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Come riconoscere il bruxismo del sonno?

Tommaso Castroflorio

Tommaso Castroflorio

mar. 3 aprile 2012

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Il bruxismo del sonno (SB) è una parafunzione orale caratterizzata dal serramento o digrignamento dei denti durante il sonno e associata a un’attivazione del sistema nervoso autonomo1. Il bruxismo del sonno dovrebbe essere distinto dal bruxismo della veglia che è principalmente il risultato di una tensione emotiva o di disturbi psicosociali che costringono il soggetto a rispondere con una contrazione prolungata dei muscoli masticatori2.

Il bruxismo durante la veglia è comunemente caratterizzato dal serramento dei denti, mentre SB ha una combinazione di serramento e digrignamento3,4.
Le grandi indagini epidemiologiche sul SB hanno mostrato una prevalenza dell’8% nella popolazione adulta, un’eguale distribuzione del disturbo in uomini e donne, e una tendenza alla diminuzione con l’aumentare dell’età, sia in Nord America sia in Europa5,6. La fisiopatologia del SB è ancora poco chiara. I dati scientifici a sostegno di un’ associazione tra il SB e lo stress, l’ansia, e l’asse ipotalamo-surrene non sono definitivi7,8.
Un’attività oromotoria ben definita è dimostrato costituire il modello di base del SB. Questo modello motorio unico e complesso è chiamato “attività ritmica dei muscoli masticatori” (RMMA)8,10-12. Durante una RMMA, l’elettromiogramma (EMG) dei muscoli masticatori presenta picchi di attività periodica con una frequenza di circa 1 Hz e ampiezza di circa il 10% del massimo serramento volontario da svegli (dati per il muscolo massetere)11. Questi movimenti non finalizzati raramente durano più di 8 secondi12.
Il verificarsi di RMMA può essere identificato durante le fasi di veglia e di sonno utilizzando più misurazioni fisiologiche integrate con registrazioni audio e video ovvero la polisonnografia8,11,12. Gli svantaggi principali di questo esame sono rappresentati dal costo elevato e dalla quantità di tempo necessario per la refertazione13. Inoltre, questi sistemi sono utilizzati principalmente in ambienti di laboratorio, fornendo così informazioni che potrebbero non essere rappresentative di attività motorie che si verificano in ambiente naturale (a casa). Infine, la valutazione dell’attività dei muscoli masticatori in queste condizioni è basata principalmente sulla valutazione soggettiva e sull’abilità dell’esaminatore13.
I dispositivi elettromiografici portatili14,15 potrebbero risolvere alcune di queste limitazioni. Tuttavia, poiché i bruxisti presentano molte attività orofacciali non patologiche durante il sonno16, l’analisi EMG tende a sovrastimare sostanzialmente gli episodi di SB.
È interessante notare che recenti studi hanno dimostrato che l’evento SB è preceduto da un cambiamento improvviso delle attività cardiaca e respiratoria, e da un’attivazione specifica del cervello12 che suggerisce un’iperattivazione del sistema nervoso autonomo8,11,12. Pertanto la misura della frequenza cardiaca potrebbe essere utilizzata in aggiunta al monitoraggio EMG per migliorare la precisione del rilevamento automatico di eventi di bruxismo.
Al riguardo è stato recentemente introdotto sul mercato un dispositivo portatile chiamato Bruxoff® (OtBioelettronica, Torino, Italia) che sfrutta le possibilità appena descritte: si tratta di un holter user-friendly in grado di monitorare l’attività EMG dei due masseteri e la frequenza cardiaca. Il software Bruxmeter® (OtBioelettronica, Torino, Italia) è in grado di riconoscere in modo automatico tutte le contrazioni dei masseteri associate a un aumento della frequenza cardiaca identificando in modo preciso le contrazioni tipiche del bruxismo. Gli studi preliminari sull’uso di questo dispositivo, presentati all’American Academy of Orofacial Pain (35th meeting, 28th april-1 may 2011, Las Vegas, USA) e all’International Society of Electrophysiology and Kinesiology (XVII Congress16-19 June 2010, Aalborg, Denmark), hanno dimostrato che, rispetto alla diagnosi clinica basata sui criteri diagnostici per il SB dell’American Academy of Sleep Medicine, l’errore di classificazione tra bruxisti e non-bruxisti del Bruxoff® è dell’1%, nettamente inferiore rispetto a quello riscontrato con l’uso dei soli parametri EMG (20%).
La sperimentazione clinica ha dimostrato che Bruxoff® è un dispositivo gradito ai pazienti, di basso costo, portatile e capace di identificare in modo eccellente i bruxisti in accordo ai criteri diagnostici per il bruxismo del sonno dell’American Academy of Sleep Medicine.

 

Nota editoriale: l'articolo è stato pubblicato sul numero di aprile 2012 di Dental Tribune.

La Bibliografia è disponibile presso l'Editore.

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