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Si apre alla Sapienza di Roma il IX Chirone osservatorio a 360° sui temi “forti” della Medicina

Mariella Milani
Dental Tribune International

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mer. 14 settembre 2016

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Il Meeting del Chirone, in programma il 16 e 17 settembre alla Sapienza di Roma è giunto alla nona edizione, ispirandosi al rapporto viso/sorriso. La sua infaticabile ispiratrice, Gianna Maria Nardi, risponde di buon grado alla prima, un po’ provocatoria, domanda se il Meeting si sia rinnovato in questo frattempo oppure sia rimasto “codificato” in una formula stereotipata. «Con orgoglio - dice - posso dire che l’evento di quest’Accademia è diventato un appuntamento fisso per quei professionisti (medici, odontoiatri, igienisti dentali, professioni sanitarie, giornalisti) che vogliano approfondire gli argomenti proposti osservandoli a 360°, con tutti i loro aspetti medico clinici, di ricerca e impatto sul sociale».

Vi è una qualche ragione perché questa edizione del 2016 possa essere considerata “diversa” dalle altre? «Basta leggere il programma - dice la Nardi - per rendersi conto che per parlare dei canoni estetici nel rapporto viso-sorriso sono invitati, oltre i maggiori esperti del mondo odontoiatrico (Cantatore, Veneziani, Grassi, Pilloni), della chirurgia estetica (Scuderi, Gasparotti), anche giornalisti di vaglia. Oltre a Rosanna Lambertucci, scrittrice e conduttrice tv esperta in diete e Gerardo Sacco “orafo delle dive”, una figura di spicco assoluto in questa IX edizione è Mariella Milani, firma storica della Rai e prima donna a condurre il Tg2. Pur occupandosi in oltre 30 anni di giornalismo militante, dei temi in più disparati: dalla cronaca ai diritti del cittadino, dalla 'ndrangheta alla pedofilia, questo non le ha impedito di diventare, sotto vari aspetti, uno dei volti più noti della critica di moda in Italia».

«Se c'è un mondo dove la bellezza è giudicata in base a elementi non oggettivi - dice la Milani - è quello della moda, per definizione continuamente alla ricerca di modelli e stimoli diversi. Non a caso, dopo il fenomeno delle top model che incarnavano lo stereotipo della donna perfetta, piena di sex appeal, si è passati a quello opposto, ovvero ragazze pelle e ossa dall'aspetto talmente emaciato da evocare lo spettro dell'anoressia».

«I canoni della bellezza possono essere tuttavia influenzati e variabili, - osserva -fino a poco tempo fa, per esempio, il diktat imponeva: Vietato invecchiare! Vietato ingrassare! Oggi l'inversione di tendenza punta su icone del calibro di Sofia Loren, scelta a 80 anni da Dolce e Gabbana per pubblicizzare un rossetto o di Iris Apfel che, nonostante i 94 anni, resta un'icona mondiale con 195 mila follower su Instagram, testimonial pagatissima di un nuovo modello di automobile. Nello spot la Apfel dice “Non sei bella e mai lo sarai, ma non importa. Tu hai qualcosa di meglio: lo stile!”».

L'accessorio più importante che una donna possa indossare e che peraltro non passerà mai di moda era considerato dall’indimenticabile Audrey Hepburn il sorriso, a proposito del quale come poter dimenticare quello leggero e seducente di Marylin Monroe, icona di bellezza e sex appeal? «Non è un caso che il marketing ci proponga quasi esclusivamente volti sorridenti - osserva la Milani - per convincerci ad acquistare prodotti che, proprio grazie a quel sorriso, dovrebbero rappresentare una promessa di felicità. Fu Jean Jacques Rousseau ad asserire che questo desiderio è insito nell'essere umano e la bellezza non è quella artificiale ma quella che nasce dalla sicurezza in noi stessi, al di là dell'aspetto fisico o dell'età. E che ha molto a che fare con il benessere.»

In tempi difficili come quelli che viviamo il sorriso è anche la dimostrazione più immediata di equilibrio interiore e positività. «Di certo - osserva la Milani - può essere uno strumento straordinario per entrare in relazione con chi ci guarda e ci ascolta e che, dal nostro sorriso e sguardo potrebbe essere conquistato, o quanto meno, attratto. Come da una speciale bacchetta magica, alla portata di tutti».

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