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Alla vigilia del Congresso politico Andi Prada trae un bilancio di 4 anni di mandato

mer. 30 aprile 2014

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Andi informa ha pubblicato un’ampia intervista al presidente nazionale Gianfranco Prada alla vigilia del Congresso politico dell’Andi che si svolgerà a Roma a fine mese e che vedrà, probabilmente senza sorprese, il rinnovo della dirigenza uscente.

Prada palude alla riconferma dell’On. Beatrice Lorenzin al Ministero della Salute giudicandola “un fatto positivo per l’odontoiatria Italiana”. Parlando dell’azione di Governo «nonostante l’odontoiatria non sia tra le priorità, il Ministro ha messo in cantiere provvedimenti che interessano la professione e attivato alcuni tra cui la firma delle Raccomandazioni Cliniche. Potrà ora portare a termine riforme e provvedimenti che i dentisti italiani attendono da decenni». Tirando in qualche modo le somme del quadriennio in scadenza «l’Andi - dice - non è mai stata una associazione così in salute, sia economicamente che per numero di associati ma soprattutto per prestigio e rappresentatività all’interno del settore e nelle stanze della politica» anche se «la professione sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia». Una delle battaglie che l’Associazione sta portando avanti è tra chi vuole continuare ad esercitare la professione da libero professionista e chi invece vede la cura delle persone come puro business. «Chi da molto tempo esercita la professione - osserva - difficilmente è disposto a cambiare il suo modo di esercitarla, magari di scendere a compromessi, ma cerca di mantenere le posizioni fino alla pensione. Mentre chi è più giovane e ha ancora un lungo percorso professionale davanti, si pone il problema inverso: non è disposto a diventare dipendente delle grosse strutture ma non vuole, ovviamente, stare sul mercato e competere con loro». Su etica e deontologia Prada rivendica il merito di aver proposto realizzato e reso operativo il Codice Etico Andi, che egli giudica “ben più pesante e restrittivo” di quello deontologico medico, ma la circostanza non ha impedito che nel 2013 il numero di soci aumentasse. Tra le cose “ben fatte” del suo mandato Prada annovera sicuramente i Workshop di Economia di Cernobbio, in particolare quello del 2012 dove il sondaggio elaborato dal prof. Mannheimer confermò come gli italiani apprezzino e valorizzino il dentista libero professionista. Inoltre, il 61° Congresso Scientifico attraverso il quale «abbiamo non solo ribadito la valenza scientifica della cultura proposta da Andi, ma che si può fare cultura anche con argomenti sindacali». Anche il progetto AndiYoung sta dando buoni frutti, come l’attività che molti dell’Andi stanno facendo nelle Università italiane per preparare i futuri colleghi alla libera professione. Ed ancora: le iniziative per mettere in guardia i cittadini sul turismo odontoiatrico, il low cost, l’abusivismo e il lavoro per sensibilizzare i cittadini alla salute orale, «per far capire che non tutte le prestazioni odontoiatriche sono di qualità ma che i dentisti Andi hanno a cuore la loro salute». Sottolineando il ruolo fondamentale della Fondazione Andi, Prada si è soffermato sull’Oral Cancer Day ormai divenuto tradizione per sensibilizzare i cittadini. Ma non dimentica l’azione dei volontari nell’assistenza ai carcerati, agli affetti da malattie rare e agli ultimi del mondo. «Veramente impossibile elencare tutte le nuove attività attivate in questi 4 anni che si sono aggiunte alle tante già attive - osserva Prada - Servizi che da soli ripagano il costo dell’iscrizione, alcuni dei quali addirittura impossibili da trovare al di fuori dell’Associazione» sottolinea. Una parola infine per la coesione dimostrata finora dal gruppo dirigente: «Siamo un gruppo di persone che lavora insieme da oltre 10 anni, ci stimiamo e siamo diventati grandi amici, famiglie comprese».

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