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Lo stato parodontale può avere un collegamento col la gravità del COVID-19

Un nuovo studio di revisione ha concluso che i pazienti con malattia parodontale possono avere un aumentato rischio di sviluppare complicanze respiratorie correlate a COVID-19. (Immagine: zlikovec/Shutterstock)
Dental Tribune International

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lun. 19 ottobre 2020

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LOS ANGELES, Stati Uniti: Il legame tra la malattia parodontale e condizioni sistemiche come la malattia cardiovascolare è ormai ben consolidato nella letteratura scientifica. Un nuovo studio di revisione ha ora suggerito che la malattia parodontale non trattata può essere indirettamente correlata all'intensità delle complicanze correlate a COVID-19, evidenziando la necessità di una buona salute orale durante questi tempi difficili.

Come sottolineato nella revisione, un recente studio condotto nella città tedesca di Monaco di Baviera ha rilevato che livelli elevati di interleuchina-6 (IL-6), una citochina pro-infiammatoria, hanno agito come un potente predittore di insufficienza respiratoria e l'eventuale necessità di ventilazione tra i pazienti che erano stati ospedalizzati con COVID-19. Se non trattata, la malattia parodontale porta spesso ad un aumento di questa citochina pro-infiammatoria. Secondo il dottor Shervin Molayem, un parodontologo con sede a Los Angeles e coautore della revisione, non è quindi «un'esagerazione concludere che la malattia parodontale può aumentare il rischio di complicanze respiratorie nei pazienti COVID-19». Al contrario, abbassare i livelli di IL-6 può potenzialmente ridurre la probabilità che si verifichino queste complicazioni, ha aggiunto.

«Dalla letteratura esistente, sappiamo che semplicemente eseguendo una procedura di scaling e root planing su un paziente con malattia parodontale, possiamo abbassare i livelli di IL-6 in media di 3 pg/ml», ha detto Molayem a Dental Tribune International.

L'igiene orale è correlata alla riduzione delle complicanze
Come riportato da DTI a giugno, uno studio pubblicato sul British Dental Journal ha evidenziato l'importanza di una migliore igiene orale durante un'infezione da SARS-CoV-2, poiché può ridurre la carica batterica in bocca e il rischio associato di una superinfezione batterica. I pazienti associati a un caso grave di COVID-19 avevano collegati livelli più elevati di marcatori infiammatori e batteri, portando gli autori dello studio a concludere che una scarsa igiene orale può essere un fattore di rischio per le complicanze del COVID-19.

Secondo Molayem, a condizione che si stia praticando un adeguato controllo delle infezioni, i dentisti dovrebbero quindi incoraggiare i loro pazienti a continuare a ricevere il trattamento parodontale e altre forme di cure specialistiche. «Anche se può sembrare ovvio che la bocca non è separata dal corpo e che i batteri orali possono avere effetti negativi su altri organi, ritardare il trattamento dentale sottostima l'interconnessione tra la bocca e il corpo», ha osservato. Molayem ha aggiunto che condurre un test del siero potrebbe misurare rapidamente e facilmente i livelli di IL-6 di un paziente per assicurarsi che rientrino nei limiti normali.

La revisione, intitolata "The mouth–COVID connection: Il-6 levels in periodontal disease—potential role in COVID-19-related respiratory complications", è stata pubblicata nel numero di ottobre 2020 del Journal of California Dental Association.

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