target e avevano livelli medi di glucosio nelle 24 ore più bassi, oltre a valori di glucosio a digiuno inferiori e profili glicemici più stabili giorno per giorno.
Inoltre, i ricercatori hanno osservato che gli individui con 20 o più denti naturali presentavano profili glicemici nelle 24 ore più favorevoli rispetto a chi ne aveva di meno. Visite dentistiche più frequenti e spazzolamento dei denti due volte al giorno erano anch’essi associati a marcatori metabolici e infiammatori più sani. Queste associazioni sono rimaste significative anche dopo aver corretto i dati per età e sesso. È interessante notare che i benefici della pulizia interdentale non erano completamente spiegati dai marcatori infiammatori, suggerendo che altri meccanismi biologici o comportamentali potrebbero contribuire agli effetti osservati.
Secondo la International Diabetes Federation, un adulto su nove nel mondo - circa 590 milioni di persone - ha il diabete, e quasi la metà di questi non è consapevole di avere la malattia. L’organizzazione stima che, entro il 2050, un adulto su otto a livello globale - circa 853 milioni di persone - avrà il diabete, con un aumento del 46% del numero totale di casi.
Lo studio, intitolato “Oral hygiene practices and glucose profiles assessed through continuous glucose monitoring in adults with Type 2 diabetes”, è stato pubblicato online il 28 agosto 2025 su Diabetes Spectrum, in anticipo rispetto alla sua inclusione in un numero della rivista.
Tag:
Dr. Nicola M. Grande DDS, PhD
Prof. Dr. Raphael Monte Alto
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