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Claudio Chimenti Presidente Sido intervistato da Damaso Caprioglio

Damaso Caprioglio

Damaso Caprioglio

mer. 2 novembre 2011

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Ho avuto modo di incontrare Claudio Chimenti Presidente Sido per il 2011 e di fare il punto del suo operato in vista dell’importante congresso di Roma di metà novembre. La Sido è passata da una presidenza biennale con Consiglio direttivo a uno nuovo, con 6 presidenti: 2 past, 1 in carica e 3 eletti, più segretario e tesoriere in carica ed eletti, formula simile a quella dell’European Orthodontic Society. Chimenti è stato quindi Presidente eletto montante (presidenza smontante Carmela Savastano): ora è in carica e farà parte del direttivo per 2 anni come Past president Junior e poi Senior.  

In primis un parere sulla nuova composizione del CD: indica gli aspetti positivi e quelli negativi?
Domanda pertinente da chi come te conosce la Sido. In passato, Presidente e Consiglio stavano in carica 3 anni. Nel primo il Presidente e il “suo” Consiglio Direttivo con un’attenta valutazione della società e delle problematiche correlate, iniziava il programma scientifico e a costruire i rapporti con gli sponsor, cui seguiva il biennio di Presidenza. Quindi tutti verso un’unica direzione, anche se forse il successivo Presidente avrebbe determinato nuovi cambiamenti. Ora invece, specie il Consiglio Direttivo, dovrebbe modificare il modo di vedere la Sido che dovrebbe essere unica e mutare solo “la faccia” del Presidente con una condotta continua e coerente decisa dal Direttivo, e non solo da lui. Un anno è poco se non si crea continuità di pensiero. Eravamo abituati a pensare alla vecchia maniera: io sto sforzandomi per coinvolgere il Direttivo e in particolare i Presidenti futuri, Manuelli, Festa e Lanteri a coadiuvarmi nella nuova condotta. Sto cercando di condividere con loro le decisioni per creare un modo di pensare unico, che nulla toglie al prestigio e alla creatività del Presidente ma che guarda alla Sido come unico interesse finale. Il rapporto tra noi è più che amichevole, include rispetto e stima reciproca. Ma il lavoro è tanto. Metà della mia presidenza è passata. Anch’io ho avuto bisogno di tempo per capire e mi sto adoperando per portare avanti tale pensiero. Grazie al tempo residuo arriveremo a Roma coesi, integrati e nella fiducia di creare linee guida per il futuro. Sono certo che Manuelli continuerà su questa linea.

Il primo semestre 2011 è stato eccezionale per programmazione di eventi, impegni associativi e relazioni pubbliche. Primo evento: a Roma, un convegno su efficienza e stabilità. I risultati?
Il Simposio Internazionale Sido si è svolto nel consueto appuntamento di primavera (31 marzo - 2 aprile) con l’Alexander Foundation, Fondazione Internazionale che organizza, ogni 2 anni un congresso di rilevanza scientifica mondiale con gli opinion leader più famosi al mondo nella disciplina ortognatodontica, come ama chiamarla Wick Alexander. Il congresso ha registrato presenze di colleghi da ogni area geografica; anche dal Giappone, malgrado la catastrofe. Wick ha dedicato loro l’intero corso pre-congressuale. Moltissimi gli iscritti: la sala conferenze, gremita e attenta, ha raccolto i suoi insegnamenti con ovazioni per via del contributo scientifico ortodontico mondiale. Wick ha espresso più volte il primo principio dell’Alexander Discipline: E = R ovvero, Impegno = Risultato, esortando a seguire l’insegnamento. Insomma un Maestro in ortodonzia come nella vita, che lascerà un segno, non solo nei colleghi presenti a Roma. Alle due giornate del Simposio Internazione hanno preso parte relatori dalla Bulgaria, Cina, Italia, Giappone, Sud America, Turchia, tutti sottolineando la positiva influenza dell’Alexander Discipline sulla qualità dei trattamenti e sul successo del loro lavoro.Temi trattati tra i più vari, dai canini inclusi, alle apparecchiature Self-Ligating, per passare all’influenza sui cambiamenti mentali e fisici nei pazienti che hanno subìto trattamenti ortodontici. Da richiamare la relazione di Song Wei, cinese, su un argomento interessantissimo: “Le modificazioni della dentatura mandibolare conseguente al movimento spontaneo nei pazienti con estrazione dei premolari”, dai risultati entusiasmanti. Un altro relatore (una donna, Mittida Raksanaves, USA) ha trattato un tema ortodontico sempre interessante: “Trattare in modo efficace i denti anchilosati e impattati”, con riferimento ai canini inclusi mascellari e con linee guida innovative in questa problematica clinica. Alla fine della prima giornata si è svolta l’assemblea, con presenze oltre ogni previsione, segno della sempre maggior partecipazione dei soci alla Sido. Sono state illustrate le novità che faranno crescere la Società mantenendola al passo con i tempi.

