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L’impiego della tecnologia digitale nel trattamento dei casi complessi

Summer Meeting della Digital Implant & Restorative Academy (DI&RA).

mer. 24 luglio 2024

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Il 7/8 Giugno si è svolto a Milano Marittima il Summer Meeting della Digital Implant & Restorative Academy (DI&RA). L’evento, preceduto il 6 Giugno da un corso pre-congressuale sulla fotografia, tenuto dal Dott. Carlos Ayala, ha visto la piena soddisfazione dei partecipanti che hanno potuto assistere a relazioni di estrema attualità e fortemente focalizzate su concetti pratici e da subito applicabili alla propria pratica clinica. A seguito dell’evento, abbiamo avuto il piacere di porre alcune domande al presidente Fabio Clementi (FC) e al presidente eletto il dott. Riccardo Scaringi (RS).

Fabio Clementi.

Buon giorno, che feedback avete ricevuto dai partecipanti e relatori che hanno preso parte all’evento?
FC: Le tematiche trattate avevano contenuti clinici rilevanti, esprimendo un alto valore scientifico e di ricerca, ciò ha richiesto grande attenzione dai colleghi che hanno partecipato attivamente, riscontrando il successo sperato sia per i relatori che per i partecipanti. Questa organizzazione delle relazioni, per noi ha rappresentato un’occasione per testare aspetti del digitale meno commerciali ma altrettanto importanti per le applicazioni cliniche che elevano l’impiego delle tecnologie digitali.

Riccardo Scaringi.

Il congresso è stato preceduto dal corso “From Macro to Micro” tenuto dal dott. Ayala. Perché l’Academy ha scelto questo tema per il corso pre-congressuale? Quali sono i vantaggi che una buona fotografia può apportare sia per gli aspetti comunicativi che clinici?
RS: Con l’avvento del digitale lo scambio di informazioni attraverso la fotografia è parte integrante dei nuovi protocolli sia in fase diagnostica che nei piani di trattamento. Un’alta qualità della foto fa la differenza nella comunicazione e nelle strategie che ci guidano verso il successo del nostro lavoro. Il relatore di fama internazionale, autore di svariate pubblicazioni, è riuscito a trasmettere l’entusiasmo nel catturare l’attimo digitale, immortalando l’immagine che rappresenta il mezzo più efficace per comunicare col paziente, con l’odontotecnico e anche con i colleghi.

Come evidente dal titolo scelto “L’impiego della tecnologia digitale nel trattamento dei casi complessi” il focus del congresso è stato sui casi complessi. Quali sono stati gli elementi più importanti che sono emersi dalle relazioni?
FC: Il trasferimento delle informazioni nei casi complessi fino a oggi, è avvenuto con protocolli consolidati di carattere analogico. È stato interessante confrontare le diverse scuole in ambito internazionale, nella trasformazione di tali protocolli nel flusso digitale. Il dato emerso ha convalidato un flusso digitale ben rappresentato con il supporto di immagini e informazioni, trasferendo le stesse con l’aiuto di programmi computerizzati contenenti strategie dedicate, che ci aiutano sia nella diagnosi che nel piano di trattamento.

Come la tecnologia può supportare un corretto flusso digitale tra il clinico e il tecnico?
FC: La velocità nello scambio di informazioni rende il lavoro svolto più fluido e consolida i rapporti lavorativi. Non da meno la sicurezza di aver trasferito una precisa lettura dell’informazione clinica. La tecnologia digitale sta rappresentando un valore di estrema importanza per il trasferimento delle informazioni tra il clinico e l’odontotecnico e per la trasformazione delle stesse in materiali di ultima generazione.

Oltre alla tecnologia è importante la corretta conoscenza dei materiali presenti sul mercato. Cosa è stato mostrato?
RS: Il percorso digitale iniziato in laboratorio ha visto nei decenni scorsi un mutamento progressivo nell’impiego di materiali che hanno dato una costante svolta nel loro impiego clinico quotidiano. Le procedure CAD/CAM permettono di realizzare in un tempo ridotto manufatti più complessi. Abbiamo bisogno di una maggior conoscenza dei materiali nel loro comportamento clinico. La mancanza di follow-up adeguati non riesce a stabilire l’esatto impiego, pertanto nasce l’importanza della conoscenza dei materiali di ultima generazione. Nello specifico abbiamo voluto valutare la Zirconia che in maniera preponderante trova un impiego crescente in implantologia e in protesi. L’ingegnere Michele Perissinotto, ha fatto un excursus clinico scientifico deliziando la platea con informazioni guida nel percorso di estrazione, trasformazione e impiego di questo materiale, facendoci capire quali sono i criteri di scelta, e i protocolli da eseguire per un corretto utilizzo.

Un ulteriore tema affrontato nell’evento ha riguardato il campo assicurativo, aspetto molto delicato per la professione. Cosa è emerso in merito?
FC: Le novità in ambito assicurativo per il settore odontoiatrico, specialmente a livello societario, riflettono una crescente attenzione verso la protezione completa delle cliniche e dei professionisti. L’evoluzione tecnologica e i cambiamenti normativi stanno influenzando significativamente le soluzioni offerte dalle compagnie assicurative, che devono rispondere a esigenze sempre più complesse e diversificate. La personalizzazione delle polizze, l’inclusione di coperture per nuovi rischi tecnologici, e le soluzioni integrate rappresentano le principali tendenze che caratterizzano il mercato assicurativo odontoiatrico moderno. Per i professionisti del settore, mantenersi aggiornati su queste novità e valutare attentamente le proprie esigenze assicurative è fondamentale per garantire la continuità e la sicurezza dell’attività.

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