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ANTLO in audizione alla Commissione Giustizia per sanare lo “scippo con destrezza”

www.antlo.it

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gio. 5 febbraio 2015

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Come si rammenterà lo scorso aprile il Senato ha approvato il DDL 471 (misure di contrasto all'abusivismo - primo firmatario il Sen. Marinello) con profonde modifiche rispetto al testo presentato, cassando del tutto il comma che prevedeva per quanti favorivano l'esercizio abusivo delle professioni, oltre alle stesse misure previste per l'abusivo, anche l'interdizione perpetua dall'attività.

Condividendo in pieno il DDL Marinello che, tra l'altro, prevede per la prima volta misure contro l'abusivismo nell'attività odontotecnica, ANTLO giudicò estremamente grave la decisione assunta in Senato di cassare la misura contro il prestanomismo che di fatto in odontoiatria genera e sostiene l'abusivismo, imputando quanto avvenuto ad un vero e proprio “scippo con destrezza”.

Una volta trasmesso alla Camera il 3 aprile 2014 quanto deciso al Senato e rubricato come AC 2281, l'articolato è stato incardinato alla Commissione Giustizia della stessa Camera dei Deputati e da subito ANTLO è intervenuta nei mesi scorsi a più riprese con richieste di audizione, trasmissioni di documenti ma anche tramite appositi incontri con vari Deputati e Commissari per richiedere il ripristino di quanto previsto nel testo originario, risolvendo le osservazioni mosse in materia dalle Commissioni Igiene e Giustizia del Senato ma facendo proprie anche le preoccupazioni e le proposte avanzate - sempre in tema di prestanomismo - dalla stessa FNOMCeO (Federazione degli ordini medici) e della stessa CAO (Commissione Albo Odontoiatri).

La scorsa settimana l'on. Donatella Ferranti, Presidente della Commissione Giustizia della Camera, ha convocato per l'audizione ANTLO mercoledì 4 febbraio alle ore 14.00, richiedendo altresì un documento e relativa proposta di emendamento al testo in esame. Trasmesso quanto richiesto (v. allegato) una delegazione ANTLO composta dal Presidente Massimo Maculan, dal Vice Presidente Vicario Nicola Ludovico e Maurizio Troiani è stata ricevuta in audizione. Arrivata in Commissione la delegazione ANTLO ha con piacere verificato che sarebbero state ricevute in audizione anche una delegazione ANDI (formata dal Presidente Prada, dal Vicario Rocchetti, dal Segretario Sindacale Libero e dal Segretario Andreoni) oltre ad una delegazione della Rete delle professioni tecniche.

Le varie delegazioni, contrariamente a esperienze analoghe, sono state audite congiuntamente e ciò è stato molto positivo perché si sono potute manifestare e confrontare le varie posizioni, arrivando anche a conclusioni comuni.

Presenti, fra gli altri, oltre alla Presidente Ferranti (PD) e al Relatore on. Pagano (NCD) anche gli on. Parisi (FI) e on. Rondini (Lega), ha iniziato il giro degli interventi il Presidente ANDI che molto ha insistito sul mantenere, come deterrente determinante, il comma relativo alla confisca dei beni strumentali attraverso i quali si sostanzia il reato di abusivo esercizio della professione, auspicando una sollecita approvazione del testo.