A Siena (15 aprile) vi è stato un meeting sulla tecnica a bassa frizione: evidenze controversie. Con quali indicazioni? Il rapporto costi benefici è favorevole?
Il dibattito creatosi ha evidenziato come in Italia ci siano docenti e liberi professionisti di altissimo livello. Quanto ai costi sono stati praticamente annullati e quindi il rapporto non può che essere positivo e devo ringraziare il Consiglio che mi è stato vicino in queste scelte, il consulente Antonio Pelliccia e 3M, Invisalign, Micerium, Leone, GAC- Orteam e Target che ci hanno supportato nell’ impresa.

Quale l’impatto dei soci Sido in concomitanza di questo evento avvenuto al Collegio dei Docenti in Odontoiatria?
Siamo contenti della presenza Sido al Collegio e particolarmente entusiasti per la considerazione riservataci dal Collegio nella persona del Presidente Polimeni (socia Sido), dal Coordinatore dei Direttori delle Scuole di specializzazione in ortodonzia e dei docenti di ortodonzia, Barbato (socia Sido) ma anche dal Comitato locale (Marco Ferrari e Pini Prato) che ci ha concesso l’Aula magna, sempre gremita nelle presentazioni scientifiche, per l’elevatissimo livello dei relatori e “discussant” che hanno catturato l’attenzione del pubblico.

Quali le prospettive per la Scuola europea di ortodonzia?
La domanda interessa tutti gli specialisti passati, presenti e soprattutto futuri e la Sido che ha effettuato un’intervista alla Barbato, pubblicata sull’ultimo numero di ORI Sidomagazine. Eccone il link (http://www.sido.it/ORI1_2011_DEF.pdf).

A Firenze il 6 e 7 maggio hai organizzato un convegno di livello scientifico e clinico sul follow up della terapia della 3° classe. Nomi eccelsi come relatori e tematiche di attualità. Quali i risultati e indicazioni sulla routine professionale?
In genere nei corsi e nei congressi i migliori relatori sono soliti presentare come riferimenti bibliografici lavori scientifici scritti da altri. Non ho mai ascoltato alcuno che comprovasse ogni sua affermazione con propri lavori pubblicati sulle riviste più prestigiose dell’ortodonzia. Il sabato anche la Scuola di Marchetti ha illustrato la nuova evoluzione della programmazione chirurgica basata scientificamente su propri lavori. Anche il dibattito da me gradito, svoltosi alla fine di ogni giornata ha evidenziato interesse negli intervenuti. Un ringraziamento alla Leone per la splendida ospitalità. Due giorni di stimolo ad ognuno per aggiornare i propri trattamenti riguardo alle III° Classi.

