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Digital Oral Hygiene Motivation Approach: un approccio ergonomico per la terapia di prevenzione

Copyright Prof.ssa Gianna Maria Nardi
Prof.ssa Gianna Maria Nardi

Prof.ssa Gianna Maria Nardi

mer. 26 maggio 2021

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Il mantenimento di corretti stili di vita di igiene orale domiciliare sono parte integrante di qualsiasi terapia, sia primaria sul paziente sano, sia secondaria sul paziente affetto da patologie del cavo orale reversibili, sia in prevenzione terziaria dove il mantenimento delle riabilitazioni odontoiatriche è fondamentale.

La Pandemia Covid-19 ha creato non poche criticità per i follow-up, resi difficili da problematiche oggettive di spostamento per i pazienti fuori sede rispetto alle ubicazione degli studi odontoiatrici. Inoltre la comunicazione pressante dei mass media sul contagio del virus ha creato condizioni di timore di contagio, e in alcuni pazienti le sedute di recall di terapia parodontale non chirurgica non sono state recepite quali prestazioni odontoiatrica necessarie e urgenti. Tutto ciò a discapito della salute del cavo orale, che necessita di controlli frequenti con un timing suggerito da differenti fattori di rischio quali i fattori esterni, quindi l’evoluzione dei pazienti e le loro prospettive sulle terapie, e i fattori interni agli studi odontoiatrici come l’evoluzione tecnologica e scientifica, l’aggiornamento dei protocolli operativi personalizzati e la possibilità di condividerli con i pazienti stessi.

I follow-up devono essere considerati fondamentali per mantenere condizioni di salute, o rendere reversibile una condizione di gengivite (Van der Weijden, 2005) attraverso la terapia parodontale non chirurgica o una efficace gestione della terapia di supporto per il mantenimento domiciliare di cure implantari. È la seduta di igiene orale professionale una condizione urgente e di emergenza necessaria per la salute del cavo orale? Le evidenze scientifiche lo confermano. In questo momento di Pandemia i pazienti hanno prestato particolare attenzione allo stile di vita di igiene orale domiciliare? Forse non è stata attenzionata abbastanza attraverso la comunicazione quanto può essere necessario mantenere livelli di efficace controllo sull’igiene orale domiciliare.

Gli studi odontoiatrici sono già particolarmente attenti al controllo delle infezioni crociate per combattere patologie pericolose quali HIV,HPV, Epatiti e tante altre. Sono state prodotte delle linee guida dal Ministero della Salute e dalle associazioni autorevoli che hanno fatto chiarezza sui protocolli anti Covid-19 da seguire e tra questi le molecole efficaci per il controllo del virus. Il collutorio pre procedurale con agenti antimicrobici è utile per ridurre il carico salivare dei microbi orali. L’American Dental Association (ADA) e il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno raccomandato l’uso di collutori pre-procedurali prima procedure orali. Alla luce delle evidenze prodotte, oltre a acqua ossigenata, iodio povidone e perossido di idrogeno, il cetilpiridinio cloruro è stato attenzionato come efficace per contrastare il virus, e fortunatamente in alcuni collutori è comunemente presente.

Ma come risolvere il controllo degli stili di vita domiciliari? È opportuno scegliere kit domiciliari che permettano aderence ai protocolli domiciliari ed efficacia nel controllo del biofilm batterico manuale attraverso lo spazzolamento di superfici dento parodontali e degli spazi interprossimali ed efficacia del controllo chimico con uso di dentifrici/gel/collutori. Differenti evidenze scientifiche hanno dimostrato una maggiore sopravvivenza implantare se i pazienti seguono una terapia di supporto con particolare attenzione al controllo dell’efficacia della terapia domiciliare (Lang et al., 1994; Lang e Berglundh, 2011; Nyman e Lindhe, 2003; 2008). Altra criticità sono i pazienti affetti da gengiviti non indotte da placca, dai pazienti che sono costretti a terapie farmacologiche che provocano aumenti gengivali che hanno bisogno di un monitoraggio continuo.

