Due impianti Patent al momento della protesizzazione (in alto) e stabilità clinica dei livelli del tessuto, con un incremento del volume dei tessuti molli, all'esame di controllo a sette anni (in basso). L'autore dello studio, la dott.ssa Sofia Karapataki (a destra), ha concluso: «Lo studio documenta risultati eccezionali a lungo termine ottenuti con il sistema implantare analizzato, verificati anche in pazienti reali che tratto quotidianamente nel mio studio.» (Immagini: dott.ssa Sofia Karapataki, OEMUS MEDIA)
Nessun segno di perimplantite anche dopo 12 anni: questo è il risultato più rilevante di un nuovo studio a lungo termine condotto presso l’Università di Medicina di Graz (International Journal of Oral and Maxillofacial Implants).1 Lo studio indipendente ha confermato le prestazioni cliniche del sistema implantare dentale a due componenti Patent. Il team, guidato dalla dott.ssa Sofia Karapataki, ha esaminato le possibili complicanze biologiche di 39 pazienti con 91 impianti dopo 5 e 12 anni di funzione.
Le complicanze biologiche, come le infezioni del tessuto molle e duro intorno agli impianti, sono diffuse: la mucosite perimplantare si verifica nel 43%-47% circa dei pazienti e nel 29% degli impianti, progredendo in perimplantite nel 50% circa dei casi.3, 4 Una volta formatasi, la perimplantite è difficile da trattare e in molti casi porta alla perdita dell'impianto.5
I dati a lungo termine hanno confermato i risultati clinici degli impianti dentali Patent a due pezzi. (Immagine: Patent)
I risultati a cui è giunta la dott.ssa Karapataki et al. sono in netto contrasto con questa incidenza generale di perimplantite. Inoltre, avvalorano quelli di uno studio clinico a lungo termine pubblicato sulla rivista Clinical Oral Implants Research alla fine del 2022 che, a sua volta, non aveva rilevato alcuna traccia di perimplantite attorno agli impianti a due componenti Patent con un follow-up a nove anni.2
I risultati dello studio in sintesi:
Nessun segno di perimplantite
Tassi di sopravvivenza e successo del 100%6, 7
Tessuti molli sani in 36 pazienti (81 impianti)
Solo lievi complicazioni protesiche e biologiche: Solo tre pazienti (7,7%; nove impianti) con sintomi di mucosite perimplantare. In 85 impianti soltanto lievi alterazioni ossee (< 0,7 mm) e nessuna perdita ossea marginale. Sei impianti con una perdita ossea superiore a 0,7 mm. Perdita ossea marginale massima di 1,67 mm
Tutti gli interventi sono stati eseguiti utilizzando i classici protocolli standard. Nello studio sono stati inclusi anche pazienti con condizioni di salute e malattie generali (ad esempio, sindrome di Down o neoplasie) e sottoposti a cure specifiche (ad esempio antipertensivi, antidepressivi o immunosoppressori), con parodontite e biotipo gengivale sottile, così come pure i fumatori. Pertanto, i risultati offrono un'eccellente trasferibilità alla pratica implantare quotidiana.
La dott.ssa Karapataki ha concluso: «Lo studio documenta risultati eccezionali a lungo termine ottenuti con il sistema implantare analizzato, verificati anche in pazienti reali che tratto quotidianamente nel mio studio. Ciò offre una prospettiva positiva rispetto all’ampliamento del numero di trattamenti implantari nella pratica quotidiana in assenza di perimplantite.»
Per saperne di più sul sistema implantare Patent e sul suo comprovato successo a lungo termine, visitate lo stand Patent al Congresso Nazionale SIdP 2024 che si terrà il mese prossimo a Rimini.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.mypatent.com
Nota editoriale:
L’elenco completo delle referenze potete trovarlo qui.
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