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Il nuovo decalogo per il paziente: parte da Torino la proposta

Presentazione del documento inFORMIAMO al Congresso del 30 novembre.

lun. 2 dicembre 2013

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Nel corso della giornata di studio sugli impianti post-estrattivi, svoltasi sabato 30 novembre al Museo dell’Automobile di Torino, coordinata da Mario Roccuzzo, grazie alla collaborazione con l’Andi, la giornata ha avuto anche una sessione dedicata agli utenti dal titolo “Dalla parte del paziente”. Si è concretizzata in un documento inedito dal titolo significativo “inFORMIAMO” con una decina di affermazioni di immediata e facile comprensione loro rivolte.

In pratica un’informazione corretta ed adeguata, validata dalle evidenze scientifiche, e con l’obiettivo di un’informazione corretta al paziente, per un’odontoiatria di qualità ed etica. Vediamole in dettaglio:
1. Se il bravo odontoiatra è colui che previene diagnostica e cura le malattie della bocca e dei denti, lo è anche colui che salva anche molti denti e non mette molti impianti.
2. Non si può realizzare una diagnosi adeguata, né un progetto terapeutico basandosi solo su un esami ai raggi X. Chi dice il contrario cura i propri interessi non quelli del paziente.
3. É falso che gli impianti, peraltro valido sistema per sostituire denti persi o irrimediabilmente distrutti, siano sempre “soluzioni definitive” o privi di possibili complicanze nel tempo. In realtà definitivo e biologico sono termini quasi sempre incompatibili.
4. Non essendovi alcuna evidenza scientifica che gli impianti offrano vantaggi certi nel tempo rispetto ai denti naturali, le protesi sono solamente una valida alternativa alla perfezione della natura.
5. Il posizionamento degli impianti non dev’essere dettato dalla fretta di esecuzione ma da condizioni anatomiche ideali che riducano al minimo i rischi di complicanze. Correre, quindi, ha un senso nello sport ma non in medicina.
6. Se non trattate in maniera adeguata le malattie parodontali, preesistenti o in atto, dovrebbero escludere il loro posizionamento perché non avrebbe senso costruire una casa su un terreno franoso.
7. Subito dopo l’estrazione del dente il posizionamento di un impianto non riduce il riassorbimento osseo susseguente: il corpo infatti segue le leggi della biologia non dell’economia.
8. Non è dimostrato a livello scientifico che il carico immediato comporti un reale vantaggio in termini di successo a medio-lungo termine: la scienza si basa su dati reali, il resto è marketing.
9. Mantenere una corretta terapia parodontale dopo il posizionamento di impianti riduce le complicanze o le intercetta precocemente. Ergo: il sorriso è prezioso, occorre sempre averne cura.
10. Ogni paziente dovrebbe ricevere una documentazione adeguata su marca, tipo, posizione degli impianti e dispositivi medici impiegati. Essendo un diritto, perché non esercitarlo?

Il documento è stato scritto dall’Andi piemontese e condiviso con alcune parti scientifiche e presenti all’evento. Gli slogan sono stati scritti con un linguaggio adeguato al paziente da una società si servizi di comunicazione.

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