DT News - Italy - Tecnologie digitali e comunicazione, un’opportunità in più per valorizzare le competenze

Search Dental Tribune

Tecnologie digitali e comunicazione, un’opportunità in più per valorizzare le competenze

Nobel Biocare

Nobel Biocare

mer. 16 gennaio 2013

salvare

Dalla pianificazione computer assistita, alla chirurgia guidata, all’impronta ottica, al CAD/CAM: che le tecnologie digitali abbiano portato a importanti cambiamenti in diversi ambiti è ormai ampiamente riconosciuto. Ma qual è la reale importanza di questi cambiamenti?

E, soprattutto, dove è più evidente che la tecnologia digitale può offrire nuove prospettive ed essere quindi di supporto all’operatività quotidiana dello studio e del laboratorio?
Riuniti a Rimini nello scorso mese di ottobre per il Nobel Biocare Symposium 2012, alcuni tra i più stimati professionisti in ambito nazionale e internazionale hanno così espresso il loro parere in merito.

Il dottor Keng Mung Wong, Direttore generale del T32 Dental Centre Pte Ltd. ed esperto nell’ambito della protesi estetica su impianti, vede nelle tecnologie digitali una duplice opportunità. Prima di tutto, a livello diagnostico è possibile acquisire informazioni anatomiche indispensabili che, elaborate tramite supporti digitali, permettono di progettare il caso in modo preciso e predicibile. “Ora i clinici possono essere assimilati a degli architetti che progettano e disegnano e il computer diventa uno strumento utile per far capire al paziente le diverse fasi operative”. Il secondo aspetto importante, quindi è quello della comunicazione con il paziente: “Il paziente deve capire cosa sta succedendo nella propria bocca. Se ci sono dei limiti nelle possibilità di trattamento, il paziente lo deve comprendere in modo chiaro, per non avere aspettative errate. La cosa importante è che il paziente capisca, indipendentemente che io usi il computer o disegni su un pezzo di carta. Certamente, però, il computer risulta più immediato ed efficace e questo migliora la comunicazione medico-paziente”.
Della stessa opinione è anche il dottor Massimo Buda di Napoli che, parlando del software NobelClinician, ne sottolinea la funzione diagnostica che permette di analizzare l’anatomia del paziente e di definire la possibilità di una pianificazione implantare, confrontandola con il disegno protesico sempre presente e valutabile. “È così possibile stabilire se ci sono le condizioni per eseguire una procedura chirurgica esclusivamente guidata, oppure se è necessario procedere con tecniche di rigenerazione. Soprattutto, abbiamo la possibilità di comunicare tutte queste cose al paziente e le conseguenti possibili soluzioni, mettendolo così in grado di condividere con noi il percorso che abbiamo deciso di intraprendere, consapevole dei benefici. Non si può assolutamente prescindere da questo, perché mentre la terapia può essere diversa, la diagnosi è unica”. Nella sua esperienza clinica, il dottor Buda conferma che
“il paziente è curioso, entusiasta perché le immagini sono comprensibili e spesso vi sono richieste di ulteriori informazioni. Aumenta anche il livello di fiducia. Dal punto di vista di noi clinici, possiamo far capire al paziente il lavoro che c’è dietro a ogni intervento, nonché l’aumentato grado di precisione”.
In tema di chirurgia guidata, i dottori Tommaso Cantoni e Giovanni Polizzi ne sottolineano le potenzialità applicative, sottolineando però che bisogna valutare con attenzione quelle limitazioni legate all’anatomia dell’apparato masticatorio che, soprattutto nella mandibola, portano necessariamente ancora ad eseguire una chirurgia a lembo aperto. In tutti i casi in cui è possibile fare ricorso alla chirurgia guidata, però, i benefici sono sempre immediati: “Oltre ai vantaggi clinici anche nei casi avanzati, dobbiamo ricordare che il paziente beneficia di una minor invasività, con un decorso post-operatorio più confortevole. Inoltre, con la chirurgia guidata non è necessario far sospendere farmaci anche salvavita, come gli anticoagulanti. Da un punto di vista protesico, il provvisorio può essere fatto in anticipo e consegnato al paziente lo stesso giorno dell’intervento, con evidenti vantaggi funzionali ed estetici”.
Anche il professor Massimo Simion sottolinea come le nuove tecnologie presentino notevoli vantaggi dal punto di vista diagnostico e della comunicazione con il paziente. “Sono utili per illustrare al paziente il problema, le indicazioni e le controindicazioni e anche i rischi determinati dalla situazione anatomica specifica. Inoltre, sono utili per guidare il posizionamento degli impianti. In passato, era evidente il rischio che l’entusiasmo verso queste nuove tecnologie portasse i chirurghi inesperti a cimentarsi in interventi al di là delle loro possibilità. Ora, anche grazie ai passi avanti fatti nell’ambito di queste tecnologie, questo rischio è minore. Non bisogna però mai prescindere dalla propria esperienza di clinico, che rimane sempre un elemento fondamentale e insostituibile.
Da un punto di vista del paziente, la possibilità di ricevere informazioni più comprensibili e di sottoporsi a un atto chirurgico meno invasivo, con un post-operatorio più confortevole, è sicuramente percepita in modo molto positivo”.