Infine il 10 giugno a Riccione hai concluso il primo semestre con un bel convegno sull’ancoraggio scheletrico con una Consensus Conference. Quali i risultati?
Ci hanno aiutato anche il sole e lo splendido panorama dalla terrazza del Palazzo dei Congressi di Riccione durante la colazione di lavoro. All’inizio del Convegno la splendida relazione dell’amico Stefano Velo, che ha raffrontato l’ancoraggio scheletrico all’Unità di Italia. I presenti hanno certo apprezzato come sia possibile fare cultura divertendosi. Encomiabili anche le presentazioni degli altri relatori. Per finire, la presentazione di Giuliano Maino, Presidente dell’“Accademia Italiana di Ortodonzia” che ci ha invitato a Verona, dove sarò presente anche se in contemporanea la Sido sarà impegnata a Roma all’Expodental. Posso dire che su questo, come su altri argomenti ortodontici, gli italiani si possono considerare tra i primi. Voglio inoltre ringraziare i soci Sido intervenuti al Congresso dell’Aao e all’Eos.
Sido e Asio (Associazione Specialisti Italiani in Ortodonzia) hanno presentato domanda per il Congresso Mondiale della World Federation of Orthodontics. Le associazioni si devono forse aggregare e avere più contatti scambio in Italia, iniziative comuni e sinergiche in campo internazionale?
Nella WFO esistono due società italiane, Sido e Asio, e quando è arrivato l’invito a presentare le candidature per il 2020, ho cercato, con appoggio del Consiglio, la consulenza e la collaborazione di Francesca Miotti, di capire se e cosa potevamo fare di utile per l’Ortodonzia Italiana: la candidatura era plausibile solo se in sinergia tra Sido e Asio. Di qui il contatto con il Presidente Asio, Ugo D’Aloja, già socio Sido, che con correttezza e linearità ha evidenziato l’unico obiettivo per tutti: il bene dell’Ortodonzia. Abbiamo quindi voluto guardare avanti per ritrovare quell’affiatamento un po’ dimenticato tra ortodontisti. Nel Board sono stati inseriti anche due past President Sido ed Eos quali Franco Magni e Roberto Martina. Abbiamo voluto integrare anche Giuliano Maino che per essere presente a Roma al Congresso Sido ha promesso un faticoso rientro dagli Usa. In conclusione, grazie alla contemporanea presenza di persone di carattere ma soprattutto amanti dell’ortodonzia, si può parlare di un forte riavvicinamento dell’ortodonzia italiana. Vorrei ricordare anche il carissimo amico Paolo Picchioni, Presidente Suso, che con Asio costituisce la parte sindacale dell’ortodonzia, sempre disponibile a cercar possibili soluzione per un’ortodonzia più forte e unita. Spero di organizzare a Roma a novembre una tavola rotonda su “Quale futuro per l’ortodonzia?”.

Da tempo stai lavorando al XXII Congresso Sido che si svolgerà a Roma all’hotel Cavalieri. Quali le tematiche?
Il tema dominante è il follow-up. In ortodonzia ottenere buoni risultati è abbastanza semplice, il problema viene quando ricontrollando i casi a distanza, i risultati non sono così stabili. Di qui la scelta! Molti i corsi, la maggior parte precongressuali rivolti agli ortodontisti e uno post congressuale gratuito per odontoiatri, patrocinato da Aio e Andi. Riguardo alla giornata precongressuale la Alvetro terrà un corso sul forsus, Nanda illustrerà invece l’incremento della velocità nel movimento ortodontico. Un corso su management e comunicazione sarà tenuto da 2 nostri consulenti, Pelliccia e Bianco, che collaborano a tenere la Sido al passo con i tempi. Ci sarà poi un corso insieme alla Sioi: il rapporto Sioi/Sido va sempre vivacizzato. Ci sarà poi un incontro tra le varie società ortodontiche e infine il corso giovani di Mirabella, giovedì, con la collaborazione di validi giovani ortodontisti. Il venerdi è di scena la fotografia dal punto di vista tecnico, con C. Piacquadio e gli amici, Richter e De Nuccio ne evidenzieranno l’importanza nella diagnosi. Sabato faremo un corso di prevenzione su 3 livelli: quest’anno il primo, nel 2012 e 2013 gli altri, in modo da dare ai partecipanti un attestato Sido triennale.

