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Impianti dentali privi di impurità sono essenziali per il successo clinico

Scansione con microscopio elettronico di una nano struttura della superfice di un impianto con ingrandimento di 5000 x (Paltop Advanced Dental Implant).
Dental Tribune International

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gio. 12 marzo 2015

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Colonia: Le superfici degli impianti dentali sono sottoposti a miglioramenti continui per una miglior e più rapida integrazione con l’osso. Tuttavia, una ricerca condotta presso l’Università di Colonia ha scoperto che le superfici di alcuni presentano ancora irregolarità e contaminanti che potrebbero aver un’influenza negativa sulla loro riuscita.

La superficie di un impianto determina dopo l'inserimento una significativa risposta biologica e, quindi, ha una grande influenza su una osteointegrazione favorevole con i tessuti circostanti. I diversi trattamenti cui sono sottoposti i materiali durante la produzione non solo influenzano le proprietà superficiali dell'impianto, ma possono anche lasciare residui organici o inorganici. I ricercatori dell'Università di Colonia stanno attualmente analizzando circa 100 differenti impianti in merito alla precisione di lavorazione meccanica e delle qualità superficiali.

Condotto per conto del Comitato di Qualità e Ricerca dell’Associazione Europea degli Implantologi lo studio prende regolarmente in esame gli impianti disponibili sul mercato europeo. Il primo venne lanciato nel 2008 ed analizzò 23 confezioni sterili di impianti provenienti da nove paesi. Nel 2012 seguì un secondo studio su 57 impianti. Anche se a parere dei ricercatori, alcuni produttori hanno compiuto notevoli miglioramenti a partire dalla prima analisi del 2008, una recente relazione ha dimostrato che vari impianti presentano ancora delle irregolarità topografiche, impurità organiche e inorganiche e residui del processo di produzione.

Gli impianti sono stati analizzati mediante un microscopio elettronico a scansione e sottoposti ad elementari analisi qualitative e quantitative, grazie alle quali i ricercatori hanno inaspettatamente scoperto delle particelle su alcuni impianti di cromo, rame, ferro, silicio e stagno e massicci residui organici come materiale proveniente da imballaggi plastici in polietilene a bassa densità. Non esistono molte informazioni sull'effetto di particelle metalliche o residui organici sugli impianti sterili, ma le impurità sono evitabili – ha spiegato Dirk Duddeck, autore e responsabile della ricerca presso l’Interdisciplinary Policlinic for Oral Surgery and Implantology dell’Università –.Difficile immaginare che tali contaminanti possono avere un'influenza positiva sull'osteointegrazione. In particolare con una situazione ossea compromessa» ha dichiarato.

Tuttavia, la maggior parte degli impianti analizzati hanno mostrato buoni risultati. «In questa ricerca un impianto molto pulito è stato fornito da Paltop, che adotta un processo di pulizia a stadi diversi tratto dall'industria dei semiconduttori. Rimuovendo i residui indesiderati derivanti dalla lavorazione. Il procedimento da vita ad una superficie priva di impurità» ha detto Duddeck. La tecnologia applicata sulla superfice dalla Paltop sarà presentata allo stand dei sistemi dentali integrati (Hall 4. 2, stand N060) all'International Dental Show di Colonia.

Intitolata "Quantitative and qualitative element-analysis of implant-surfaces by SEM and EDX", la ricerca è attualmente in corso fino a fine marzo 2015. Una sintesi intermedia è stata pubblicata di recente nel N.1/2015 della rivista European Journal for Dental Implantologists, disponibile presso l’International Dental Show di Colonia nello Stand di BDIZ EDI (Hall 11. 2, stand O059).

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