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All’ombra della Torre di Pisa il battesimo congressuale di un nuovo Centro di Ricerca sull’Igiene Orale

A. Genovesi

A. Genovesi

ven. 13 luglio 2012

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Dagli igienisti e per gli igienisti (ma non solo!). Potrebbe essere lo slogan che anima il Centro di Ricerca e d’Igiene Orale, realtà scaturita all’interno di quella, assai apprezzata nel quadro odontostomatologico nazionale (e oltre), che è l’Istituto Stomatologico Tirreno, di cui abbiamo già parlato e su cui torneremo ben presto se non altro perché ha cambiato denominazione trasformandosi da “Tirreno” in “Toscano”, termine che vuole sottolineare in modo più corretto la sua localizzazione e che intende prestarsi a una più chiara identificazione geografica in campo internazionale.

In seno all’Istituto Toscano, quindi, animato come in passato, da Ugo Covani, è nata una divisione di ricerca entro la quale si colloca il Centro di Ricerca sull’Igiene Orale il cui obiettivo è - leggiamo - “coordinare e stimolare un’attività per identificare e verificare nuove procedure e materiali nell’ambito di riferimento, nonchè testare in attività cliniche quanto il mercato propone”. Diretto da un’igienista dentale, nella fattispecie Annamaria Genovesi, personaggio noto dell’Igiene dentale italiana, con esperienza gestionale di Società e Associazioni professionali, responsabile del Reparto di Igiene Orale dell’Istituto e da molti anni collegata all’University at Buffalo, il Centro mira a stimolare l’attività di ricerca da e per gli igienisti. E quale miglior modo di festeggiare la nascita di un organismo che intende contribuire, insieme ad altre realtà italiane, alla crescita di una via italiana all’Igiene dentale, se non organizzando un Congresso e ponendo particolarissima cura nella scelta dei relatori (aspetto fondamentale!) e nell’organizzazione? Dal 14 al 15 dicembre a Pisa, all’Hotel Abitalia Tower Plaza, dinanzi al Parco San Rossore e con vista sulla Torre di Pisa, si svolgerà dunque il “Dental Hygiene Research Meeting”, incentrato su un tema di assoluta rilevanza per l’Igienista come quello “Non surgical periodontal treatment: how to conciliate scientific evidences and clinical practice”. Lingua ufficiale del Congresso sarà quella inglese e sarà disponibile la traduzione simultanea.

Se il cuore di un congresso sono soprattutto i suoi relatori, i sette invitati a Pisa (Soder, Slot, Hovius, Barnes, Sanz, Cugini, Suvan) e i temi trattati non possono lasciare indifferente chi ha a cuore il progresso dell’igiene dentale e dell’odontostomatologia più in generale. Parlando delle premesse e motivazioni che hanno ispirato il Meeting di dicembre, la Genovesi commenta: “Premesso che la prevenzione è o dovrebbe essere in cima ai pensieri dell’igienista dentale e che anche l’Odontostomatologo debba conoscere come si deve organizzare. Appurato che sono molte le evidenze scientifiche sviluppatesi in ambito preventivo e che occorre quindi portare nella clinica i risultati della ricerca, riteniamo che aver organizzato un incontro di tale genere ci dia la possibilità di concentrarci sulla ricerca nell’igiene orale come fatto qualificante. Una ricerca che ci consente di guardare al futuro della nostra disciplina e confrontarci con le altre realtà internazionali”. Sul fatto che i relatori siano tutti stranieri, la Genovesi si richiama a fattori storico scientifici: “Di prevenzione - osserva - si parla negli Usa sin dal 1937. Si può dire che la tradizione del culto della prevenzione sia nata e sviluppata oltre Oceano e nel Nord Europa ed è quindi logico che un numero maggiore di igienisti stranieri si occupi attivamente di ricerca. Occorre tuttavia rilevare che anche in Italia ci si muove in questa direzione e mi piace rilevare il recentissimo Award conferito alla nostra Olivia Marchisio nell’ambito delle attività dell’International Association for Dental Research”.

