Prevenzione dell'influenza tra il personale sanitario

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Respiratori N95 vs mascherine mediche per la prevenzione dell'influenza tra il personale sanitario

Foto: Domaskina/Shutterstock
Dental Tribune International

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lun. 28 ottobre 2019

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DALLAS, Stati Uniti: a causa della costante interazione faccia a faccia con il pubblico, i dentisti e gli altri operatori sanitari corrono un rischio maggiore di contrarre malattie contagiose. Uno dei modi più efficaci e semplici per mitigare questo rischio è l'uso di una maschera chirurgica; tuttavia, da diversi anni ormai, è in corso un dibattito tra i professionisti in merito alla maggiore efficacia della maschera standard o della maschera N95. Ora potrebbe finalmente esserci una risposta: il più grande studio condotto finora sulle maschere non ha riscontrato differenze significative nella loro efficacia nel prevenire l'influenza tra il personale sanitario.

Nel 2009 durante l’epidemia del virus H1N1 negli Stati Uniti, i Centers for Disease Control and Prevention hanno raccomandato di utilizzare la più aderente maschera N95 per ridurre il rischio di infezione. Questa raccomandazione ha contribuito a scatenare il dibattito attorno alle due diverse maschere, ma fino ad ora non era stato condotto nessuno studio su larga scala per testarne l'efficacia.

Durante le quattro stagioni influenzali verificatesi tra il 2011 e il 2015, i ricercatori hanno raccolto dati sull'efficacia delle maschere nel proteggere gli operatori sanitari dall'influenza e da altri virus respiratori. «Questo studio ha dimostrato che non vi è alcuna differenza nell'incidenza della trasmissione respiratoria virale tra gli operatori sanitari che indossano i due tipi di protezione», ha affermato l'autore senior Dr. Trish Perl, capo della divisione per le malattie infettive e la medicina geografica del Southwestern Medical Center dell'Università del Texas. «Questa scoperta è importante dal punto di vista delle politiche pubbliche perché informa su cosa dovrebbe essere raccomandato e che tipo di abbigliamento protettivo dovrebbe essere tenuto a disposizione per le epidemie».

I risultati hanno mostrato che, tra i 2.400 operatori sanitari che hanno preso parte allo studio, nel gruppo N95 si sono verificate 207 infezioni influenzali confermate dal laboratorio rispetto a 193 tra i portatori di maschere mediche. Inoltre, ci sono stati 2.734 casi di sintomi simil-influenzali, malattie respiratorie confermate in laboratorio e infezioni respiratorie acute o rilevate in laboratorio nel gruppo N95, rispetto a 3.039 di tali eventi tra i portatori di maschere mediche.

Secondo la Dott.ssa Perl, ulteriori studi probabilmente usciranno a seguito di questa recente indagine: il focus dei suoi prossimi studi sarà invece esaminare le dinamiche della trasmissione del virus per capire meglio come si diffondono i virus respiratori.

Lo studio, intitolato “N95 respirators vs medical masks for preventing influenza among health care personnel: A randomized clinical trial”, è stato pubblicato il 3 settembre 2019, sul JAMA (Journal of American Medical Association).

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