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L'igiene orale: attitudini e scelte degli italiani (L'indagine completa)

Aidi

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mar. 21 febbraio 2012

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 “Gli italiani e l’igiene orale” Presentazione della prima indagine italiana Una corretta igiene orale è fondamentale per evitare malattie della bocca e dei denti. Eppure ancora oggi carie, parodontiti, alitosi, infezioni sono all’ordine del giorno e le loro conseguenze possono rivelarsi assai più pericolose di quanto si possa immaginare

Oltre che dolorose e costose. Per questo motivo l’Associazione Igienisti Dentali Italiani in collaborazione con Professional Oral Health Procter&Gamble, ha deciso di svolgere un’indagine – curata da Datanalysis – su un importante campione di popolazione (mille persone, di età compresa tra i 20 e i 69 anni) per comprendere meglio l’approccio degli italiani all’igiene orale, i cui strumenti – molti di nuova generazione – e le tecniche di pulizia non sono poi così complesse.
Ne hanno parlato a Milano, il 3 febbraio 2012 presso il Circolo della Stampa:
Marialice Boldi (Presidente dell’Associazione Igienisti Dentali Italiani);
Ivano Leonardi (Ricercatore di Datanalysis);
Luca Levrini (Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi dell’Insubria, già direttore dei corsi di laurea in igiene dentale.)

Intervento di Ivano Leonardi (Direttore Datanalysis)
Il particolare più interessante che abbiamo rilevato durante l’indagine è che, come anche in altre situazioni, il nostro Paese mostra differenze importanti dal punto di vista della cultura sanitaria e delle abitudini ad essa correlate. È infatti al Sud la percentuale più consistente di intervistati che ha dichiarato di non essersi mai recato dal dentista/igienista per una seduta d’igiene orale, mentre nelle regioni Settentrionali questa “assenza” è senz’altro meno evidente.
Sono ancora troppi coloro che antepongono alla salute della loro bocca la parola “mai”, non recandosi nemmeno una volta a un controllo dal dentista o dall’igienista (Nord Ovest: 57,68% - Nord Est: 53,89% - Centro: 60,41% - Sud e isole: 63,85%) o quelli che ritengono questa figura poco importante (Nord Ovest: 19,05% - Nord Est: 18,67% - Centro: 18,06% - Sud e isole: 25,93%).
Ma la differenza più vistosa si correla proprio all’azione dello spazzolino, ritenuta ugualmente efficace, si che si ricorra a quello normale o elettrico (Nord Ovest: 0,75% - Nord Est: 1,55% - Centro: 2,03% - Sud e isole: 2,04%).
Anche nell’ambito del rinnovamento dei costumi igienici del cavo orale, la scelta di passare da uno spazzolino manuale ad uno elettrico è più visibile tra i cittadini del Nord e molto meno nel Centro Sud e ciò probabilmente è anche legato a motivazioni economiche oltre che d’informazione ed accettazione di un nuovo strumento per l’igiene orale. E, parlando d’informazione, non si può non riflettere sulla figura dell’igienista dentale: al Sud l’incidenza di chi non sa chi sia è più forte rispetto alle altre aree geografiche che invece adeguatamente identificano tale operatore sanitario. E la comunicazione passa anche per canali non sofisticati quali il “passa parola” tra parenti ed amici e questo è più palese nel Centro Nord dove si tende a dare consigli/raccomandazioni sulle tematiche dell’igiene orale.

Scarica il pdf della presentazione “L’Igiene orale. Attitudine e scelte degli italiani”

L’attitudine degli italiani all’igiene orale: le differenze regionali
Troppi italiani antepongono alla salute della loro bocca la parola “mai”, non recandosi nemmeno una volta a un controllo dal dentista o dall’igienista:
Nord Ovest: 57,68%
Nord Est: 53,89%
Centro: 60,41%
Sud e isole: 63,85%
Il ruolo e l’importanza dell’igienista dentale è ancora poco riconosciuta:
Nord Ovest: 19,05%
Nord Est: 18,67%
Centro: 18,06%
Sud e isole: 25,93%
Attribuzione della medesima efficacia allo spazzolino tradizionale e a quello elettrico:
Nord Ovest: 0,75%
Nord Est: 1,55%
Centro: 2,03%
Sud e isole: 2,04%

Gli italiani non hanno il “fiore in bocca”.
Ignorate le regole base dell’igiene orale

