Paziente di 40 anni in buono stato di salute non fumatore si presenta alla mia attenzione con dolore alla pressione in zona 16 dove anni prima era stato inserito un impianto tipo Straumann. Alla lastra l’impianto appare in buono stato di salute ma clinicamente mobile (Fig. 1). Si decide quindi di procedere con estrazione dell’impianto e successiva toilette chirurgica del sito post estrattivo.
A due mesi dall’estrazione all’esame radiografico si evidenzia una mancanza di osso tale da ritenere necessario, per poter inserire un nuovo impianto, un intervento di grande rialzo del seno mascellare. La lastra mostra, inoltre, la presenza di tre mm di osso residuo che mi permettono di inserire contestualmente al grande rialzo del seno un impianto way milano 4,5 per 10 mm, stabilizzato in osso nativo. Previa anestesia, si procede con incisione in cresta procedendo intrasulculare da 14 a 17 (Fig. 2).
Avendo deciso di inserire l’impianto, l’incisione in cresta si rende necessaria perché più idonea rispetto ad una incisione laterale in mucosa libera. Successivamente si pratica con una fresa a pallina diamantata, montata su manipolo dritto con irrigazione, l’osteotomia laterale sulla parete del seno mascellare per poter accedere alla membrana di Schneider.
Il passaggio successivo consiste nell’elevare tale membrana, arrivando a scollare sino alla porzione più interna del seno mascellare (lato palatino), ottenendo una membrana senza tensioni e possibilmente senza lacerazioni (Fig. 3). Una volta elevata la membrana si procede con i passaggi di frese per creare il neo alveolo nella porzione di osso nativo.
Per ogni passaggio di fresa si rende necessario proteggere la membrana con uno strumento all’interno del seno.
- Passaggio della fresa lanceolata (Fig. 4);
- Passaggio della fresa 2,1 (Fig. 5);
- Passaggio della fresa 2,5 (Fig. 6);
- Passaggio della fresa 3,4 (Fig. 7);
- Passaggio della fresa 3,8 (Fig. 8);
- Passaggio della fresa 4,5 (Fig. 9).
Dopo aver creato il neo alveolo si procede con il posizionamento di una membrana riassorbibile che va a ricoprire la membrana di Schneider per proteggere la stessa durante l’inserimento dell’osso sintetico. La membrana riassorbibile viene opportunamente sagomata e appoggiata sul fondo del seno mascellare facendola aderire alla membrana di Schneider (Fig. 10). Questo passaggio è utile per evitare lacerazioni della membrana da over filling.
Il passaggio successivo consiste nell’inserire osso sul fondo della camera prima di posizionare l’impianto, per evitare che quest’ultimo se inserito precocemente precluda il corretto riempimento del fondo della cavità (Fig. 11).
Apporre osso sul fondo della cavità prima di posizionare l’impianto permette, infatti, di non lasciare spazi vuoti nel seno mascellare che, se invece fossero presenti, potrebbero compromettere la durata del trattamento implanto protesico nel tempo. Nella fase successiva si procede all’inserimento dell’impianto way milano 4,5 per 10 (Fig. 12) che nei tre mm di osso residuo corticalizzato, trova una stabilità superiore ai 35 N (Fig. 13).
Nella fase successiva si completa il riempimento della cavità mascellare con osso sintetico così da ottenere un riempimento tridimensionale (Fig. 14). Il passaggio finale prevede la ricopertura dell’innesto con una membrana riassorbibile e la sutura. La sutura pretende che il lembo sia reso passivo così da determinare una ricopertura stabile dell’innesto nelle fasi di guarigione. Il punto a materassaio determina un lembo evertente, determinando una superficie di contatto quantitativamente superiore rispetto ai punti semplici che vengono comunque dati per assicurare la prima sutura.
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