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L’EFP pubblica le prime linee guida internazionali consensuali per il trattamento della parodontite

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I professori Mariano Sanz (a sinistra) e Iain Chapple, due dei coautori della nuova guida alla cura della parodontite della Federazione Europea di Perondontologia (Immagini: EFP).

mar. 25 agosto 2020

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BRUXELLES, Belgio: Nel 2018, la Federazione Europea di Parodontologia (EFP) ha pubblicato un nuovo sistema globale di classificazione per le condizioni di salute e di malattia parodontale - risultato di un workshop congiunto tenuto dall’EFP e dall’Accademia Americana di Parodontologia l’anno precedente. A seguito di ciò, l’EFP ha ora pubblicato una guida per il trattamento della parodontite basata su prove, con l’obiettivo di migliorare il trattamento parodontale in tutta Europa e oltre.

Essendo la malattia infiammatoria cronica non trasmissibile più comune tra la popolazione mondiale, la parodontite è stata associata a una serie di condizioni sistemiche, tra cui malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro. Secondo le nuove linee guida terapeutiche dell'EFP, si stima inoltre che, ogni anno, i pazienti spendano circa 54 miliardi di dollari in tutto il mondo per il trattamento diretto della parodontite.

Le nuove linee guida dell’EFP forniscono un approccio graduale al trattamento della parodontite che va dallo stadio I allo stadio III. Secondo l’organizzazione, una linea guida separata riguardante il trattamento della parodontite di stadio IV sarà pubblicata in una data successiva.

Per formulare tali linee guida è stato istituito un gruppo di esperti che comprendeva i professionisti odontoiatrici che rappresentavano ciascuna delle 36 società nazionali parodontali nell’EFP. Altre parti interessate provenienti da società scientifiche con sede in Europa hanno sostenuto il panel durante tutto il processo, insieme a esperti competenti degli Stati Uniti.

Nelle linee guida vengono proposte quattro fasi sequenziali per la terapia parodontale:

  1. Guidare il cambiamento comportamentale del paziente per ridurre l’infiammazione parodontale, insieme alla rimozione professionale del biofilm sopragengivale e del tartaro;
  2. Pulizia professionale del biofilm sottogengivale e del tartaro, con terapie aggiuntive se necessario;
  3. Trattamenti più complessi, come la strumentazione subgengivale ripetuta e la potenziale chirurgia;
  4. Cure parodontali di sostegno a lungo termine, integrate da controlli regolari e da una buona igiene orale.

«La parodontite è una condizione devastante che porta non solo a dolori e indolenzimenti nelle gengive, ma anche a problemi di masticazione, sgradevoli cambiamenti della lunghezza e della posizione dei denti, scarsa autostima, ritiro dalle attività sociali e un maggiore rischio di altre condizioni infiammatorie tra cui il diabete», ha detto il Prof. Mariano Sanz, coautore delle linee guida, in un comunicato stampa dell’EFP. «Queste linee guida illustrano come gestire la malattia, dal momento che nei primi stadi il suo trattamento è semplice e le conseguenze sono minori».

«Un trattamento (parodontale) di successo trasforma la vita delle persone: diventano più sicure di sé, sorridono ed escono di più», ha aggiunto il collega coautore il Prof. Iain Chapple. «Dopo un trattamento di successo, i pazienti che prendono il controllo della loro salute orale e del loro stile di vita possono fermare la parodontite e mantenere i loro denti per tutta la vita», ha detto.

L’articolo, intitolato “Treatment of Stage I-III periodontitis-the EFP S3 level clinical practice guideline”, è stato pubblicato online il 27 luglio 2020 sul Journal of Clinical Periodontology.

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