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Anche per i giovani, la pulizia interdentale dovrebbe diventare un’abitudine quotidiana

Curaden.

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ven. 16 ottobre 2020

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Secondo il Prof. Denis Bourgeois, i professionisti del settore dentale dovrebbero istruire i pazienti fin dalla giovane età a integrare gli scovolini interdentali nella loro routine di igiene orale quotidiana. Questa pratica è importante per evitare future malattie parodontali e sistemiche.

Recentemente, il professor Bourgeois ha fatto parte di un team di ricercatori che hanno valutato l’efficacia della pulizia interdentale calibrata per la prevenzione di infezioni da agenti patogeni parodontali nei giovani adulti. I risultati dello studio hanno dimostrato che nei partecipanti sono diminuite le infiammazioni interdentali e il microbiota simbiotico veniva ripristinato.

Per lo studio, condotto presso la facoltà di odontoiatria dell’Università di Lione in Francia, è stata utilizzata la metodologia della reazione a catena della polimerasi in tempo reale per identificare 19 batteri parodontali - tra cui Porphyromonas gingivalis, Treponema denticola e Tannerella forsythia - nel biofilm interdentale di 25 partecipanti tra i 18 e i 35 anni senza patologie parodontali. Sebbene la presenza di tali agenti patogeni parodontali nel biofilm interdentale di individui giovani e sani fosse già stata stabilita, l’obiettivo del nuovo studio era la valutazione dell’efficacia della pulizia interdentale quotidiana calibrata nella riduzione del numero di agenti patogeni nel cavo orale. Nel corso di tre mesi, il numero di batteri associati alla patologia parodontale è diminuito drasticamente, consentendo un ritorno alla simbiosi del microbiota interdentale. Inoltre, la percentuale dei test con sanguinamento durante lo spazzolamento degli spazi interdentali - inizialmente del 66% - è diminuita dell’85%.

Lo spazio interdentale: fondamentale ma trascurato
«La spiegazione principale del numero di agenti patogeni presenti negli spazi interdentali di giovani apparentemente sani è che questo spazio è una nicchia ecologica dove i metodi tradizionali di spazzolamento non riescono a distruggere il biofilm», ha spiegato Bourgeois, coautore dello studio e preside della facoltà di odontoiatria dell’Università di Lione. Pioniere della profilassi orale, Bourgeois ha condotto una ricerca inestimabile sulla gestione del biofilm interdentale e sulle tecniche di spazzolamento tra gli spazi interdentali che non sono ancora diventate pratiche comuni. «L’uso di un normale spazzolino da denti dovrebbe essere indissolubilmente legato all’uso di scovolini interdentali calibrati. La distruzione quotidiana del microbiota interdentale è fondamentale per ristabilire e mantenere la simbiosi del microbioma orale», afferma Bourgeois.

«La profilassi interdentale è universale», continua. «Non si applica solo agli adulti con una storia di patologia parodontale o peri-implantare. Anche per i giovani, lo spazzolamento dello spazio interdentale deve essere un’abitudine quotidiana. L’argomento secondo cui non è possibile penetrare in spazi interdentali stretti e sani non è più valido. Gli scovolini interdentali di ultima generazione sono abbastanza piccoli da poter accedere al 99% degli spazi interdentali di giovani adulti sani».

Il segreto è la calibrazione
Gli scovolini interdentali sono più efficienti quando le setole riempiono completamente lo spazio interdentale. Per questo motivo, è necessario che i professionisti del settore dentale calibrino gli spazi interdentali dei propri pazienti. «Calibrare significa determinare l’esatto diametro dello scovolino interdentale in modo che venga a contatto con tutte le superfici tissutali dello spazio interdentale in cui si trovano i microbioti», ha spiegato Bourgeois. «Nel nostro studio abbiamo utilizzato la sonda colorimetrica per determinare il diametro necessario. La sonda colorimetrica è uno strumento fondamentale, obbligatorio. È il diapason della profilassi interdentale».

Il ruolo dei professionisti del settore dentale
Secondo Bourgeois, i professionisti del settore dentale dovrebbero fornire ai pazienti le conoscenze, gli strumenti e le tecniche di cui hanno bisogno per distruggere quotidianamente i microbiomi interdentali. «Partendo dall’alto, è responsabilità delle facoltà di odontoiatria insegnare la profilassi individuale agli studenti. I professionisti del settore dentale dovrebbero praticare ciò che predicano e, a loro volta, insegnare ai pazienti. Imparare le tecniche di spazzolamento e gli strumenti più adatti a farlo è compito dei professionisti del settore dentale. È loro responsabilità trasmettere poi queste conoscenze ai pazienti e garantire loro una qualità di vita ottimale. Soprattutto per non lasciarli nell’ignoranza di fronte alle pressioni commerciali e di marketing che incontrano quotidianamente».

Bourgeois ha concluso: «Se ogni professionista del settore dentale istruisse i propri pazienti sullo spazzolamento dello spazio interdentale fin dall’adolescenza, saremmo in grado di prevenire le complicazioni dentali e parodontali causate dai microbioti in età adulta. L’impatto positivo che ciò avrebbe sulla salute e sul benessere sistemico dei pazienti sarebbe un bonus aggiuntivo».

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