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Due decenni di informazione odontoiatrica: il racconto di una redazione in evoluzione

mar. 13 maggio 2025

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Nell’arco di due decenni si possono scrivere tante storie, alcune passano inosservate mentre altre lasciano il segno. La nostra testata odontoiatrica Dental Tribune, che quest’anno celebra con orgoglio il suo ventesimo anniversario, ne ha raccontate molte attraverso articoli scientifici, approfondimenti clinici, interviste e aggiornamenti costanti. Ma dietro ad ogni numero pubblicato – che sia cartaceo o digitale – c’è un lavoro costante, silenzioso e preciso, fatto di pianificazione, revisione, correzione, impaginazione e soprattutto passione.

Per ripercorrere questo lungo viaggio, fatto anche di numeri, volgiamo dare voce a chi quei numeri li ha vissuti da vicino: il dr. Adamo Buonerba, che ha visto crescere la rivista, ha affrontato sfide inedite e ha colto le opportunità dell’innovazione tecnologica. Con lui ripercorriamo le tappe fondamentali della produzione editoriale, a partire dall’evoluzione del “dietro le quinte” per lasciarci ispirare da ciò che il futuro ci riserverà.

Dr. Buonerba, come è nata l’iniziativa editoriale della Dental Tribune Italia?
La Dental Tribune Italia è nata da un incontro tra la dr.ssa Gatto (come lei stessa racconta nella sua intervista visualizzabile cliccando QUI), e i fondatori del circuito Dental Tribune International, che erano interessati a espandere la loro presenza sul mercato italiano. Era il 2005 e a quel momento sono seguiti gli accordi che hanno portato alla pubblicazione del numero zero, in occasione dell’Expodental di Milano. Il progetto editoriale puntava a distinguersi dai numerosi competitor presenti nel settore, alcuni con una pluridecennale tradizione alle spalle. Per realizzarlo è stato costituito il comitato scientifico, guidato dal dr. Aldo Ruspa, con la fondatrice del progetto, dr.ssa Patrizia Gatto e il direttore responsabile, dr. Massimo Boccaletti, per studiare un format redazionale innovativo e peculiare.
Fu proprio Boccaletti a delineare le caratteristiche della nuova proposta, nell’editoriale del numero zero:
«Il lettore che avrà il piacere di sfogliare questa nuova rivista noterà una singolare varietà di temi, una polivalenza di ottiche giornalistiche attraverso le quali la condizione della disciplina e dei suoi cultori viene presa in considerazione: si va dalle imprescindibili pagine della scienza e della tecnica, particolarmente prestigiose data la loro estrazione e valenza internazionale, alle iniziative di dentisti che sono personaggi non solo nel loro studio, ma anche nella vita e nella società. Si passa dalle rubriche “in punta di penna” agli appuntamenti congressuali – classico appannaggio delle iniziative editoriali del settore – agli intriganti collegamenti interdisciplinari, fino alle proposte di vario tipo (culturali, turistiche, commerciali, artistiche ecc...) rivolte al dentista.»

Qual è stato il formato scelto per il lancio?
Per la prima edizione cartacea si è scelto un formato tabloid A3, caratterizzato dallo stile giornalistico e a forte impatto visivo, che ha trasmesso fin da subito l’identità dinamica e attuale di Dental Tribune Italia: una rivista fruibile, ariosa, con un layout pensato per coinvolgere e informare in modo diretto e contemporaneo. Il tabloid ha facilitato la lettura immediata e ha reso il prodotto facilmente riconoscibile nei principali eventi del settore, contribuendo a consolidarne la diffusione e l’identità visiva. Nel tempo, pur evolvendosi dal punto di vista grafico e tecnologico, il formato ha mantenuto quell’impronta distintiva che lo caratterizza ancora oggi.
Strada facendo abbiamo effettuato diverse rivisitazioni grafiche per restare al passo coi tempi: il maggiore utilizzo di immagini,le infografiche, l’attenzione all’estetica e alla leggibilità. Oltre agli aspetti tecnici abbiamo puntato molto sulla sostenibilità ambientale: l’utilizzo di carta certificata FSC, l’eliminazione dello sfondo colorato per ridurre l’uso di inchiostro, la scelta di stampatori localizzati più vicino ai centri di postalizzazione per ridurre le emissioni legate al trasporto. Si tratta di tanti piccoli accorgimenti che riflettono la reale attenzione verso una produzione più etica ed ecocompatibile.

