DT News - Italy - I dentisti statunitensi usano prodotti che contengono quasi la metà del mercurio totale del Paese

Jeremy Booth, DTI

gio. 11 giugno 2020

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CHAMPIONSGATE, Florida, Stati Uniti: un rapporto dell’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (EPA) ha mostrato che l’amalgama dentale ha rappresentato il 46,8% del mercurio elementare totale che è stato utilizzato per fabbricare prodotti negli Stati Uniti nel 2018. In quell’anno, 9.287 libbre (4.212 kg) di mercurio sono state usate per l’amalgama dentale negli Stati Uniti – abbastanza per milioni di otturazioni dentali contenenti mercurio, secondo il rapporto EPA.

«Ciò significa che le otturazioni dentali contenenti mercurio utilizzate nella bocca dei pazienti costituiscono il più grande uso della forma elementare di questa sostanza tossica», ha commentato il dott. Jack Kall, presidente esecutivo del consiglio di amministrazione dell’Accademia Internazionale di Medicina Orale e Tossicologia (IAOMT), in un comunicato stampa.

«Il mercurio è stato bandito da una vasta gamma di altri prodotti di consumo e un numero crescente di paesi sta ponendo fine all’uso del mercurio in ambito odontoiatrico. Tuttavia, viene ancora utilizzato abitualmente negli Stati Uniti e la maggior parte dei pazienti dei dentisti americani non è nemmeno consapevole del fatto che le loro otturazioni color argento contengono proprio il mercurio», ha continuato Kall.

Il rapporto EPA ha scoperto che 540.000 libbre di mercurio elementare e composti dello stesso sono stati utilizzati negli Stati Uniti nel 2018; circa 22.000 sterline sono state utilizzate per produrre prodotti contenenti mercurio, come l’amalgama dentale, i sensori e le luci fluorescenti. L’amalgama dentale è costituita da circa il 50% dell’elemento ed è la più grande fonte di esposizione umana al mercurio, secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.

Il resoconto EPA è il primo rapporto ufficiale sulla fornitura, l’uso e il commercio di mercurio negli Stati Uniti da quando è stato da l’incarico di pubblicare tali rapporti nel giugno 2018, ai sensi della legge sul controllo delle sostanze tossiche. L’IAOMT ha reso noto il rapporto al fine di attirare l’attenzione sull’uso di questa sostanza tossica.

Dalla sua fondazione nel 1984, lo IAOMT ha esaminato l’uso dell’amalgama dentale e ha fornito informazioni sui rischi per la salute dei pazienti, dei professionisti del settore dentale e dell’ambiente derivanti dal suo uso. Una delle informazioni resa pubblica è la tecnica di rimozione sicura dell’amalgama di mercurio, una serie di raccomandazioni che includono informazioni sul rilascio di mercurio durante la rimozione di otturazioni in amalgama.

L’EPA afferma sul suo sito Web che la Food and Drug Administration degli Stati Uniti considera i restauri di amalgama dentale sicuri per adulti e bambini di età superiore ai 6 anni.

Che dire della Convenzione di Minamata?
La Convenzione di Minamata sul mercurio è un trattato delle Nazioni Unite che mira a proteggere la salute umana e l’ambiente dai danni causati dalle emissioni e dai composti del mercurio. È stato firmato per la prima volta nell’ottobre 2013 e 119 paesi dei 128 firmatari originali lo hanno ratificato, tra cui gli Stati Uniti.

Il trattato riconosce che l’amalgama dentale è il principale prodotto a base di mercurio, ma le parti non hanno trovato un accordo sull’eliminazione graduale del suo uso in odontoiatria. L’Unione europea ha allineato i propri regolamenti alla convenzione vietando l’uso di otturazioni in amalgama per le donne che allattano e per i bambini di età inferiore ai 15 anni. Il divieto è entrato in vigore nel 2018.

La proposta dei paesi Africani di eliminare gradualmente entro il 2024 l’uso dell’amalgama dentale per i bambini di età inferiore ai 15 anni e le donne che allattano al seno è stata discussa nell’ultima riunione della conferenza delle parti (COP), nel novembre 2019. Preoccupazioni secondo quanto riferito, sono state sollevate in merito al calendario presentato nell’ambito della proposta infatti le parti hanno convenuto di riconsiderare la questione nella prossima riunione della COP, che si terrà nel 2021.

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