Ed è per questo che l’approccio DOHMA Digital Oral Hygiene Motivation Approach (G.M. Nardi et al.) attraverso teleconsulti che permettono in remoto, grazie alla partecipazione attiva dei pazienti, di valutare in remoto, con utilizzo di specchio, fotografie e l’ascolto su quanto visualizzato e percepito dagli stessi, la condizione clinica presente. La condivisione di eventuali mutamenti dei tessuti dento-parodontali, il controllo di eventuale infiammazione presente con l’attenzione a visualizzare il colore del tessuto gengivale, il controllo delle mucose e della lingua, il rilevamento di pigmentazioni o white spots sulle superfici dentali, la presenza di ipersensibilità e il controllo attraverso lo sniff test dell’alito, può portare il professionista a valutare quale modifiche vanno apportate negli stili di vita di igiene orale, nella dieta alimentare e personalizzare gli strumenti opportuni per un’efficace igiene domiciliare.

L’approccio DOHMA può essere un grande supporto per i pazienti che hanno contratto il Covid-19, per il controllo di disagi dati da lesioni di tipo virale. La prevenzione è da considerare vera “terapia”, branca della medicina che si occupa dei metodi di cura delle malattie. Etimologicamente deriva dal greco θεραπεία (therapeía), trattamento sistematico di una malattia, insieme dei provvedimenti, delle medicine atte a migliorare lo stato di salute. La terapia deve considerare anche l’approccio ergonomico: ergonomia, dal greco ἔργον (lavoro) più νόμος (discorso, legge) è la disciplina che studia le performance lavorative e il loro benessere in relazione a uno specifico contesto di lavoro. In ambito odontoiatrico, l’ergonomia (EO) analizza le procedure integrate di applicazione delle metodologie cliniche e del lavoro dell’intera equipe.

In una visione olistica e integrata, la comunicazione è diventata a tutti gli effetti disciplina ergonomica e gli ambienti e la strumentazione non possono che essere progettati e realizzati dopo un’accurata analisi dei bisogni del team dello studio e dei bisogni dei pazienti. L’ergonomia, pertanto, dev’essere funzionale alla clinica: si tratta di pensare e ripensare agli spazi partendo proprio dai singoli momenti clinici della vita dello studio, uno tra tutti il centrale momento diagnostico. L’ergonomia dev’essere organizzativa, ovvero diventare una vera e propria cultura per tutto il team di lavoro, connubio di fattori fisici, cognitivi, psicologici, relazionali e sociali. In questa prospettiva la stessa rivoluzione tecnologica in atto dev’essere al servizio dell’ergonomia, trovando quindi soluzioni idonee alle esigenze psicofisiche sia dei pazienti che del teamwork; il benessere, in termini di efficacia, ottimizzazione delle procedure ed esemplificazione del lavoro, deve poter essere percepito ed espletato nel piano terapeutico.

Questo nuovo approccio grazie alla tecnologia permette di coniugare la terapia di prevenzione e l’ergonomia sollecitando una condivisione dei bisogni dei pazienti e promuovendo l’autocura domiciliare e la personalizzazione del trattamento assicurando la possibilità di frequenti controlli. Seguire il paziente con il DOHMA è opportuno per una ergonomica gestione della salute del cavo orale: per il paziente, poiché evita gli spostamenti frequenti per raggiungere lo studio odontoiatrico assicurando un controllo continuo, e per lo staff dello studio odontoiatrico, che ha esigenza di contenere la presenza nelle sale di attesa e di accelerare il timing delle sedute dedicate alle procedure operative cliniche.

Per il futuro sarà importante lo sviluppo della smart technology e delle app dedicate alla salute mobile (mHealth app) che assicurino la prevenzione continua e personalizzata e una efficace assistenza sanitaria a livello globale. In coming la pubblicazione di evidenza scientifica sul DOHMA.

Bibliografia

  • 10th Anniversary of the European Association for Predictive, Preventive and Personalised (3P) Medicine EPMA World Congress Supplement, 2020.
  • G.M. Nardi. L’aderence alla terapia di igiene orale domiciliare con tecnologie avanzate: TBM e DOHMA (Digital Oral Hygiene Motivation Approach) Infomedix Odontoiatria Italiana n.2 2020.

 

L'articolo è stato pubblicato su prevention international magazine for oral health italian edition n. 1/21

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