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Dagli scienziati della University School of Medicine di Nagoya (Giappone) si apprende che le cellule staminali derivanti dai denti del cane e dalla relativa polpa dentale possono contribuire alla ricrescita del tessuto osseo, qualora vengano trapiantate nell’animale genitore. La scoperta potrebbe aprire la strada alla terapia delle staminali nella chirurgia orale maxillo-facciale e in altri campi della medicina, come la ricostruzione del tessuto osseo del sistema muscolo-scheletrico.
Nella loro ricerca pre-clinica, i ricercatori hanno estratto i denti da latte da alcuni cuccioli di cane e li hanno innestati sulle mascelle dei rispettivi “genitori” come alloinnesto. Dopo diverse settimane, nel valutare i progressi della formazione ossea, hanno scoperto che i difetti sono stati riparati e hanno dimostrato che l’osso era ben formato e maturo così come lo era la nuova vascolarizzazione. Secondo i ricercatori, la scoperta potrebbe voler significare di poter disporre di un donatore alternativo per l’innesto osseo autologo. I metodi attuali utilizzano il tessuto osseo del paziente, cosa che può essere problematica per via della grave invasività del procedimento chirurgico e talvolta della limitata disponibilità di osso autologo. “La ricerca mette in evidenza la possibilità di trarre cellule staminali da fonti insolite come i denti e il potenziale beneficio che possono dare nella ricostruzione delle ossa in soggetti legati da vincoli di parentela”, ha detto il dottor Julio Voltarelli, redattore specializzato della rivista Cell Transplantion che ha pubblicato la ricerca. “A causa del loro potenziale di trasformazione in altri tipi di cellule come quelle neurali, sarà interessante vedere cosa riveleranno le ricerche future sul possibile uso di tali cellule”. Precedenti ricerche hanno dimostrato che le cellule staminali estratte dai denti possono contribuire alla rigenerazione di diversi tipi di tessuto, tra cui cellule nervose o di grasso. L’ultima ricerca condotta dagli scienziati della Columbia University negli Stati Uniti ha anche rivelato che i cloni di cellule staminali mononucleate di polpa dentale possono contribuire alla formazione di tessuto muscolare.
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