Il Presidente ANTLO - esordendo negli interventi con il ribadire se ce ne fosse stato bisogno la inequivocabile posizione dell'Associazione di lotta contro ogni forma di illegalità in odontoiatria - ha argomentato la richiesta del ripristino del comma sul prestanome dando risposte alle osservazioni mosse dalle Commissioni del Senato sul comma originario che prevedeva l'interdizione perpetua dall'attività per il prestanome e così:
- se la Commissione Igiene e Sanità del Senato aveva ritenuto eccessivamente afflittiva l'interdizione perpetua e non modulabile a seconda della gravità del reato, ANTLO propone che l'interdizione dall'attività per il prestanome sia circoscritta da 5 a 10 anni;
- se la Commissione Giustizia del Senato aveva ritenuto che la fattispecie del “prestanomismo” non fosse facilmente rilevabile e comunque non così grave per alcune professioni, ANTLO propone che sia inserito un comma specifico destinato esclusivamente all'odontoiatria. Peraltro, ha affermato nei suoi vari interventi il Presidente Maculan rispondendo alle domande opportunamente formulategli dalla Presidente Ferranti, dal Relatore on. Pagano e dagli on.li Parisi e Rondini:
- se si vuol effettivamente combattere l'abusivismo in odontoiatria (che rappresenta l'effetto) bisogna adeguatamente sanzionare la causa che lo genera e lo sostiene, il prestanomismo;
- se la FNOMCeO e la CAO affermano che da una parte il concorso in reato per il prestanome e le armi a disposizione dell'Ordine dei Medici non consentono di perseguire adeguatamente il prestanome è assolutamente indispensabile - come espressamente richiesto da CAO e FNOMCeO - una sanzione diretta per il prestanome;
- se il presentatore del Disegno di Legge, Sen. Marinello - oltre ad essere un autorevole parlamentare è anche da decenni un valentissimo medico dentista e per anni è stato un prestigioso dirigente ANDI - aveva previsto una sanzione per i prestanome molto più afflittiva rispetto a quella degli abusivi, andava recuperato non solo il comma ma anche la proporzionalità delle misure.

La Presidente Ferranti, nei suoi interventi, ha convenuto con ANTLO sul fatto che la misura accessoria dell'interdizione dall'attività abbia molto più carattere deterrente delle misure previste dal testo in esame, casomai prevedendole non solo per i prestanome ma anche per gli abusivi. Proposta sollecitamente accolta da ANTLO. Ritenute fondate infine le osservazioni avanzate dalla Rete delle professioni tecniche di allargare il campo di applicazione della legge anche alle loro attività che stando alla lettera dell'articolato oggi paiono escluse, anche il Presidente ANDI su esplicite domande degli on.li Parisi e Rondini ha convenuto, se si fosse ritenuto indispensabile un ritorno all'esame del Senato, sulle posizioni ANTLO sul prestanomismo.

Il Vice Presidente Vicario ANTLO Nicola Ludovico ha dichiarato all'uscita dell'audizione: «Riteniamo di aver dimostrato oltre ogni dubbio la fondatezza delle nostre ragioni per contrastare efficacemente il prestanomismo che - è bene rammentare ogni volta - genera e sostiene in rapporto diretto di causa-effetto l'abusivismo in odontoiatria. Se ha ragione il Presidente Prada ad affermare che statisticamente l'abusivismo in odontoiatria è commesso nella maggioranza dei casi da odontotecnici, è altrettanto inconfutabile che nella totalità dei casi i prestanome sono medici dentisti o odontoiatri».

Ha quindi concluso il Presidente ANTLO, Massimo Maculan: «Mi sembra che le nostre posizioni abbiano fatto breccia nella Commissione. Riformuleremo la nostra proposta di emendamento, pregando qualche Commissario di farla propria, accogliendo le opportune osservazioni della Presidente Ferranti. L'approfondimento e le conclusioni del dibattito in Commissione hanno smentito quanti nei mesi scorsi paventavano che le audizioni fossero il grimaldello per quanti volevano ostacolare l'approvazione della Legge. Accusa peraltro reversibile in quanto l'approvazione sic et simpliciter del testo approvato in Senato avrebbe di fatto significato non sanzionare adeguatamente i prestanome. La Commissione e la stessa Camera dei Deputati hanno tutti gli strumenti procedurali per accelerare il ritorno dell'articolato al Senato e di questo abbiamo parlato nei colloqui post-audizione con alcuni parlamentari e membri della Commissione. ANTLO presterà la debita attenzione affinché non si ripeta lo "scippo con destrezza" consumato lo scorso anno al Senato. Con l'audizione odierna abbiamo fatto un breve tratto di strada».

Clicca QUI per scaricare il documento ANTLO per audizione

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