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Rapporto tra capacità tampone della saliva ed erosione dentale

mar. 3 dicembre 2013

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In occasione del Congresso nazionale Aidi dedicato all’erosione dentale, svoltosi a Milano, abbiamo posto alcune domande sul tema a Luca Levrini, presidente del Corso di Laurea in Igiene dentale all’Università dell’Insubria e direttore del Centro di Ricerca universitario Oro Cranio Facial Disease and Medicine.

Esiste un problema emergente, secondo lei, in odontoiatria?
Sì: nella sensibilità del clinico odontoiatra è emergente il fatto che smalto e dentina non possono ridursi solo per una eziopatogenesi cariosa. L’usura, infatti, è sempre più oggetto di attenzione nella ricerca e ai convegni, ma soprattutto nella clinica dove l’odontoiatra osserva sempre e guida il paziente verso un corretto percorso di prevenzione e cura delle usure.

Come si è sviluppato il vostro interesse nell’ambito delle usure?
Da tempo analizzavamo l’importanza e le variazione del pH salivare, e ci siamo resi conto da subito che il bicarbonato poteva essere un elemento importante nella sua gestione, quindi fondamentale nella prevenzione dell’usura e della patologia cariosa. Abbiamo perciò collaborato con un’azienda che, dopo averci dato ascolto, ha condiviso con noi il progetto di realizzare uno spray che potesse far permanere il bicarbonato nel cavo orale per mantenere la sua efficacia nel tempo.

Esiste una correlazione tra carie e pH?
Come noto, la patologia cariosa è in stretta correlazione con dieta, salivazione e biofilm batterico dentale. Un frequente consumo di carboidrati e conseguente variazione del pH, generata dalla fermentazione degli zuccheri da parte dei batteri presenti nella placca batterica, crea un ambiente che favorisce la crescita di microrganismi acidofili, come lo Streptococcus mutans e i Lattobacilli che vengono a trovarsi in condizioni ideali per promuovere ulteriori abbassamenti del pH ed eventuali aree di demineralizzazione dello smalto. L’abbassamento del pH della placca costituisce una spinta selettiva a favore di specie batteriche acidofile in grado di mantenere, se adeguatamente nutrite, condizioni di persistente acidità nell’ambito del biofilm stesso.

Come funziona la capacità tampone della saliva?
Quando vengono introdotti alimenti nel cavo orale e si verifica un abbassamento del pH, questo è seguito da una risalita verso valori più basici, grazie all’azione tampone della saliva sul pH. Il che permette, in condizioni di salute, una restituzione del tessuto minerale perso in seguito all’attacco acido dello smalto. In questo equilibrio tra fenomeni di demineralizzazione e remineralizzazione, la capacità tampone della saliva gioca quindi un ruolo fondamentale.

Il bicarbonato è un farmaco?
No, è un principio naturale. L’idrogenocarbonato di sodio o bicarbonato di sodio è un sale di sodio dell’acido carbonico usato in diverse preparazioni farmaceutiche come antiacido. In campo odontoiatrico ne è stato studiato l’effetto sul pH orale, veicolato in gomme da masticare, in gel e in compresse, ottenendo un considerevole effetto di sostegno della capacità tampone della saliva.

Esiste un rapporto tra capacità tampone ed erosione dentale?
È stata riscontrata un’insufficiente capacità di contrastare la discesa del pH in soggetti affetti da erosione. La capacità tampone della saliva sembra quindi avere un ruolo fondamentale nei casi di erosione.

Cosa succede applicando spray al bicarbonato in bocca?
Il prodotto innalza in maniera significativa il pH della saliva, dopo applicazione di glucosio, portandolo al di sopra dei valori soglia di demineralizzazione dello smalto. In particolare, applicando spray mucoadesivo con bicarbonato (cariex), si osserva un innalzamento dei valori di pH salivare, nei valori medi sui 40 minuti, ma anche nei tempi di permanenza a pH < 6. Si tratta di variazioni rilevanti, essendo indicato a 5,7 il (pur soggettivo) valore di pH vicino al quale si possono osservare fenomeni di demineralizzazione dello smalto. Sembra pertanto che l’effetto bioadesivo consenta un rilascio progressivo del bicarbonato e un aumento della capacità tampone della saliva prolungato nel tempo.

Quando utilizzare lo spray al bicarbonato?
La portabilità dello spray muco adesivo lo rende uno strumento versatile, utilizzabile dal paziente in diversi momenti della giornata. È ipotizzabile un utilizzo (cariex) dopo assunzione di snack, bevande o alimenti, ogni qualvolta si verifica un abbassamento del pH e consumiamo qualcosa che non sia acqua. In particolare in pazienti cario recettivi, con erosione, con ipersensibilità dentale, xerostomia, reflusso gastroesofageo, disturbi alimentari, nuotatori, sportivi che assumo integratori liquidi… Può essere usato prima di spazzolarsi i denti, in accordo con autori che sostengono l’utilità di attendere la fine dell’attacco acido sullo smalto prima di effettuare lo spazzolamento dei denti per minimizzare i fenomeni di erosione. Importante, in dentatura decidua, la sinergia con il fluoro. Quanto affermato non deve prescindere da un’adeguata educazione alimentare, che odontoiatra e/o igienista dentale possono guidare in modo efficace.

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