DT News - Italy - I dentisti plaudono alla decisione UE di approvare il prossimo bilancio

Dental Tribune International

lun. 16 aprile 2018

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Bruxelles. Se non si investe in salute, non c’è crescita economica. In una risoluzione che rispecchia tale principio il Parlamento Europeo ha recentemente votato in favore dell’approvazione del prossimo bilancio a lungo termine UE, il cd. Multiannual Financial Framework (MFF), facendo intuire in tale decisione un atteggiamento responsabile dell’EU nel perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile (i “Sustainable Development Goals”) in ambiti come salute pubblica, sistemi sanitari nazionali e problemi di salute legati all’ambiente.

Oltre allo sforzo di raggiungere obiettivi sostenibili, il prossimo MFF dovrebbe anche spingere gli Stati membri a eliminare il rischio di crescenti ineguaglianze nel trattamento sanitario. Questa decisione e quella più generale sono state accolte dal Council of European Dentists (CED), dallo Standing Commitee of European Doctors (CPME) e dal Pharmaceutical Group dell’Unione Europea.

Commentando il recente voto dell’EU, il Presidente CPME Jacques de Haller ha detto «Sfide come la resistenza antimicrobica e ai vaccini, condizioni correlate allo stile di vita come obesità, carie e tagli alla forza lavoro impiegata nella sanita, sottolineano la necessità di rinforzare la cooperazione UE per proteggere la salute della popolazione europea e oltre».

Il sistema sanitario europeo sta affrontando alcune sfide comuni, afferma Paula Franklin, ex analista per il Social Europe e il Well-being Programme dell’European Policy Centre, (Commissione indipendente e no profit votata allo sviluppo dell’integrazione europea) autrice del testo “Sustainable Development Goal on Health (SDG3): The Opportunity to Make EU Health a Priority”, pubblicato a Maggio 2017. Franklin individua nel costo delle cure sanitarie uno dei più importanti problemi che l’UE deve affrontare, oltre all’invecchiamento di vari popoli, che può anche esser correlato a patologie croniche sempre più numerose, alla carenza e/o irregolare distribuzione di medici e quindi a disuguaglianze nell’accesso alle cure.

Commentando la recente decisione dell’UE, il Presidente CED, Marco Landi ha detto «Sebbene riconosciamo che uno degli obiettivi dell’Unione sia rafforzare il mercato interno, sottolineiamo che l’investimento in salute e in una sana forza lavoro è un prerequisito per una crescita economica sostenibile e inclusiva».

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