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Pazienti più soddisfatti con la realtà virtuale

Pazienti odontoiatrici coinvolti in una camminata virtuale lungo la spiaggia di Wembury nel Devon, hanno avvertito meno dolore di quelli inseriti in un ambiente virtuale cittadino. Lo h accertato una ricerca compiuta nel Devon (GB).
Dental Tribune International

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mar. 18 luglio 2017

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Devon (GB) – Anche se la realtà virtuale (VR) è in crescita costante in odontoiatria, raramente se ne è misurata l’efficacia in ambienti virtuali diversi. Uno studio condotto da un team delle Università di Plymouth, Exeter e Birmingham – in collaborazione con lo studio dentistico Torrington (Devon) – ha scoperto che i pazienti usufruiscono di una miglior esperienza complessiva allorchè sono immersi in un percorso virtuale in una zona costiera rispetto a una città.

I pazienti che hanno preso parte alla ricerca sono stati sottoposti a caso a tre situazioni diverse: a procedure tradizionali senza utilizzare la realtà virtuale, a una passeggiata nei dintorni di una città virtuale, ma anonima, oppure ad una passeggiata lungo la spiaggia di Wembury, nel Devon. I pazienti sottoposti alla procedura virtuale erano dotati di auricolari e comandi palmari.

Lo studio ha scoperto che il gruppo che aveva camminato lungo il litorale aveva avvertito meno dolore e si ricordava di questo particolare, cosa che non era avvenuta nel gruppo impegnato nella passeggiata in città.

«L’uso della realtà virtuale in ambito sanitario è in aumento, ma occorrono dimostrazioni più rigorose sull’effettivo miglioramento dell’esperienza vissuta dai pazienti» dice Karin Tanja-Dijkstra, principale artefice della ricerca, che – a suo parere – dimostra che nelle giuste condizioni la tecnologia può essere utilizzata per aiutare i pazienti ma anche gli operatori.

Gli autori sottolineano come l’ambiente virtuale a cui sono sottoposti i pazienti è elemento essenziale di riduzione del dolore e dell’ansia durante la visita dal dentista. «Poiché la passeggiata per la città virtuale non ha migliorato i risultati, questo dimostra come non sia sufficiente solo distrarre il paziente, ma l’ambiente deve essere accogliente e rilassante» dice Sabine Pahl, coordinatrice della ricerca presso l’Università di Plymouth. «Sarebbe interessante applicare questo approccio ad altri contesti quali un luogo di lavoro o altre situazioni sanitarie».

Intitolato “The soothing sea: A virtual coastal walk can reduce experienced and recollected pain” lo studio è stato pubblicato online il 14 giugno sul giornale Environment and Behavior.

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