Covid-19, stranezze: perché il Turkmenistan è a zero casi?

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Covid-19, stranezze: perché il Turkmenistan è a zero casi?

Brendan Day, DTI

Brendan Day, DTI

mer. 29 aprile 2020

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ASHGABAT, Turkmenistan. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’attuale pandemia di SARS-CoV-2 ha provocato oltre 2,3 milioni di casi confermati in tutto il mondo e oltre 160 mila decessi causati da questo virus. Curiosamente, ci sono 15 Paesi che non hanno ancora segnalato un singolo caso di contagio all’OMS. Tra questi c’è il Turkmenistan, una nazione governata da un ex odontoiatra che ha fatto di tutto per nascondere l’esistenza della pandemia ai suoi cittadini.

Dei 15 Paesi senza casi di Covid-19 segnalati, per la maggior parte si tratta di piccole e remote nazioni delle isole del Pacifico, tra cui Kiribati, Tuvalu, Samoa e Palau. Secondo quanto riferito, anche il Lesotho, un piccolo Stato situato in Sud Africa, non ha registrato casi positivi al la SARS-CoV-2, sebbene non abbia avuto strutture e attrezzature adeguate per i test fino alla fine di marzo. Alcuni degli altri Paesi, tra cui appunto il Turkmenistan, il Tagikistan e la Corea del Nord, sono casi in cui si registrano alti livelli di controllo e oppressione da parte dello Stato e a causa dei quali regolarmente le informazioni vengono censurate.
Gurbanguly Berdymukhammedov: da odontoiatra a presidente
Dal 2007, Gurbanguly Berdymukhammedov è il presidente del Turkmenistan. Il suo percorso in politica, tuttavia, è stato reso possibile sotto molti aspetti dal suo background dentale. Nel 1979 si è laureato presso la facoltà di odontoiatria del Turkmen State Medical Institute e ha iniziato a lavorare in uno studio privato nella capitale del Paese, Ashgabat. Da lì, la sua carriera odontoiatrica è decollata e alla fine ha fatto ritorno all’università nel 1990 come professore. Nel 1995 è passato al ruolo politico nel Ministero della Salute e, da allora, è rimasto nella politica. Berdymukhammedov è stato in grado di stabilire il culto della personalità nel suo Paese e molti osservatori hanno criticato il suo governo autoritario, il suo comportamento orribile nei confronti dei diritti umani e della censura giornalistica. Reporter senza frontiere (RSF) ha inserito il Turkmenistan all’ultimo posto nel suo indice World Freedom Index 2019 a causa del totale controllo da parte del governo dei media nazionali e dei comportamenti persecutori verso i giornalisti. Questo atteggiamento censurante, sfortunatamente, sembra essere stato utilizzato anche nella gestione della pandemia del Covid-19. Secondo RSF, le autorità turkmene hanno fatto di tutto per evitare di usare il termine “coronavirus” nei comunicati pubblici, arrivando al punto di eliminare il termine dagli opuscoli informativi sulla salute rilasciati nelle scuole, negli ospedali e nei luoghi di lavoro. Si presume che la polizia in borghese stia arrestando i cittadini turkmeni che indossano le mascherine o anche solo parlano di Covid-19. “Questa censura sulle informazioni non solo mette in pericolo i cittadini turkmeni più a rischio, ma rafforza anche l’autoritarismo imposto dal presidente Berdymukhammedov” ha dichiarato Jeanne Cavalier, capo del dipartimento dell’Europa Orientale e dell’Asia Centrale del RSF. “Esortiamo la comunità internazionale a reagire alle sue sistematiche violazioni dei diritti umani”.
Sebbene i cittadini turkmeni abbiano poca conoscenza riguardo il coronavirus, il presidente ha preso provvedimenti il mese scorso per ordinare la fumigazione di tutti gli spazi pubblici con una pianta medicinale, la Peganun Harmala. Da quando è stata emessa l’ordinanza, gli impiegati statali hanno iniziato a fumigare due volte al giorno scuole, edifici governativi e altre aree con i fumi della pianta che si generano nelle fiamme, ritenendo che possano prevenire la diffusione delle malattie infettive. Non è chiaro, a questo punto, quando o se il Turkmenistan comunicherà eventuali casi positivi al Covid-19, sembrando chiaro che il Paese non sia propenso a divulgare ufficialmente tali informazioni, secondo una missiva dell’ambasciata americana in Turkmenistan. Per il momento, tuttavia, il Paese ha sostanzialmente chiuso le sue frontiere a tutti gli stranieri e ha implementato misure di quarantena e screening per limitare la diffusione del virus. Non sono disponibili informazioni circa queste misure preventive e se queste abbiano influito o meno sul lavoro degli odontoiatri turkmeni.

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