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Echi del terremoto del Nepal “Siamo ancora sotto shock”

Panoramica sulla distruzione provocata dal terremoto il 25 aprile a Katmandu, capitale del Nepal, con danni per 200 miliardi di dollari. (Fotografia Narendra Shrestha / EPA)

ven. 15 maggio 2015

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In uno dei peggiori terremoti degli ultimi 80 anni, più di 10.000 persone, secondo le stime, sono morte in una settimana nella Repubblica Federale Democratica del Nepal. Il dott. Sushil Koirala, dentista, che nella capitale Kathmandu vive e dove pratica l’odontoiatria è stato vittima diretta del disastro. Dental Tribune Asia Pacific ha avuto modo di parlare brevemente con lui della situazione nel paese e sul modo in cui la comunità internazionale può aiutare a superare la crisi umanitaria.

Il terremoto ha avuto un effetto devastante sulle infrastrutture del paese e sulla gente. Qual è attualmente la situazione a Kathmandu e in che modo lei è stato colpito?
La situazione nella capitale rimane molto difficile a causa degli ingenti danni a molti edifici pubblici, uffici governativi e scuole. Quasi 7.500 vite sono state perse e 14.500 ferite. I sopravvissuti sono traumatizzati. Dal punto di vista fisico io e la mia famiglia stiamo bene, ma siamo ancora in stato di shock. I miei figli sono sconvolti: erano da soli a casa durante la prima scossa. Alcuni miei collaboratori, quelli negli ospedali e nelle cliniche, hanno purtroppo perso la casa e devono stare dai parenti.

Qual è la situazione dei suoi colleghi in altre parti del paese?
La maggior parte sono illesi, ma molti si trovano alle prese con gravi danneggiamenti degli studi. La maggior parte dei reparti ospedalieri odontoiatrici a Kathmandu sono chiusi e gli addetti non in condizioni di lavorare perché impegnati a ricostruirsi una vita. Si calcola che più di 8 milioni di persone in 39 dei 75 distretti del paese sono state colpite. Le zone più colpite sono stati i distretti del centro Nepal: Bhaktapur, Dhading, Dolakha, Kathmandu, Kavre, Lalitpur, Nuwakot, Ramechhap, Rasuwa e Sindhupalchowk, oltre a quello di Gorkha nella parte occidentale.

Ci sono state prese di contatto da parte della comunità dentale?
Sono lieto di aver ricevuto da tutto il mondo molte e-mail con gli auguri da parte degli amici del dentale. È gratificante sapere che molti hanno dato un sostegno alle vittime del terremoto del Nepal. Alcuni produttori hanno dichiarato l’intenzione di aiutarci nella riabilitazione dei bambini colpiti.

Nonostante la risposta immediata dell’India e dei Paesi occidentali, i soccorsi sembrano essere insufficienti. È anche questa la sua impressione?
La comunità internazionale ha offerto un sostegno immediato e noi abbiamo apprezzato l’aiuto. Tuttavia, 39 dei villaggi più colpiti sono in località lontane, racchiusi da montagne. Di qui l’ostacolo a soccorsi efficaci e ritardi nella consegna dei beni di prima necessità. In questi villaggi vi sono ancora molti in attesa di cibo e riparo. Inoltre, nonostante gli sforzi compiuti dall’esercito, polizia e Croce Rossa del Nepal, come dalle organizzazioni internazionali, operanti 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, manodopera e forniture appaiono ancora inadeguate.

Secondo lei, come, sul lungo periodo, il disastro inciderà sull’infrastruttura del Paese?
I fondi destinati alla ricostruzione del Nepal dipendono principalmente dagli aiuti stranieri. Ricostruire le infrastrutture colpite dal terremoto richiederà circa 200 miliardi di dollari, cifra che il governo prevede di raggiungere soprattutto attraverso finanziamenti internazionali. Tuttavia, il danneggiamento delle infrastrutture influenzerà sicuramente in modo negativo la crescita economica del Nepal. Quanto al riavvio dello studio, sarò in grado di iniziare nuovamente quando il mio staff sarà psicologicamente pronto. La vita quotidiana a Kathmandu è ancora stressante per via delle frequenti scosse, la gente è rimasta terrorizzata. In queste condizioni, non mi aspetto certo che i pazienti vengano per farsi curare i denti, se non in caso di emergenza.

Quali sono secondo lei le cose più importanti per migliorare la situazione e come può la comunità dentale internazionale essere d’aiuto?
Nei villaggi colpiti oltre il 95% delle case e delle infrastrutture sono state danneggiate. La ricostruzione a favore delle vittime del terremoto sarà pertanto una grande sfida per il Paese. Personalmente ritengo che per superare questo difficile momento si abbia bisogno di sostegno da parte di ogni individuo e professionista in Nepal. Abbiamo avviato un progetto umanitario, il Dental Community for Humanity – Nepal Earthquake Relief Project, sotto l’egida della Fondazione Punyaarjan, organizzazione senza scopo di lucro che si dedica al sostentamento dei bisognosi, che si propone di sostenere i bambini poveri nei villaggi lontani. Faccio umilmente appello alla comunità internazionale del dentale perché porti avanti questa causa. Con le donazioni e sostegno riporteremo il sorriso sulla bocca dei bambini poveri.

 

Per maggiori informazioni su come sostenere the Dental Community for Humanity project, si prega di contattare il dott. Koirala a drsushilkoirala@gmail.com.

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