Solo il 20% effettua 2 sedute all’anno dall’igienista. Poca attenzione anche alla tecnologia: solo il 20% utilizza i nuovi ausili elettrici. Importanti differenze regionali
Milano, 3 Febbraio 2012 – Italiani, uomini e donne pari sono, rimandati alla prova del “sorriso sano”: hanno scarsa conoscenza delle regole e delle pratiche quotidiane di igiene orale che garantiscono la salute del cavo orale e prevengono la carie: regolari controlli dall’igienista dentale e pulizia di denti tre volte al giorno per almeno 2 minuti ciascuna, cura di gengive, lingua e mucose per evitare l'accumulo di residui alimentari e la formazione di placca e tartaro. Le conseguenze? Smalto rovinato e macchiato, aumento delle carie e delle malattie parodontali, alitosi. A confermarlo la prima indagine condotta su mille italiani di età compresa fra i 20 e i 69 anni, equamente suddivisi sul territorio, che ha rivelato come quasi il 60 per cento non si reca mai dall’igienista dentale e il 18 per cento vi si reca una sola volta all’anno. Solo il 20 per cento effettua correttamente due sedute all’anno. Un “poco e male” accompagnato anche da un pervicace tradizionalismo nella scelta degli strumenti di igiene: l’82 per cento preferisce il vecchio spazzolino a quello elettrico, eludendo le raccomandazioni delle Linee Guida del Ministero della Salute che promuove invece lo spazzolino elettrico. Scarsa anche la conoscenza dell’igienista dentale: solo il 40 per cento identifica il proprio igienista dentale come la figura professionale che può e deve occuparsi della propria bocca. Qui il rapporto con il proprio igienista è eccellente, vengono seguiti i consigli di lavarsi denti e gengive dopo i pasti, di sottoporsi almeno due volte l’anno a visite di controllo con sedute di igiene orale e di ricorrere a strumenti meno utilizzati, quali il filo interdentale o innovativi, come lo spazzolino elettrico. Unico dato negativo: dal momento che questi argomenti vengono considerati scelta personali solo nel 40% dei casi viene consigliato a parenti e amici di sottoporsi a sedute di igiene orale. Notevoli anche le differenze regionali tra Nord e Sud: non si recano “mai” dal dentista o dall’igienista il 53,89% degli intervistati del Nord Est contro il 63,85% di Sud e isole; non ritengono essenziale la figura dell’igienista rispettivamente il 18,67% degli italiani a Nord Est e il 25,93% nel Sud e isole; uguale efficacia attribuiscono allo spazzolino tradizionale e a quello elettrico lo 0,75% degli intervistati a Nord Ovest contro il 2,04% al Sud e isole. L’indagine sviluppata da Datanalysis è stata presentata oggi al Circolo della Stampa di Milano dall’Associazione Igienisti Dentali Italiani, AIDI, in collaborazione con Professional Oral Health Procter&Gamble.
“Questa indagine – spiega Marialice Boldi, presidente AIDI – è molto importante perché per la prima volta consente una analisi accurata della situazione italiana distinta per Regioni. Questo ci consentirà da un lato di fare il punto in generale, ma anche di agire dove vi è più bisogno. Si rileva comunque una maggiore consapevolezza degli italiani alle pratiche di buona igiene orale e una maggiore attenzione all’utilizzo di strumenti di pulizia innovativi”.
“Dall’indagine – spiega Ivano Leonardi, direttore di Datanalysis – sono emerse importanti differenze regionali in tema di cultura sanitaria e di abitudini ad essa correlate. È al Sud che si concentra la percentuale di intervistati che non si recano mai dal dentista/igienista per una seduta d’igiene orale o che sono restii a passare da uno spazzolino manuale ad uno elettrico per ragioni economiche e di scarsa informazione. È sottovalutata, ancora al Sud rispetto alle altre aree geografiche, la figura dell’igienista dentale, mentre è al Centro Nord che si tende a promuovere e dare consigli/raccomandazioni sulle tematiche dell’igiene orale anche attraverso il passaparola”.
“Gli Italiani – spiega Luca Levrini, professore presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi dell’Insubria, già direttore nazionale dei corsi di laurea in igiene dentale – stanno cominciando a comprendere l’importanza di sedute di igiene orale regolari, quale atto preventivo e profilattico fondamentale per mantenere la bocca in buona salute. Sono infatti circa il 40% degli intervistati, un dato importante, che si sottopone con periodicità a questa pratica e ben il 5% che ha scelto di smettere di fumare sotto consiglio del proprio igienista, riconoscendone la funzione ed il ruolo. Una percentuale ancora più rilevante se si considera il fatto che l’abitudine al fumo nel 2011 è cresciuta di un punto percentuale, raggiungendo valori del 22,7% di popolazione tabagista. Mi permetto di raccomandare una seduta di igiene orale prima di sottoporsi allo sbiancamento dei denti, a cui gli italiani sono molto affezionati. Infatti se l’alta componente di acido utilizzata per correggere le “pigmentazioni” indogene, interne al dente, viene a contatto con gengive non sane crea danni spesso sottovalutati dai pazienti”.
“In sostanza – conclude la dr.ssa Boldi – la disattenzione e la superficialità, sommate alla fretta e alla sottovalutazione del problema restano i punti cardine da sconfiggere per avere una buona igiene orale, che comincia proprio da una pulizia profonda della bocca. Una operazione resa più efficace dall’utilizzo di uno spazzolino elettrico con testine rotanti, preferibilmente tonde, che consente di rimuovere fino al 99,7% della placca e di raggiungere le zone più difficili della bocca. Inoltre le nuove dotazioni degli spazzolini elettrici, interagendo con il paziente, forniscono rinforzi positivi che incentivano ad una pulizia più accurata e avvertono con un segnale di allarme dello spazzolamento troppo vigoroso. Dunque lo spazzolino elettrico unisce l’obiettivo di pulizia profonda e rispetto della delicatezza e sensibilità del cavo orale”.

 Un estratto dell'inchiesta è stato pubblicato sul numero 2 di Dental Tribune 2012 Italy

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