DT News - Italy - Al Lingotto il 6° Congresso di Osteology punta sul successo a lungo termine

Search Dental Tribune

Al Lingotto il 6° Congresso di Osteology punta sul successo a lungo termine

Istvan Urban, Mario Roccuzzo, Mariano Sanz.

gio. 4 ottobre 2018

salvare

Bene il successo in terapia. Ma molto meglio se a lungo termine, con strumenti e strategie applicati alla terapia rigenerativa seguendo il motto dell’Osteology Foundation: “Linking science with practice in regeneration”, lo stesso cui si è ispirata la sesta edizione di Osteology. Da sempre definita “evento di riferimento nel panorama della rigenerazione” si è tenuta dal 27 al 29 settembre al Centro congressi del Lingotto di Torino, sede ideale per congressi oceanici come quello, grazie alla “spessore” dei relatori e l’attualità dei temi.

Il prossimo congresso internazionale – ha annunciato Mariano Sanz – si terrà a Barcellona, dal 25 al 27 aprile 2019. L’edizione ha proposto un confronto aperto tra esponenti di due discipline (parodontologia e implantologia) avente per oggetto terapie e tecniche dimostratesi in grado di saper sfociare in (buoni) risultati a lungo termine. L’essenza e l’ispirazione del Congresso si colgono dalle sessioni in cui si è suddiviso l’evento dirette da moderatori e relatori di elevato calibro.

Dal “Mantenimento a lungo termine di denti parodontalmente compromessi” moderatore Mario Aimetti, (e relatori Pierpaolo Cortellini, Leonardo Trombelli e Filippo Graziani) a quello sul “Mantenimento a lungo termine di impianti”. moderato da Daniele Cardaropoli (con Paolo Casentini, Cristiano Tomasi e Luca Cordaro, relatori), oltre alla “Gestione dei casi complessi” moderatore Luca Landi e Massimo De Sanctis Mauro Merli e Roberto Rotundo, relatori.

Nella mattinata di sabato altre due importanti sessioni, coordinate da Carlo Maiorana sulla “Rigenerazione in caso di atrofia ossea” (relatori Vivianne Chappuis, Massimo Robony e Matteo Chiapasco) e la sessione conclusiva sul “Segreto del successo a lungo termine” moderata da Mario Roccuzzo con relazioni di Giulio Rasperini, Francesco Cairo e Istvan Urban, il quale assieme a Roccuzzo e a Mariano Sanz compare tra i tre organizzatori ufficiali del Congresso, A Roccuzzo abbiamo posto alcune domande

Innanzitutto un suo commento sul Congresso…
Sono molto soddisfatto, per l’elevata affluenza di pubblico (circa 1200 persone), e perché i tempi sono stati rispettati in maniera svizzera, ma soprattutto perché tutte le relazioni sono state utili ai clinici che hanno partecipato. Il pubblico ha potuto porre numerose domande e, durante la discussione, sono stati chiariti numerosi aspetti controversi.

Sintetizzando: quali i fattori chiave della durata di un risultato nel tempo?
Come prima cosa, il paziente deve essere sempre messo al centro delle nostre scelte. In secondo luogo, diventa indispensabile capire e spiegare che soluzioni terapeutiche apparentemente meno costose e/o più rapide possono in realtà rivelarsi nel tempo meno sicure e a volte addirittura dannose.

A conclusione della sesta edizione lei ha citato alcuni aspetti particolarmente significativi inerenti al tema congressuale.Vuole riassumerli?
In campo parodontale:

  • Non ci sono evidenze che l’estrazione precoce di denti compromessi parodontalmente migliori la prognosi a lungo termine.
  • La chirurgia rigenerativa parodontale, se preceduta e seguita da uno stretto controllo di placca, offre risultati positivi e stabili a lungo termine.

In campo implantare:

  • In assenza di dati definitivi a lungo termine, la maggior parte dei relatori si è espresso a favore della necessità di avere gli impianti circondati da osso.
  • Tutti i clinici devono eseguire sondaggio e radiografia degli impianti al baseline per monitorare lo stato di salute nel tempo.
  • La formazione di un adeguato sigillo mucoso peri-implantare è una condizione necessaria per il mantenimento a lungo termine.

 

 

Tags:
advertisement
advertisement