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Prescrizione di farmaci: i dentisti devono prestare attenzione a potenziali abusi

Pazienti in cerca di ricette per oppiacei possono affermare di avere forti dolori o addirittura presentare ferrite in bocca auto-inflitte, avverte Chris Daly, presidente del comitato terapeutico della Australian Dental Association. (Foto: eldar nurkovic/Shutterstock)

mar. 14 giugno 2016

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CANBERRA (Australia) ‒ Il presidente del Comitato terapeutico della Australian Dental Association, Chris Daly, ha espresso preoccupazione circa il possibile abuso di farmaci da parte dei pazienti. Per prevenire il problema ha affermato la necessità che i dentisti seguano precise linee guida e siano molto cauti quando ricevono richieste di farmaci come le benzodiazepine o gli oppiacei.

In una nota pubblicata nel numero dell’Australian Prescriber Journal, Daly ha suggerito ai dentisti di prestare maggiori cautele dinanzi a pazienti che desiderano esclusivamente assistenza farmacologica invece che sottoporsi ad altro tipo di cura, specie se conoscono il nome del farmaco e non ricordino o non vogliano far sapere il nome e il luogo dove esercitava il loro precedente dentista. La richiesta di benzodiazepine sta ad indicare di solito ‒ secondo Daly ‒ un nuovo paziente che dice di aver paura del dentista o dimostri ansia durante la visita odontoiatrica. Questi pazienti si premurano però di mettere al corrente il dentista del fatto che il precedente collega gli prescriveva di solito un “qualcosa per calmarlo” essendo quello “l’unico modo per poter intervenire sulla sua bocca”.

Per distinguere i casi in buona fede da chi cerca invece farmaci per abusarne, la nota suggerisce ai dentisti di contattare il loro precedente collega o medico curante e di prescrivere loro una o due compresse invece che una scatola intera. Quando si ha a che fare con una richiesta sospetta, al paziente in cerca di farmaci Daly suggerisce risposte adeguate. Per gli oppiacei si può utilizzare la seguente: «l farmaci che cerca non sono appropriati per il suo problema. È opportuno che ne discuta con il suo medico curante (posso contattarlo io, se crede), e se il dolore è molto intenso dovrebbe rivolgersi a un ospedale». Per le benzodiazepine: «Io non prescrivo i farmaci che lei mi chiede. Dovrebbe parlarne con il suo medico curante (posso contattarlo io) o se crede posso indirizzarla a uno specialista per far fronte alla sua ansia».

Secondo i dati del National Drug Strategy Household Survey del 2013, tra il 2010 e il 2013 in Australia, tra tutti i tipi di farmaci, gli analgesici rappresentano il settore nel quale si è registrato il maggiore abuso. In particolare il 7,7 per cento degli individui nel 2013 ha usato analgesici per scopi non medici, quando nel 2010 la percentuale era del 4,8.

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