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ANDI presenta l’accordo tra Confprofessioni CGIL CISL e UIL per il rinnovo contrattuale dei dipendenti degli studi

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mer. 13 maggio 2015

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Siglato lo scorso 17 aprile l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dipendenti degli Studi professionali tra Confprofessioni (per l’ANDI, il Segretario Sindacale Nazionale Alberto Libero) e CGIL, CISL e UIL.

Ne dà notizia l’ANDI in una nota ricordando che il contratto (che interessa oltre un milione e mezzo di lavoratori tra cui quelli degli studi odontoiatrici) era scaduto nel settembre 2013 e che il nuovo accordo avrà validità fino al 31 marzo 2018 con decorrenza 1 aprile 2015. «La trattativa con i sindacati confederali è stata lunga e a tratti esasperante – riferisce Libero – in quanto spesso bozze governative sul mercato del lavoro si inserivano nella stesura del rinnovo contrattuale, modificando il testo concordato».

«Ritengo sia stato elaborato un buon contratto – continua – che darà strumenti utili per rilanciare le assunzioni e ricreare quel clima di positività di cui tanto sentiamo la mancanza. Anche l’aspetto economico mi pare non incidere in maniera pesante sulla gestione dei nostri studi, soprattutto perché gli aumenti sono stati spalmati sul triennio. Anche il welfare contrattuale – sottolinea – è particolarmente favorevole non solo ai lavoratori ma anche a noi dentisti tramite i rimborsi per implantologia ed ortodonzia».

“La parte più importante riguarda gli elementi normativi – rileva la nota Andi – che aiuteranno i datori di lavoro ad accedere ad assunzioni con minori costi del lavoro, e quelli economici con aumenti salariali mantenuti in una percentuale intorno al tasso di inflazione e spalmati in cinque tranche sull’intero triennio (pari ad 85 euro mensili a fine vigenza, per il terzo livello), senza corresponsione di una tantum (nonostante il lungo periodo dalla scadenza del precedente contratto). Uno degli elementi normativi introdotti, particolarmente interessante, perché comprende una vasta platea di possibili lavoratori – sottolinea il comunicato ANDI– è la possibilità di un contratto ad hoc a condizioni agevolate per il reimpiego dei disoccupati da almeno 12 mesi, degli over 50 e dei giovani, anche con il progetto "Garanzia Giovani", secondo una gradualità retributiva particolarmente favorevole”.

Altra caratteristica è la rivisitazione della maturazione dei permessi per i neoassunti, con graduazione correlata all’anzianità di servizio. Particolare attenzione è stata posta alla contrattazione di secondo livello tramite la quale si potrà intervenire anche sulle modalità di organizzazione dell’attività dello studio, a partire dall’orario di lavoro. “Si è mantenuto il welfare dei dipendenti – continua la nota – erogato da Cadiprof (ad es. è stato confermato il recente bonus economico per implantologia e trattamenti ortodontici per tutti i dipendenti degli studi libero professionali in cura presso i Soci ANDI aderenti al contratto), estendendolo anche ai titolari degli studi ed ai collaboratori, in forme che verranno successivamente definite”.

«Direi – conclude Libero – che abbiamo dato il nostro contributo ad uscire da una situazione di crisi. Ora tocca al Governo intervenire tramite gli Studi di Settore accogliendo le nostre proposte di avere correttivi di crisi più incisivi ed essere meno punitivi con chi investe. Ma questa è la prossima sfida che come ANDI ci attende per un rilancio dell’attività e dei nostri redditi». L’intesa raggiunta con i sindacati CGIL, CISL e UIL precisa la nota Andi, verrà sottoposta all’approvazione del Consiglio generale di ConfProfessioni nelle prossime settimane.

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