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Enpam: Pensioni sicure, assistenza e maggior rappresentanza della componente odontoiatrica

Il presidente dell'ordine di Catania Buscema apre i lavori del convegno Cao Catania.
P. Gatto

P. Gatto

gio. 9 aprile 2015

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Il 28 marzo a Catania, Hotel Baia Verde di Aci Castello, si è svolto il V Congresso Nazionale Odontostomatologico del Mediterraneo organizzato dalla Cao di Catania. Oltre 400 i partecipanti ha affiancato all’aggiornamento scientifico un seminario sull’Enpam: “50 anni di sostenibilità, in autonomia”. Relatori il Presidente Enpam Alberto Oliveti e il Vice Giampiero Malagnino.

Il Presidente OMCEO di Catania, Massimo Buscema ha aperto il Convegno, sottolineando i merito di Gian Paolo Marcone, Presidente Cao (rieletto con Buscema a larga maggioranza nei recenti rinnovi ordinistici) di aver sviluppato il rapporto Enpam/Ordine. Buscema si è complimentato per le innovazioni Enpam, per la crescita non solo numerica, «un ente – ha detto – garantirà tranquillità a noi, ma anche ai giovani». Enzo Bianco, Sindaco di Catania, si è complimentato per l’argomento scelto, “molto caldo” con una popolazione in rapido invecchiamento. Capire come investire per garantire un futuro pensionistico è una riflessione auspicabile, specie in tempi di alta disoccupazione giovanile. Francesco Basile, ricercatore scientifico, ha sottolineato nel suo intervento la presenza del Presidente e Vicepresidente Enpam a Catania nonostante i loro molteplici impegni come segno di attenzione al Sud.

Due le domande concrete poste ad Oliveti esprtessione delle perplessità di medici e odontoiatri oggi:

  1. Con questo gran numero di professionisti e di laureati, ma meno occupati, come farà l’Enpam ad andare avanti?
  2. Si avrà la pensione in futuro?

Per la ricerca, per Basile importante sollecitare il desiderio di apprendere dei più giovani: pochi quelli che si vogliono dedicare alla ricerca e l’Italia è sempre stata in questo un’eccellenza. «Sarebbe una grande vittoria» ha detto Basile, alludendo al sostegno alla ricerca dell’’Enpam.

Nel corso della Presidenza Oliveti l’Ente ha seguito 3 importanti filoni di riforma

  1. la gestione del patrimonio per la sua messa in sicurezza;
  2. la riforma previdenziale imposta dalla Legge Fornero;
  3. il patto generazionale e di genere , quale la genitorialità e la maternità.

Con un patrimonio privato di circa 18 miliardi di euro, una riserva superiore a quella dell’INPS pubblico, l’Enpam è il più grande ente privato previdenziale. Se questo è una sicurezza per il futuro, dall’altro lato richiede vigilanza.

Questi numeri fanno gola alla politica, ai governi, che potrebbero acquisire l’ente e far venire meno l’autonomia. Il Governo ha considerato l’Enpam un soggetto speculatore, imponendo così una doppia tassazione, come ha spiegato nel suo lungo intervento Oliveti. Questo prelievo, che incide per oltre un miliardo di euro, ha ripercussioni sull’erogazione delle pensioni.
I giovani sono la forza stessa dell'ente perché una cassa pensionistica si basa sul patto generazione: chi lavora paga le pensioni. Oggi meno giovani entrano nel lavoro e l’Enpam è in grado di garantire pensioni e assistenza, che rientra nel progetto “Quadrifoglio”, pacchetto che servirà a ricompensare i giovani dall'inferiore erogazione pensionistica. Oliveti e Malagnino hanno ripercorso i cambiamenti Enpam disegnando l’attuale assetto dell’ente: il calcolo delle pensioni attuali e future, il cambio della governance, la tipologia di investimenti scelti, la tassazione del fisco, i progetti futuri, se l’ente saprà mantenere l’indipendenza, spesso oggetto di attacchi esterni.

Un’Enpam sostenibile può garantire, con il suo sistema contributivo, pensioni migliori di quelle INPS e punta a sostenere i giovani, non solo per etica, ma perché sosterranno il pagamento delle pensioni. Anche per loro se iscritti all’Ente, anziché all’ Inps, si garantiranno un 25 per cento in più, rispetto all’iscrizione INPS. A loro le conclusioni: «Se avete scelto medicina – ha detto Oliveti –, avete scelto il mestiere migliore al mondo. Presto una grande generazione di medici andrà in pensione: non mollate siate forti e continuate». Rinviando ad altro articolo la sintesi sulle riforme Enpam, Giampiero Malagnino, a proposito della nuova governance ed anche a nome di Giuseppe Renzo, rieletto proprio nei giorni precedenti il convegno ha detto che il nuovo Statuto (nelle fasi conclusive di approvazione formale) prende in considerazione un aspetto importante per gli odontoiatri, che prima, in quanto tali, non erano rappresentati.

L’Assemblea Nazionale dovrà avere il 10% di rappresentanti di odontoiatria, eletti dai Presidenti delle Cao. La maggior rappresentanza della componente odontoiatrica trova dimostrazione concreta nel CdA eletto dall’Assemblea, che se pur numericamente inferiore di 9 componenti, dovrà tra i suoi 10 membri eletti avere 1 odontoiatra.

Per i principali temi affrontati guarda le immagini della gallery.

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