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Trattamento dei difetti ossei minori: fattori chiave per il successo

Geistlich

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mer. 14 giugno 2017

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La rigenerazione ossea guidata (GBR) è una tecnica di incremento osseo efficace e ben documentata. L’espressione “incremento osseo minore” descrive le procedure GBR eseguite attorno a un impianto quando un difetto osseo lascia esposta parte della sua superficie e può riferirsi, ad esempio, a una deiscenza o a una fenestrazione apicale1. Questi trattamenti si distinguono dalle procedure di incremento osseo esteso e di preservazione della cresta.

Criteri decisionali per terapia implantare simultanea a GBR
Oltre ai fattori di rischio, come il fumo, l’età e la presenza di patologie, anche fattori locali svolgono un ruolo importante per la riuscita della GBR. Quello più determinante è il rapporto tra l’area superficiale dell’osso esposto e il volume del difetto da rigenerare. Sebbene la rigenerazione ossea dipenda dal numero di pareti ossee disponibili in grado di contribuire alla formazione di nuovo osso, è comunque valida una semplice regola: quanto maggiore è il numero di pareti ossee nell’area di un difetto, tanto maggiore e la sua probabilità di guarigione. I difetti che presentano una sola parete sono più impegnativi dei difetti che ne presentano due o tre.
I tre criteri più importanti per l’inserimento di un impianto simultaneo alla GBR sono2:

  1. posizione: è necessario che l’impianto sia inserito in una posizione 3D corretta per ottenere un risultato funzionale ed estetico ottimale2,3;
  2. stabilità: affinché l’osteointegrazione sia predicibile, è necessaria ottenere la stabilità primaria dell’impianto2.
  3. morfologia: è necessario che il difetto osseo perimplantare abbia una morfologia favorevole per permettere una rigenerazione ossea predicibile e un inserimento efficace dell’impianto2.


GBR con Geistlich Bio-Oss® e Geistlich Bio-Gide® per risultati clinici predicibili
L’inserimento di un impianto abbinato a GBR con Geistlich Bio-Oss® e Geistlich Bio-Gide® dà risultati comparabili a quelli che si ottengono in osso nativo, considerando parametri come il tasso sopravvivenza dell’impianto, l’altezza dell’osso marginale o i tessuti molli perimplantari.
I risultati degli studi sul posizionamento implantare abbinato a GBR con Geistlich Bio-Oss® e Geistlich Bio-Gide® si possono riassumere così:

  • Tasso di sopravvivenza dell’impianto comparabile anche dopo 12-14 anni6.
  • Perfetta osteointegrazione implantare ed elevata stabilità del volume osseo incrementato5.
  • Conservazione della parete ossea buccale nel 95% dei pazienti fino al controllo a 5-9 anni7-9.
  • Tessuti molli perimplantari stabili8.
  • Risultati estetici predicibili e buona stabilità a lungo termine della parete buccale rigenerata9.

Nel nuovo Manuale sui concetti di trattamento Geistlich, autori internazionali presentano i loro casi: Ronald Jung presenta la sua tecnica a “L”, Raffaele Cavalcanti l’incremento in zona ad alta valenza estetica, Ueli Grunder il suo caso con follow-up a 25 anni. Scoprili tutti!

Scarica da QUI la tua copia del nuovo Manuale Geistlich.

 Bibliografia:
1. Benic GI & Hämmerle C. Periodontol 2000. 2014;66(1):13–40.
2. Buser D. 20 Years of Guided Bone Regeneration in Implant Dentistry. 2009.
3. ITI Treatment Guide Vol. 1–6.
4. Benic GI et al., Clin Oral Implants Res. 2009;20(5):507–513.
5. Buser D et al., J Periodontol. 2011;82(3):342–349.
6. Jung RE et al., Clin Oral Implants Res. 2013;24(10):1065–1073.
7. Buser D et al., J Periodontol. 2013;84(11):1517–1527.
8. Jensen SS et al., J Periodontol. 2014;85(11):1549–1556.
9. Buser D et al., J Dent Res. 2013;92(12 Suppl):176S–182S.

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