DT News - Italy - FNOMCeO contro le bufale e per ridare centralità al medico

Search Dental Tribune

FNOMCeO contro le bufale e per ridare centralità al medico

mar. 15 maggio 2018

salvare

Avviata con manifesti visibili a partire dal 14 maggio una campagna di sensibilizzazione FNOMCeO contro le fake news in rete «per restituire al medico – dice un comunicato – il ruolo centrale nel rapporto con il paziente sul tema salute».

“Non mi hanno vaccinato per paura dell’autismo”, “avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso”, “ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio” sono le più note delle false notizie (le cd. fake news, peraltro sempre esistite) che vanno per la maggiore. La nota stampa della Federazione che annuncia la campagna “Una bufala ci seppellirà?” avviata il 14 maggio per combattere le notizie false in medicina, le assimila ad “epitaffi che sovrastati da una croce, campeggiano su altrettante lapidi” ed invita a diffidarne e a “chiedere sempre al medico”.

L’esortazione campeggia su poster messi a disposizione degli Ordini provinciali per far fronte a quel che viene definito un «fenomeno preoccupante e in crescita» e che mette a repentaglio la salute dei cittadini. Per contrastarlo la FNOMCeO ricorda anche l’avvio, qualche mese fa, del portale FNOMCeO Dottoremaeveroche, che offre informazioni certificate da un ampio comitato scientifico.

Secondo una Ricerca Censis Assosalute 2017 sarebbero infatti 15 milioni gli italiani ad attingere dal web informazioni sulla salute a fronte di piccoli disturbi: specialmente giovani, «addirittura il 36,9% dei millennials». Ammonterebbero invece a 8,8 milioni ogni anno le vittime di fake news in materia di salute, mentre 3,5 milioni di genitori si sarebbero imbattuti in indicazioni mediche sbagliate in rete.

Altro obiettivo dichiarato della campagna è il rilancio della centralità del medico nel rapporto col paziente e avverso il fenomeno secondo cui quest’ultimo è portato a vedere nel professionista non l’alleato nella salvaguardia della salute, bensì colui che gli nega la prestazione.

«Occorre ricostruire il rapporto fiduciario medico-paziente - ammonisce il Presidente FNOMCeO, Filippo Anelli». Alle radici dell’indebolimento vi sono “l’aziendalizzazione della Sanità” e l’accesso sempre più facile all’informazione ad alimentare l’illusione di un sapere alla portata di tutti e conseguente pregiudizio verso le professioni intellettuali, del tutto evidente dall’interrogativo riportato nella nota FNOMCeO: «A cosa serve un medico se la terapia per una patologia si può trovare digitandone il nome su Google?».

Più che scontato appare pertanto il proliferare di una “medicina fai da te” e dell’immancabile corollario di imbonitori/truffatori. Tra le ultime conseguenze di questa complessa somma di fattori non potevano mancare le aggressioni, in netto aumento, ai danni dei medici: «Serve una sterzata decisa - sottolinea Anelli - per riportare il diritto alla salute dei cittadini nelle mani di chi può tutelarlo al meglio: i medici».

Tags:
To post a reply please login or register
advertisement
advertisement