Quali saranno i relatori?
Durante le sessioni congressuali ne abbiamo pochi in quanto in ognuna ce ne sono 3 (in 2 aule). Si potrà scegliere tra due temi quello di maggior interesse. Ogni sessione è caratterizzata da 2 discussioni. Quanto ai dettagli del programma possiamo trovarli sul link: http://www.sido.it/modules/eventi/2011_roma/Bozza_PDF_DEF_10_maggio.pdf.
Mi preme anche ricordare i nomi. Tra gli stranieri Varrela, O’Brien Nejat, Schramm, Alvetro e Fricton. Tra gli Italiani P. Gandini, M. Cozzani, A. Silvestri, E. Pasciutti, D. Mirabella, A. Napolitano, G. Iannetti, P. Balercia, S. Cociani, V. Parziale, A. Michelotti, M.G. Piancino e i discussant E. Barbato, E. Giannì,T. Doldo, F. Fiorile, G. Maino, R. Martina, G. Farronato, P. Picchioni, A. Caprioglio, G. Fiorentino, U. Capurso, R. Leonardi. Vorrei infine ricordare i premi da 1000€ ai poster e alle comunicazioni, oltre al Premio Internazionale Sido.

Quali le Società estere presenti?
Speriamo siano numerose, non solo tra i relatori ma anche tra i partecipanti. il primo iscritto è stato uno statunitense che ha premiato i nostri sforzi partecipando attivamente al congresso Aao ed Eos. Abbiamo agevolato le iscrizioni per i soci Epsos non italiani per facilitare la partecipazione di giovani stranieri e far conoscere il livello culturale Sido.

Hai anche portato avanti il progetto Solidarietà Sido “Aprite i vostri cuori”…..
Sai quanto io dedichi alla solidarietà, che considero la cosa più importante per chi come noi ha ricevuto molto dalla vita.

Come l’hai organizzata e con quali risultati?
Grazie alla preziosa collaborazione di Patrizia Frangella e di Mauro Gandolfini stiamo portando avanti il progetto. È lei che coordina i rapporti tra soci Sido, i comuni e i giovani pazienti. Abbiamo firmato nuovi protocolli con Arezzo e Venezia (oramai sono 22 quelli firmati). Stiamo ora per firmare con L’Aquila, Bari e Cremona e effettuando i rinnovi con i comuni con cui abbiamo già un protocollo di intesa.

Quali future sinergie per la Sido specie in ambito internazionale?
Stiamo portando avanti la candidatura italiana per il Congresso WFO 2020 e quindi siamo stati presenti all’Aao e all’Eos. A settembre una presenza al Congresso della Società tedesca per una riunione Feo. In collaborazione con Ugo D’Aloya e F. Miotti abbiamo contattato vari Presidenti o componenti di Board di molti Paesi europei e non, in accordo anche con il Direttivo per spingere la Sido verso l’internazionalizzazione.

Quali prospettive ha la specialità?
È a mio avviso la più interessante di quelle di area odontoiatrica in quanto la più varia, versatile ed eclettica. Certo oggi i problemi sono anche legati, come per altre specialità, a una certa crisi di mercato da cui penso e spero stiamo uscendo.

Il Low Cost e le società che lo offrono creano turbative di mercato?
Domanda da fare agli sponsor. In realtà dal punto di vista produzione il low cost non costituisce un grosso problema ma al massimo una lieve turbativa. Tutti gradiremmo non avere concorrenza. Diverso è il discorso sulle strutture che utilizzano un low-price, dove spesso il livello non è elevato e il prezzo basso è mantenuto a scapito dei giovani.

Quale messaggio vuoi lasciare sopratutto ai soci Sido più giovani?
Che la Sido sono loro. Hanno intrapreso questa splendida professione in un’epoca diversa dal passato, ma solo mantenendo un livello culturale elevato potranno andare avanti: la concorrenza avanza sempre più. Ritengo la Sido un baluardo dell’aggiornamento ortodontico italiano. Abbiamo creato pacchetti particolarmente vantaggiosi per i giovani ma anche più tempo per l’iscrizione al Congresso. Da Roma si tornerà a casa - ne sono certo - soddisfatti per la parte scientifica ma anche sociale. Un caro saluto a tutti lettori.

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