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Manifestazione 15 maggio: considerazioni e risposte del Ministro Lorenzin

Antlo

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lun. 11 maggio 2015

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Nel corso degli incontri succedutisi nelle scorse settimane al Ministero in previsione della Manifestazione del 15 maggio organizzata da ANTLO ‒ cui hanno aderito CIOd, ORTEC e "Amici dei denti" ‒ si era concordato un incontro con il Ministro della salute, on. Beatrice Lorenzin.

In considerazione della sua complessa gravidanza, difficilmente il Ministro avrebbe potuto presiedere la delegazione ministeriale che incontrerà quella degli odontotecnici a margine della manifestazione.
Il suo stato lo ha poi consigliato di anticipare il ritiro dagli impegni di lavoro. Così abbiamo richiesto ed ottenuto una intervista per consentire al Ministro Lorenzin di testimoniare personalmente il Suo interesse alle problematiche della categoria e più in generale dell'odontoiatria italiana.
Il quadro che ne esce, oltre a dare alcune esaurienti risposte ai punti esplicitati nel Manifesto che illustra gli obiettivi della manifestazione del 15 maggio, rappresenta ‒ nella sua necessaria sinteticità ‒ una sorta di compendio dei risultati conseguiti da ANTLO nei periodici incontri avuti al Ministero sulle varie tematiche oggetto della manifestazione.

Signor Ministro, prima delle ultime elezioni politiche del 2013, partecipò ad un confronto con tutti i soggetti della filiera del dentale un settore che fattura globalmente intorno ai 10 miliardi di Euro, occupando fra diretti e indotto circa 150.000 addetti. Non solo quindi un importante ambito della salute, ma anche un settore economico di rilevante importanza.
«Come Ministero abbiamo il compito istituzionale di tutelare la salute dei cittadini e quindi anche quella orale, ma certamente non ci può sfuggire il risvolto economico che ricoprono i diversi ambiti della sanità pubblica e privata italiana, le cui competenze dirette sono ovviamente allocate in altre Amministrazioni. Sull'odontoiatria, nella accezione più ampia del termine, grava una conoscenza superficiale del suo ruolo non tanto ‒ e comunque non solo ‒ sotto l'aspetto clinico, quanto economico. Una duplice ragione quindi per sottolinearne l'importanza».

Sempre in quella occasione, Signor Ministro, sottolineò l'importanza della lotta all'abusivo esercizio della professione medica. ANTLO non solo sostiene il DDL Marinello ma si è fatta carico in una audizione alla Commissione Giustizia della Camera di presentare proposte di emendamenti tesi a reinserire tra l'altro le originarie misure per sanzionare anche chi, in odontoiatria, genera e sostiene l'abusivismo, il cosiddetto prestanome e rendere automaticamente applicabili le sentenze passate in giudicato.
«Il Ministero segue con molta attenzione l'iter di approvazione del DDL Marinello, ma ricordo che nel DDL che porta il mio nome attualmente all'esame della XII Commissione del Senato vi sono norme molto stringenti sul tema. Sanzionare efficacemente chi genera, sostiene, copre e pratica l'abusivismo soprattutto in odontoiatria è oltremodo necessario. In tutti i campi gli abusivi e quanti li favoriscono e coprono vanno perseguiti e contrastati efficacemente. In campo sanitario, non essendoci di mezzo solo il portafoglio ma soprattutto la salute del paziente, la sanzione deve quindi essere efficace ed avere forte deterrenza. Al di là dei provvedimenti legislativi, certamente importanti e ineludibili, la lotta all'abusivo esercizio di una professione ma anche al prestanomismo deve essere una battaglia che va vinta soprattutto sotto l'aspetto culturale e valoriale ed in tale ottica le posizioni assunte da ANTLO sono molto importanti e significative».

La situazione dell'odontoiatria italiana sconta una crisi strutturale che data ormai vent'anni generando un preoccupante calo del livello di salute orale, l'impossibilità delle fasce più deboli di accedere alle prestazioni e pesanti conseguenze sulla filiera del dentale con i maggiori costi pagati soprattutto dagli anelli deboli come gli odontotecnici.
«La situazione di crisi ben presente al Ministero che, per quanto di sua diretta competenza, cerca di alleviare attraverso le iniziative delle varie Direzioni Generali. Molte delle azioni positive che si possono mettere in campo per superare questa crisi strutturale implicano tuttavia competenze di altri rami dell'Amministrazione. Il Ministero non intende comunque scaricare su altri tali problematiche che peraltro riguardano un aspetto non secondario della salute pubblica, la salute orale da cui originano come noto ‒ se non viene garantito un adeguato livello ‒ altre complesse patologie».