All’ombra della Torre di Pisa il battesimo congressuale
di un nuovo Centro di Ricerca sull’Igiene Orale

Dagli igienisti e per gli igienisti (ma non solo!). Potrebbe essere lo slogan che anima il Centro di Ricerca e d’Igiene Orale, realtà scaturita all’interno di quella, assai apprezzata nel quadro odontostomatologico nazionale (e oltre), che è l’Istituto Stomatologico Tirreno, di cui abbiamo già parlato e su cui torneremo ben presto se non altro perché ha cambiato denominazione trasformandosi da “Tirreno” in “Toscano”, termine che vuole sottolineare in modo più corretto la sua localizzazione e che intende prestarsi a una più chiara identificazione geografica in campo internazionale. In seno all’Istituto Toscano, quindi, animato come in passato, da Ugo Covani, è nata una divisione di ricerca entro la quale si colloca il Centro di Ricerca sull’Igiene Orale il cui obiettivo è - leggiamo - “coordinare e stimolare un’attività per identificare e verificare nuove procedure e materiali nell’ambito di riferimento, nonchè testare in attività cliniche quanto il mercato propone”. Diretto da un’igienista dentale, nella fattispecie Annamaria Genovesi, personaggio noto dell’Igiene dentale italiana, con esperienza gestionale di Società e Associazioni professionali, responsabile del Reparto di Igiene Orale dell’Istituto e da molti anni collegata all’University at Buffalo, il Centro mira a stimolare l’attività di ricerca da e per gli igienisti. E quale miglior modo di festeggiare la nascita di un organismo che intende contribuire, insieme ad altre realtà italiane, alla crescita di una via italiana all’Igiene dentale, se non organizzando un Congresso e ponendo particolarissima cura nella scelta dei relatori (aspetto fondamentale!) e nell’organizzazione? Dal 14 al 15 dicembre a Pisa, all’Hotel Abitalia Tower Plaza, dinanzi al Parco San Rossore e con vista sulla Torre di Pisa, si svolgerà dunque il “Dental Hygiene Research Meeting”, incentrato su un tema di assoluta rilevanza per l’Igienista come quello “Non surgical periodontal treatment: how to conciliate scientific evidences and clinical practice”. Lingua ufficiale del Congresso sarà quella inglese e sarà disponibile la traduzione simultanea.
Se il cuore di un congresso sono soprattutto i suoi relatori, i sette invitati a Pisa (Soder, Slot, Hovius, Barnes, Sanz, Cugini, Suvan) e i temi trattati non possono lasciare indifferente chi ha a cuore il progresso dell’igiene dentale e dell’odontostomatologia più in generale. Parlando delle premesse e motivazioni che hanno ispirato il Meeting di dicembre, la Genovesi commenta: “Premesso che la prevenzione è o dovrebbe essere in cima ai pensieri dell’igienista dentale e che anche l’Odontostomatologo debba conoscere come si deve organizzare. Appurato che sono molte le evidenze scientifiche sviluppatesi in ambito preventivo e che occorre quindi portare nella clinica i risultati della ricerca, riteniamo che aver organizzato un incontro di tale genere ci dia la possibilità di concentrarci sulla ricerca nell’igiene orale come fatto qualificante. Una ricerca che ci consente di guardare al futuro della nostra disciplina e confrontarci con le altre realtà internazionali”. Sul fatto che i relatori siano tutti stranieri, la Genovesi si richiama a fattori storico scientifici: “Di prevenzione - osserva - si parla negli Usa sin dal 1937. Si può dire che la tradizione del culto della prevenzione sia nata e sviluppata oltre Oceano e nel Nord Europa ed è quindi logico che un numero maggiore di igienisti stranieri si occupi attivamente di ricerca. Occorre tuttavia rilevare che anche in Italia ci si muove in questa direzione e mi piace rilevare il recentissimo Award conferito alla nostra Olivia Marchisio nell’ambito delle attività dell’International Association for Dental Research”.

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