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Audizione alla Camera del presidente Aio

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Pierluigi Delogu, Presidente Aio.
Aio

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gio. 11 luglio 2013

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Nella recente audizione alla camera dei deputati per svolgere una indagine conoscitiva dal titolo: “La sfida della tutela della salute tra nuove esigenze del sistema sanitario e obiettivi di finanza pubblica”, Aio era rappresentato dal Presidente nazionale, il quale oltre all’intervento diretto ha prodotto una memoria scritta con le proposte prioritarie per i parlamentari.

E’ stata una importantissima occasione di confronto politico al massimo livello che consolida la posizione dell’Aio tra gli interlocutori più accreditati della parte politica. Di seguito pubblichiamo alcuni passaggi della memoria che è stata inviata alle Commissioni:

"In quanto libero professionista, il dentista è l’avamposto della sanità sulla crisi, di essa risente prima degli altri e ora prova ad affrontarla; Aio lo fa con una proposta articolata.
Fino a un anno fa rilevavamo un calo di fatturato del 20-30% causa crisi economica, a fronte di un numero di ingressi diminuito (solo un 40% degli italiani fruiva di cure odontoiatriche) e chiedevamo sgravi su tasse e investimenti, ma soprattutto segnalavamo i rischi per la salute generale dei cittadini. Nell’ultimo anno c’è stato però un peggioramento, hanno disertato il dentista altri 15 italiani su cento; solo un italiano su 4 va ormai dal dentista. Abbiamo deciso di guardare alla gente.

Che succede? In Italia c’è una rete odontoiatrica del servizio sanitario nazionale con 5 mila addetti, in genere con contratto di specialisti ambulatoriali o (meno) di dipendenza ma copre solo i pazienti a bassissimo reddito per le urgenze e le prestazioni hanno un costo unitario superiore perché inferiore è la produttività. Il dentista privato, fuori dal Ssn, che Aio rappresenta per la maggior parte dei suoi soci, invece copre con 50 mila studi disseminati sul territorio 12-15 milioni di pazienti. Potrebbe arrivare al doppio, come faceva in passato, e come da sempre fa il medico di famiglia convenzionato. Riteniamo che questa sia una risorsa insostituibile e virtuosa per il nostro paese e per il nostro sistema Sanitario che nel territorio possa contribuire a dare un sostegno importante e strategico. Il dentista che per la stragrande maggioranza è organizzato in uno studio monoprofessionale (con un organico di almeno un assistente al riunito e l’appoggio di un igienista o di un collaboratore odontoiatra) osserva oggi un peggioramento della salute orale più ingente che in passato: tasche parodontali fino a 5 volte più profonde di 10 anni fa, buchi cariogeni fino a 3 volte più profondi, patologie che richiedono interventi fino a 5 volte più costosi che se codesti guasti fossero stati presi in tempo. [...]"

Per leggere il documento completo visita il sito dell'Aio.

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