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Il grafene rallenta la carie e la malattia parodontale

I Biofilm batterici che si formano sui denti e provocano la carie e la malattia parodontale potrebbero essere trattati in futuro con l'ossido di grafene. (Fotografia: Rob Byron/Shutterstock)

mar. 21 aprile 2015

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SHANGHAI ‒ I ricercatori cinesi hanno trovato che l’ossido di grafene, composto di carbonio, ossigeno e idrogeno, è efficace contro un certo numero di agenti patogeni all’origine della carie e della parodontite. Dato l'aumento della resistenza agli antibiotici nell'ultimo decennio, credono che la loro scoperta potrebbe contribuire ad un nuovo approccio nel trattamento delle malattie batteriche.

Siccome precedenti studi avevano dimostrato che l’ossido di grafene può inibire la crescita di alcuni ceppi batterici senza danneggiare le cellule dei mammiferi, i ricercatori hanno studiato le proprietà antimicrobiche del materiale per tre batteri orali specifici: lo Streptococcus mutans, batterio della bocca che causa la carie; il Porphyromonas gingivalis e il Fusobacterium nucleatum, associati a certe forme di malattia parodontale.

Per lo studio i ricercatori hanno usato le nano strutture di ossido di grafene, osservando che rallentano notevolmente la crescita dei patogeni dentali. I test al microscopio elettronico hanno dimostrato che le pareti delle cellule e le membrane dei batteri avevano perso la loro integrità. Di qui la conclusione che le nano strutture di ossido di grafene si potrebbero utilizzare nella terapia e nella cura dei denti.

Intitolata "Killing dental pathogens using antibacterial graphene oxide", la ricerca svolta presso la Shanghai Jiao Tong University.è stata pubblicata online il 23 febbraio sulla rivista ACS Applied Materials and Interfaces.

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