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Legge di stabilità, i professionisti a Renzi: basta con le promesse inutili

Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni.
Uff. Stampa Confprofessioni

Uff. Stampa Confprofessioni

mer. 7 gennaio 2015

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Il presidente di Confprofessioni Stella: Il governo ha fatto già abbastanza danni. Continuano a spremerci con le tasse, ci negano gli ammortizzatori sociali e ci escludono dai fondi europei.

«Un provvedimento ad hoc sui liberi professionisti? Alle parole seguano i fatti». È secca e lapidaria la risposta di Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni all'annuncio del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di un intervento correttivo ad hoc sulle partite Iva e i giovani professionisti. «Il Governo Renzi ha già fatto abbastanza danni ai professionisti e al lavoro autonomo – attacca Stella – Ai tanti annunci sono seguiti provvedimenti vessatori, che peggioreranno ulteriormente le condizioni di vita di centinaia di migliaia di professionisti, spremuti dalla politica e piegati dalla crisi».

«La stretta sul regime dei minimi, ideata dall’esecutivo soltanto per autonomi e professionisti, determinerà un incremento della tassazione per i giovani professionisti stimato intorno al 500%. Allo stesso tempo, aumentano le tasse sulle Casse di previdenza private e il settore degli studi professionali dal prossimo anno non potrà usufruire degli ammortizzatori sociali in deroga. Che cosa dobbiamo aspettarci ancora dal premier Renzi?» chiosa Stella.

«I provvedimenti del Governo Renzi delineano una visione ottocentesca delle professioni, ignorando i radicali cambiamenti che hanno mutato il quadro competitivo in cui operano oltre 2 milioni di professionisti» sottolinea il presidente di Confprofessioni.

«Il mercato dei servizi professionali è in balia di una assoluta trascuratezza delle politiche di sviluppo dell'esecutivo. Si continua a ignorare l'apporto di competenze che i professionisti possono mettere in campo per far ripartire il Paese e, dulcis in fundo, non si riesce a comprendere perché l'Italia non abbia ancora recepito le linee della Commissione europea sull'utilizzo dei fondi comunitari da parte dei professionisti».

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