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Linee guida odontoiatriche: dalla conferenza nazionale sulla professione di Rimini raccomandazioni e proposte

lun. 30 maggio 2016

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Uno dei 4 gruppi di lavoro in area odontoiatrica formati all’interno della Conferenza nazionale sulla Professione medica (Palacongressi di Rimini, 19/ 21 maggio,) ha affrontato il tema delle Linee guida avanzando proposte operative raccolte in un documento emanato da FNOMCeO/CAO. Dopo aver rilevato che le Linee guida non sono un protocollo operativo, ma riguardano le procedure per l’approccio alle patologie specifiche basato sull’evidenza scientifica, il Gruppo ha formulato la proposta operativa di riunirle in una biblioteca di riferimento, posizionabile sul un portale specifico della CAO.

Dato il loro valore e quello delle raccomandazioni, auspica inoltre che venga attivata la divulgazione su temi di interesse odontoiatrico, sottolineando la «necessità di una giusta mediazione tra le conoscenze scientifiche e i protocolli operativi applicabili, praticabili da parte di tutti gli odontoiatri». Il Gruppo auspica inoltre venga recuperata l’importanza del momento diagnostico correlato alla prima visita, nella logica di codificare e diffondere comportamenti corretti ed etici tra tutti gli esercenti la professione.

Ribadito che «non sempre è possibile avere evidenza scientifica, in quanto esistono aree diagnostiche e terapeutiche difficilmente delimitabili» il Gruppo sottolinea il punto di vista del legislatore che per tutelare la salute del paziente affida al giudice l’utilizzo delle linee guida intese come «strumento agile di riferimento per la valutazione delle corrette pratiche cliniche professionali». In questo senso dovrebbero essere frutto di ragionato discernimento per la tutela della salute e alla valutazione obiettiva del «corretto comportamento professionale». Delle Linee chiede inoltre di approfondire il termine e la validità legale, il valore di praticabilità, i criteri di attuazione e di costruzione sulle quali la CAO eserciterà la supervisione etico applicativa.

Concertate da tutta la componente odontoiatrica (Società scientifiche, Collegio dei Docenti, Ordine, CAO, Associazioni di categoria), le Raccomandazioni cliniche rappresentano a loro volta un punto di riferimento a tutela della salute del paziente ed un orientamento professionale diagnostico-terapeutico: «una asticella ‒ viene definita ‒ sotto la quale non si può scendere». La proposta operativa suggerita dal Gruppo è organizzare negli Ordini provinciali delle serate accreditate ECM, per diffondere tra un maggior numero di professionisti/colleghi le raccomandazioni (laddove esistenti). Raccomanda altresì di integrare l’articolo 15 (tra punto 1 e punto 2) del DL 2224 con una dicitura: «Nei procedimenti civili e penali aventi ad oggetto le responsabilità sanitario/odontoiatriche, l’autorità giudiziaria affida l’espletamento della consulenza tecnica e della perizia di preferenza ad un esercente la professione odontoiatrica».

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