Quanti sono gli approfondimenti specialistici che producete e in quale formato?
A partire dalla testata principale, Dental Tribune (in formato tabloid) si è evoluto, fino all’introduzione di contenuti specialistici, tanto che oggi la redazione italiana cura la produzione di 7 riviste:

  • Perio Tribune
  • Ortho Tribune
  • Hygiene Tribune
  • Laser Tribune
  • Endo Tribune
  • Cosmetic Tribune
  • Lab Tribune
  • Implant Tribune

Gli ultimi due sono stati trasformati in supplementi editoriali autonomi, separati dal Dental Tribune, pur mantenendo il formato A3 tabloid. Parallelamente, abbiamo introdotto altri magazine in formato A4, ancora più specialistici e focalizzati su temi come:

  • CAD/CAM
  • implants
  • cosmetic dentistry
  • prevention
  • aligners
  • facial aesthetics

Per questi è stato scelto il formato magazine con carta patinata, ideale per valorizzare la qualità delle immagini cliniche, fondamentali nei case report clinici che ne rappresentano il cuore.

E all’interno della redazione quali sono state le evoluzioni organizzative e tecnologiche?
Nei primi anni la produzione era decisamente più “manuale”: impaginazione offline, bozze stampate, revisioni a penna. Oggi invece utilizziamo piattaforme collaborative, software di desktop publishing avanzati e strumenti per la gestione integrata dei flussi editoriali. Ma il cambiamento più significativo è stata la digitalizzazione che ha velocizzato i processi, migliorato il controllo qualità e ottimizzato la comunicazione tra redazione, grafici, autori e partner esterni.

Quanti articoli sono stati pubblicati in questi 20 anni e quali le principali sfide produttive?
Ad oggi abbiamo superato i 7.000 articoli pubblicati, ma il numero è in costante crescita. Abbiamo ospitato contributi dei principali professionisti del settore odontoiatrico, molti dei quali sono diventati collaboratori abituali. Questo testimonia la fiducia e il riconoscimento che l’intera comunità odontoiatrica ha nei confronti della nostra testata. Certo le sfide non sono mancate: una delle principali è stata l’evoluzione del linguaggio nella comunicazione scientifica e nelle modalità di fruizione dei contenuti. Dental Tribune International ha saputo interpretare questo cambiamento, puntando su un Media Mix efficace che ha visto l’integrazione dei formati digitali accanto a quelli cartacei. Questo approccio si è tradotto nella crescita continua dell’edizione italiana del sito Dental Tribune, dove ogni giorno vengono pubblicati contenuti web e l’intero archivio delle edizioni stampate, disponibili in versione e-paper.
Una strategia che ha anticipato i tempi, offrendo una “biblioteca digitale” gratuita e sempre accessibile a lettori, studenti e professionisti. Risultato: oggi il sito italiano è il secondo per visualizzazioni nell’intero network Dental Tribune International, con una media di 30.000 pagine visualizzate al mese.

Che ruolo ha avuto il digitale nella trasformazione della produzione editoriale?
Il digitale ha avuto un ruolo cruciale trasformando il nostro modo di lavorare, ma anche quello dei lettori che fruiscono dei contenuti. Infatti oltre al sito, da anni abbiamo introdotto l’invio della newsletter settimanale Dental Tribune Italia con la quale siamo in grado di raggiungere un pubblico ancora più ampio. A questo va aggiunta l’integrazione con strumenti di analytics che ci aiutano a capire cosa interessa di più ai lettori e quindi ad adattare costantemente l’offerta editoriale.

Come immaginate la produzione della testata nei prossimi anni?
La parola chiave sarà sempre Media Mix. Il futuro della produzione sarà ancora più integrato: articoli, video, podcast, aggiornamenti social e contenuti formativi on demand. Stiamo già lavorando a nuove automazioni editoriali, a impaginazioni responsive per l’online, e a una collaborazione progressivamente più fluida tra autori, inserzionisti, giornalisti e redazione.

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