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Sperimentazione dei medicinali in Italia e il nuovo coordinamento con l’Europa

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Sperimentazione Farmaci - Foto Cobisimage © 2016
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ven. 13 gennaio 2017

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L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato il 15° Rapporto Nazionale sulla Sperimentazione Clinica dei medicinali in Italia con i dati relativi al 2015. Rispetto all’anno precedente, si rileva una sostanziale stabilità del numero di sperimentazioni cliniche; secondo l’Agenzia ciò rende necessaria una costante attenzione per far raggiungere all’Italia il livello di competitività auspicato nel contesto europeo. Importante l’adesione dell’AIFA al progetto europeo delle Voluntary Harmonisation Procedures (VHP), che rafforza l’interazione fra gli Stati membri nelle valutazioni.

Il 2015, il primo anno di rodaggio effettivo del nuovo Osservatorio sulla Sperimentazione Clinica, è stato un anno di riflessione e preparazione dopo l’emanazione del Regolamento 536/2014, provvedimento che colma una serie di lacune normative sui Clinical Trials e che comporterà un cambiamento radicale nell’impalcatura organizzativa e nella prospettiva delle sperimentazioni cliniche in Europa.

Un ulteriore passo importante in previsione del nuovo sistema di “mutuo riconoscimento”, introdotto sempre dal Regolamento 536/2014, il quale impone una visione europea e non più nazionale della sperimentazione clinica, è stata l’adesione di AIFA al progetto europeo delle Voluntary Harmonisation Procedures (VHP), che ha di fatto permesso di rafforzare l’interazione fra gli Stati membri nella valutazione coordinata e condivisa delle sperimentazioni cliniche.

Dai dati rilevati dall’Agenzia Italiana del Farmaco, vi è stato un lieve aumento nel numero globale di sperimentazioni profit. È continuato il trend crescente delle sperimentazioni su farmaci biologici/biotecnologici e su farmaci di terapia avanzata. Si conferma il primato assoluto delle sperimentazioni in oncologia che presentano, per la prima volta in tanti anni, una lieve flessione come percentuale sulle sperimentazioni totali. La distribuzione delle sperimentazioni per fase si mantiene nelle stesse proporzioni rispetto agli anni precedenti, con una buona rappresentatività delle sperimentazioni di fase I e I/II e un lieve aumento delle sperimentazioni di fase II. Un altro dato positivo rispetto all’anno precedente riguardano le sperimentazioni nelle malattie rare, che hanno visto un ulteriore aumento delle sperimentazioni profit e delle sperimentazioni in fase più avanzata di sviluppo.

Secondo il rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco, l’alto numero di sperimentazioni in cui AIFA è stata coinvolta nel 2015 quale autorità competente conferma la rilevanza dell’Italia nel settore delle sperimentazioni cliniche di interesse internazionale.

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