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Symposium BioHorizons Roma: le basi della futura implantologia orale

Il Responsabile delle Vendite Internazionali, Sig. Patricio Nilo, durante i lavori congressuali.
Class Implant

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ven. 26 ottobre 2012

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“Il nostro credo è quello di voler offrire scienza ed innovazione al fine di creare impianti unici con risultati funzionali ed estetici garantiti nel tempo: e la microsuperfice Laser-Lok® è un esempio di tale dedizione” Con queste parole introduttive il dr. R. Steven Boggan, presidente della BioHorizons ha aperto i lavori del Symposium svoltosi il 18, 19, e 20 Ottobre al Marriot Park Hotel di Roma, dove relatori di fama internazionale hanno illustrato ad un uditorio magnetizzato di 1500 partecipanti, provenienti da più di 40 paesi al mondo, come le recentissime acquisizioni scientifiche sviluppate da BioHorizons possano essere attuate nella prassi quotidiana.

Ma è stato soprattutto nella definizione del nuovo concetto di “biointegrazione totale” attraverso il quale per la prima volta nella storia dell’implantologia orale si vede realizzata, oltre all’integrazione dell’osso, anche quella dei tessuti molli connettivali, che nel Simposio di Roma sono state poste le basi per la futura implantologia. L’innovativa superfice del colletto implantare BioHorizons, composta da una serie di micro-scanalature ottenute con una tecnologia di sottrazione al laser è la sola che permette infatti di ottenere l’attacco e l’integrazione del tessuto connettivo (con formazione di fibre simili alle fibre di Sharpey) e il mantenimento di una barriera epiteliale peri-implantare stabili nel tempo. “Ed è sulla base di queste nuove acquisizioni, scientificamente fondate e clinicamente comprovate, che in futuro si svilupperà la nuova implantologia”, ha continuato il Dr. Boggan, prima di dare la parola ai vari relatori. Iniziato il pomeriggio del giovedì con un Biologic Forum che comprendeva tutti gli aspetti della moderna terapia implantare improntati prevalentemente alla clinica, il Symposium BioHorizons di Roma si è dedicato nei due giorni successivi alla definizione di un protocollo di “biointegrazione totale” che potesse essere applicato in tutte le condizioni di trattamento con il criterio della predicibilità e prevedibilità del risultato. Il forum precongressuale del giovedì è stato incentrato sullo stato dell’arte delle terapie rigenerative su impianti e denti naturali, ed i partecipanti hanno potuto concentrarsi ed informarsi intensamente in relazione alle proprie esigenze professionali, guidati passo dopo passo dai massimi esperti del settore, quali i dottori Michael Pikos, Josè Nart, Antonio Santos, Andres Pascual, Stefano Parma Benfenati, e Giulio Rasperini. La giornata di venerdì si è invece subito focalizzata sulla superfice Laser-Lok nella presentazione del dr. Jack Ricci, bioingegnere della New York University, che ha illustrato alla platea i risultati di oltre 15 anni di ricerche in vitro ed in vivo attraverso le quali è stato possibile ottenere le informazioni scientifiche che hanno permesso di arrivare a definire il concetto di “biointegrazione totale”. Utilizzando filmati in microscopia, che solo qualche anno fa potevano appartenere alla fantascienza, il dr. Ricci ha mostrato come le varie popolazioni cellulari sono orientativamente indotte a colonizzare le differenti microtopografie di superfice del titanio, ed in particolare come la sola superfice Laser-Lok permetta alle cellule fibroblastiche di potersi disporre linearmente lunghi i sochi laserizzati e, di conseguenza, alle fibre di collagene prodotte di orientarsi in modo perpendicolare. Partendo da questi risultati i relatori che si sono succeduti hanno evidenziato come sia stato possibile trasferire nelle applicazioni cliniche le conoscenze relative a queste ricerche in vitro. Il dr. Pikos ha posto l’attenzione soprattutto sulla valenza estetica dei risultati ottenibili con le superfici Laser-Lok, grazie alla stabilità dei tessuti molli peri-implantari che si ottiene attraverso la formazione di un sigillo peri-implantare che riproduce quasi le stesse caratteristiche istologiche presenti nei tessuti parodontali. I tre relatori italiani, De Leonardis, Farronato, e Iorio Siciliano hanno invece focalizzato le loro presentazioni sulla predicibilità dei risultati ottenibili nella pratica clinica quotidiana mostrando come la sistematica implantare BioHorizons permetta attraverso le diverse soluzioni disponibili di adattarsi facilmente alla risoluzione di tutte le problematiche implantari. Il dr. Carl Misch, grazie alla sua lunghissima esperienza implantare, ha concluso la giornata di lavori offrendo indicazioni precise sul numero e sul posizionamento implantare ideale. Quali risultati si possono prevedere dal punto di vista scientifico utilizzando le superfici Laser-Lok nei siti post-estrattivi e nelle sedi di importante atrofia ossea? Questo il tema della seconda mattinata congressuale sviluppati dal dr. Barone e dal dr. Rebaudi che hanno sottolineato come la superfice Laser-Lok permetta di ottenere una ricostruzione ossea biologicamente guidata proprio perché orienta selettivamente la ripopolazione cellulare del sito rigenerato. Moolenar, Ergin, e Sonia Leziy e Brahm Miller hanno invece posto l’attenzione sui principi che devono essere rispettati per ottenere una estetica ideale, e su come la tecnologia Laser-Lok del colletto implantare possa facilitare l’ottenimento di tali risultati. Proprio grazie alla collaborazione di questi clinici è infatti stato possibile in BioHorizons progettare una ulteriore evoluzione del colletto implantare Laser-Lok, che ha trovato la sua realizzazione del nuovo impianto Tapered Internal Plus, nel quale la superfice laserizzata viene associata alla forma platform swithing.
Nell’area espositiva ben strutturata e molto frequentata, i partecipanti hanno potuto informarsi durante le pause non solo sulle novità implantari BioHorizons, ma anche sui biomateriali di rigenerazione ossea, distribuiti in Italia insieme alla sistematica implantare BioHorizons, da ClassImplant di Roma. Anche la Poster Gallery è stata molto frequentata e tra i poster esposti, tutti inerenti alle soluzioni implantari Laser-Lok ed ai biomateriali BioHorizons, è stato premiato il lavoro presentato dall’Università di Ancona dal titolo “Clinical, microbiological and radiographic evaluation of dental implants with different collar treatments”. Sabato il Symposium si è concluso in una atmosfera di calda familiarità con un cocktail party dove i festeggiamenti si sono protratti fino a tarda serata, accompagnati da specialità culinarie e ritmi appassionanti.
La risonanza positiva dei partecipanti alle innovazioni presentate, all’ampia offerta tematica, al livello dei relatori nonché alla qualità dell’organizzazione è stata semplicemente grandiosa. Soprattutto, i congressisti sono rimasti entusiasti dal poter partecipare a quella che si può definire la seconda tappa evolutiva dell’implantologia orale, quella che dall’ “osteointegrazione” ha permesso di passare alla “biointegrazione totale”. Il BioHorizons Symposium Series rientra ormai, da tempo, nel novero dei congressi più importanti di implantologia mondiale, ma, quello svoltosi a Roma, senza ombra di dubbio, rappresenta l’inizio di una nuova era dove, grazie alla scienza ed alla innovazione tecnologia, si sono poste le basi per l’implantologia del futuro. Pertanto molti professionisti hanno già annunciato la loro presenza al prossimo BioHorizons Global Symposium che si svolgerà il 25, 26, e 27 Aprile 2013 a Miami (USA).
 

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