E dal punto di vista del laboratorio? Qual è l’impatto che le tecniche digitali hanno sull’operatività quotidiana e sul rapporto tra odontotecnico e odontoiatra?
L’importante e riconosciuta esperienza di Davide Riva è sicuramente un punto di riferimento in questo ambito. È lui quindi che conferma che “la tecnologia non ha cambiato più di tanto il modo di collaborare tra tecnico e medico, perché il loro rapporto è basato sulla conoscenza e sull’esperienza, non certo sulla tecnologia. È cambiata, però, la modalità di interscambio delle informazioni che ora è più rapida ed efficace. Le nuove tecnologie hanno portato maggior cambiamenti nell’ambito della chirurgia guidata, dove ora la collaborazione tra medico e tecnico nella pianificazione dell’intervento e nella realizzazione di strumenti come la dima chirurgica è molto più stretta. Non dimentichiamo, però, che la conoscenza è sempre alla base del miglioramento: non si migliora solo con la tecnologia”.
Pienamente d’accordo con questi concetti è anche l’odontotecnico Cesare Ferri che, dopo aver sottolineato che per sfruttare al meglio le nuove tecnologie bisogna prima di tutto avere una predisposizione mentale verso queste e che tale predisposizione deve essere condivisa da tecnico e clinico, focalizza l’attenzione sull’importanza della qualità operativa. “Nessun sistema CAD/CAM, nessuna nuova tecnologia può migliorare il lavoro del laboratorio se alla base non c’è qualità, precisione, protocolli rigidi. Non è una panacea per ciò che non funziona. Può essere un ausilio mirato al mantenimento di uno standard qualitativo già consolidato. Le tecnologie digitali devono essere inserite in un contesto più ampio di gestione e controllo delle diverse fasi operative sia cliniche sia tecniche”.
Quest’ultimo aspetto viene rimarcato anche dal professor Matthias Kern dell’Università di Kiel che, nel suo ruolo accademico, focalizza anche l’attenzione sull’importanza della necessità di un’evidenza scientifica che confermi i vantaggi della tecnologia CAD/CAM in termini di sopravvivenza a lungo termine delle protesi, con conseguente beneficio per la riabilitazione del paziente. A questo si aggiunge anche il parere del professor Jörg Strub, dell’Università di Friburgo: “alla base dell’eccellenza vi deve essere un’approfondita conoscenza delle proprietà dei materiali disponibili e dei risultati ottenibili con ciascuno di questi, tenendo sempre alla base delle scelte operative le linee guida indicate dalle accademie e dalle società scientifiche”.

Il consenso è quindi unanime: l’odontoiatria digitale offre certamente potenzialità importanti sia da un punto di vista pratico sia da un punto di vista di comunicazione e interscambio, ma per poter avvantaggiarsi al meglio di queste potenzialità e perseguire così l’eccellenza occorre che alla base ci sia sempre la conoscenza, l’esperienza e l’adozione di protocolli validati e predicibili.

 

Per informazioni:
Nobel Biocare Italiana srl
Parco Tecnologico – ENERGY PARK – Building 03 SUD
Via Monza 7/a
20871 Vimercate (MB)
Tel. 039 68361 - Fax 039 6899474
www.nobelbiocare.com

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement