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Analisi di costi e ricavi con diversi sistemi produttivi

G. Testa

G. Testa

mer. 10 dicembre 2014

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Viviamo in tempi di grandi cambiamenti tecnologici e la professione dell’odontotecnico ha subito in pochi anni una vera e propria rivoluzione, poiché siamo passati da sistemi produttivi manuali ed empirici a sistemi computerizzati e di grande precisione.

Come non ricordare ad esempio la vecchia fusione a “fionda”, che prevedeva la fusione di lega nobile in un cilindro refrattario contenente il modellato in cera, cilindro che collegato a un’asta veniva poi fatto ruotare con forza dall’operatore per permettere alla lega di sostituirsi alla cera. Sembra passato moltissimo tempo da allora ma questa tecnica era utilizzata solo qualche decennio fa e chi scrive ne ha chiara memoria.
Ora è possibile eseguire la scansione di una bocca o di un modello, progettare virtualmente un manufatto, fresarlo con macchine dotate di estrema precisione, finalizzando in pochissimo tempo protesi con forme anatomiche e funzionali di grande pregio.
Un simile cambiamento si è inserito in una situazione di grande difficoltà del mercato dentale, che ha visto nell’ultimo quinquennio una sensibile contrazione nel numero di laboratori attivi. Prendendo a modello il mercato tedesco, più maturo del nostro, è evidente come il numero dei laboratori odontotecnici sia destinato ancora a diminuire e a crescere invece il rapporto sistemi CAD CAM/laboratori.

Per quali motivi l’utilizzo di sistemi computerizzati può aiutare a far fronte alla crisi del settore? Si è cercato di dare una risposta prendendo in esame i fattori costi e tempi e i risultati sono stati piuttosto interessanti. Abbiamo considerato come dati fissi il costo della mano d’opera di un operaio italiano di prima categoria super e quelli della materia prima acquistata in un deposito italiano (volutamente non abbiamo inserito costi di ammortamento delle macchine e gestionali in genere perché volevamo semplificare al massimo il conteggio). Con i costi della mano d’opera al minuto e i tempi per la realizzazione di un manufatto abbiamo realizzato delle tabelle per le singole lavorazioni: corone provvisorie, elementi in disilicato di litio, in cromo/cobalto fresato e laser sinterizzato, zirconio, fibre di vetro, tabelle che mettono a confronto la spesa per una produzione tradizionale e quella con sistemi CAD e CAD/CAM. Ebbene, per tutte le lavorazioni esaminate il risparmio medio in termini di tempo e denaro si aggira intorno al 47%. Se tale risparmio viene moltiplicato per 100, che è una produzione mensile standard per un laboratorio di piccole dimensioni come il mio, emerge con chiarezza che l’acquisto di un sistema CAD/CAM equivale in termini di produttività a avere un addetto in più. Per fare un esempio: la differenza nei tempi di lavorazione per la produzione di 100 corone in Cromo/Cobalto rispetto alle tradizionali metallo-ceramica è di 76,7 ore, che rispetto alle 160 mensili potrebbe permettere di raddoppiare la produzione mantenendo inalterato il numero degli addetti.

Il mio laboratorio ha affrontato la sfida del cambiamento nel 2009 dotandosi di tecnologia CAD/CAM. I dubbi iniziali sono stati molti perché l’impegno economico per l’acquisto di un sistema valido e completo è stato importante, ma l’introduzione del digitale, pur essendo la nostra una realtà di piccole dimensioni (4 addetti), ci ha portato sensibili benefici in termini di aumento di fatturato, del numero di clienti e di diversificazione della produzione. Considerato pari a 100 il nostro fatturato 2008, posso dire con orgoglio che siamo arrivati nell’anno 2013 a una cifra pari a 178, nonostante nel 2011 in seguito all’aumento del nostro listino, avessimo perso due clienti storici che rappresentavano il 39% del nostro utile nel 2008 e il 15% nel 2011. Questa crescita di fatturato è avvenuta grazie all’aumento del numero dei clienti del nostro laboratorio che da 9 nel 2008 sono diventati 25 nel 2013.

Tanta parte di questo successo si deve alla qualità e alla varietà della nostra nuova produzione. Nel quotidiano del nostro lavoro infatti abbiamo trasformato la produzione tradizionale di protesi fissa in produzione CAD/CAM. Ora operiamo con questa tecnologia dalla scansione del modello e delle impronte alla realizzazione di manufatti, siano essi provvisori o corone e ponti in cromo/cobalto lasersinterizzato o fresato (forniti da centri di fresaggio cui inviamo i file dei nostri lavori) che hanno sostituito le tradizionali oro-ceramica e oro-resina più costose perché legate all’andamento del valore della lega nobile. Ora produciamo elementi singoli e ponti in disilicato di litio e in ossido di zirconio anche monolitico, intarsi e corone in compositi ceramici, monconi implantari estetici in ossido di zirconio cementati su connessioni in titanio, resine calcinabili per fusioni in leghe nobili, fresiamo fibre di vetro per barre, Maryland e strutture per carichi immediati; siamo così riusciti a offrire una produzione diversificata, razionale, precisa e quindi adatta a tempi in cui le esigenze estetiche e funzionali dei prodotti odontoiatrici sono sempre più elevate.
In alcuni casi abbiamo compiuto impegnative riabilitazioni protesiche in disilicato di litio in tempi molto contenuti e con ottimi risultati estetico-funzionali, soddisfacendo in pieno le richieste dei nostri clienti e di quei pazienti che per motivi professionali non hanno tempo da dedicare a loro stessi e alla propria salute e impongono ai professionisti scelti per la cura della loro bocca tempi stretti sia per la fase clinica che per quella di laboratorio.

Concludendo, è oggi indispensabile disporre di nuove tecnologie per rimanere con successo sul nostro mercato soprattutto per realtà produttive piccole come la mia. Dal 2008 anno in cui la crisi si è manifestata in tutta la sua gravità, ho cercato nuove opportunità per il mio lavoro e la risposta a questa esigenza è stata l’adozione del digitale che si è trasformata in fattore di successo economico, di stimolo personale e che mi ha consentito, non ultimo, di guardare al futuro con ottimismo.

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Guarda il webinar: "CAD/CAM versus tradizione: esperienze di lavoro quotidiano in un laboratorio odontotecnico", odt. Guido Testa.

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