Non ritiene quindi che sia arrivato il momento di convocare una Conferenza Nazionale sull'Odontoiatria dove chiamare tutti i soggetti della filiera a concorrere alla definizione di puntuali analisi della situazione sotto il punto di vista clinico, economico e sociale per approntare misure sui vari versanti?
«È una buona idea. È però necessario che questa Conferenza, qualora si decidesse di organizzare, non sia l'occasione per discutere fra varie scuole di pensiero senza predisporre né puntuali analisi, né soprattutto efficaci azioni. Si dovrebbero prevedere sedi e tempi certi per la preparazione, organizzazione e soprattutto per le conclusioni, coinvolgendo ovviamente tutti i soggetti della filiera ma anche tutte le Amministrazioni interessate».

Nello specifico odontotecnico evidenziamo una serie di criticità a cominciare dalla necessità di difendere lo spazio professionale da innovazione tecnologiche che se non adeguatamente regolate determineranno nel medio periodo la scomparsa della nostra attività peraltro assoggettata a vincoli normativi comunitari con onerosi adempimenti e obbligazioni.
«Nessuno può contrastare le innovazioni tecnologiche sia di processo che di prodotto. Sarebbe un azione oltre che anacronistica anche inutile perché la Storia insegna che né progresso né futuro possono essere fermati. La delicatezza e l'importanza del campo in cui vengono utilizzate le nuove tecnologie ‒ la sanità e nello specifico l'odontoiatria ‒ implicano ovviamente un'adeguata attenzione rispetto ad esempio ai cosiddetti RESS (requisiti essenziali di sicurezza e salute) previsti dalle normative comunitarie per i dispositivi medici che per gli odontotecnici significano onerosi adempimenti e obbligazioni da rispettare. Il problema prioritario del Ministero non solo la disparità dei vincoli normativi quanto la verifica se i dispositivi generati dalle innovazioni tecnologiche assolvono o meno le stesse validate garanzie per il paziente di quelli prodotti tradizionalmente. In questa ottica c'è ampia disponibilità da parte del Ministero».

Altro tema di particolare criticità riguarda quel profilo che per una serie di incredibili circostanze gli odontotecnici attendono da ben 87 anni.
«Sul profilo dell'odontotecnico credo che storicamente nulla si possa imputare al Ministero né prima della modifica del Titolo V della Costituzione del 2001, né successivamente all'approvazione della Legge 43/2006 sulle professioni sanitarie. Il Ministero ha sempre fatto quanto di sua competenza ed è pronto ad attivarsi per una risposta positiva alle esigenze della categoria. D'altronde ho avuto occasione proprio al vostro Congresso Scientifico dello scorso settembre di manifestare, nel messaggio di saluto, la rinnovata disponibilità del Ministero. Con la competente Direzione Generale delle Professioni Sanitarie studieremo tempi e modalità per concretizzare questa rinnovata positiva volontà del Ministero».

Signor Ministro, come saprà, ANTLO ha organizzato una manifestazione con sit-in davanti al Ministero il 15 maggio per testimoniare la situazione di grande sofferenza della categoria ed avanzare proposte.
«Per motivi personali non potrò ricevere la vostra delegazione ma ho dato disposizioni che venga ricevuta da una autorevole rappresentanza del Ministero. Ho comunque avuto modo di leggere e approfondire il Manifesto pubblicato in occasione di questa iniziativa. Gli argomenti trattati in questa intervista riguardano i punti del vostro Manifesto e quindi potete già verificare verso le problematiche evidenziate l’apertura del Ministero, con il quale ANTLO da tempo intrattiene proficui rapporti».
Signor Ministro, La ringraziamo per l'intervista e per l'attenzione verso le problematiche degli odontotecnici. Ci è gradita l'occasione per formulare i nostri più sinceri auguri per il lieto evento che L'attende, sperando che possa partecipare a fine settembre al nostro 32 Congresso Nazionale Tecnico Scientifico di Montesilvano.
«Vi ringrazio degli auguri e, se le mie condizioni lo consentiranno, mi farà piacere partecipare».

Roma 9 maggio 2015

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