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Un’indagine svela le abitudini circa l’igiene orale degli europei, tra cui spiccano per merito italiani e spagnoli. Maglia nera invece ai francesi poco inclini alla cura e pulizia dei denti.
Il sorriso è importante. E passa attraverso una corretta igiene orale. Per questo è nata la campagna “Smiling Europe Campaign 2012”, promossa dalla GlaxoSmithKline Consumer Healthcare, azienda titolare di diversi marchi del settore igiene orale come, per esempio,Aquafresh.
La campagna ha come obiettivo sensibilizzare i consumatori sul tema dell’importanza di una corretta igiene orale e, per contro, dei costi e problemi che possono insorgere in seguito a una cattiva igiene orale.
Parte dell’iniziativa è l’indagine sulle abitudini degli europei in tema di salute dentale, realizzata da Ipsos su un campione di 3.500 persone, con l’intento di comprendere meglio le differenze e i punti di contatto tra i vari popoli europei.
Dalla ricerca è emerso che più della metà degli europei (52%) considerano il sorriso uno degli elementi più importanti del proprio aspetto fisico, in particolare gli italiani e gli spagnoli. Inoltre, in relazione al tema della salute dentale, l’81% della popolazione europea ritiene di fondamentale importanza mantenere tutti i propri denti naturali e far sì che questi siano privi di carie e placca.
L’abitudine più diffusa tra gli europei è quella di lavarsi i denti in media due volte al giorno (58% della popolazione) – in particolare mattina e sera. Gli intervistati riconoscono a questa attività un effetto benefico nella prevenzione di carie, placca, infezioni gengivali e alito cattivo.
Gli italiani, insieme agli spagnoli, si contraddistinguono per la loro abitudine virtuosa di lavarsi i denti tre volte al giorno, anche al pomeriggio: abitudine diffusa rispettivamente tra il 44% e il 35% della popolazione. Sono i francesi, invece, le “pecore nere” europee: ben un quarto di essi, infatti, dichiara di lavarsi i denti solo una volta al giorno.
L’attenzione degli italiani è alta anche per quanto riguarda il cambio dello spazzolino, che viene fatto una volta ogni tre mesi dal 74% degli intervistati. La media europea è invece del 65%, con una punta del 77% dei tedeschi.
E’ interessante tuttavia osservare che in media gli italiani e gli spagnoli dedicano meno tempo allo spazzolamento dei denti rispetto ad altri popoli: in questo caso il 62% dei tedeschi riserva a questa attività più di due minuti, mentre il 63% degli italiani e il 59% degli spagnoli, mediamente, meno di due.
Anche le altre attività legate all’igiene orale sono ritenute benefiche dagli europei. Nella fattispecie, gli intervistati ritengono che l’utilizzo del filo interdentale aiuti a prevenire le infezioni gengivali (57%), mentre il 75% della popolazione europea è convinta che l’utilizzo del collutorio sia un ottimo aiuto per combattere l’alito cattivo. Entrambi questi prodotti vengono largamente utilizzati dalla popolazione europea nella loro igiene dentale quotidiana: per esempio, il collutorio viene usato sia al mattino (69%) che alla sera (61%) dal 79% della popolazione. Il 64% degli europei utilizza regolarmente il filo interdentale (principalmente nelle ore serali), percentuale che tuttavia scende tra gli italiani (38%) e in particolar modo tra i già menzionati francesi (11%).
Le visite dal dentista risultano infine un tema spinoso per tutti gli europei, che scelgono di prendere un appuntamento una o massimo due volte l’anno (rispettivamente il 32% e il 29%).
Nella maggior parte dei casi si tratta di sottoporsi a un regolare check-up (58%) o per una pulizia dei denti. Molti sono coloro che non si recano dal dentista annualmente sia per un problema di costi dei trattamenti (40%) sia perché, non avendo problemi dentali, non lo ritengono necessario (30%). Esiste poi un 21% per il quale il principale motivo per non farsi visitare è costituito dalla paura, e un 15% che è rimasto traumatizzato da un’esperienza pregressa.
Quando si tratta di bambini l’attenzione alla salute dentale aumenta: il 73% dei genitori, infatti, porta dal dentista i propri figli per un check-up regolare anche quando non presentano problemi di salute e ben il 77% è convinto che i più piccoli dovrebbero utilizzare dentifrici appositi per la loro igiene orale.
Insomma, nonostante la crisi, gli italiani vorrebbero ancora poter sorridere. E non solo per fare buon viso a cattivo gioco.
Fonte: La Stampa
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