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Un’indagine rivela la fatica di combattere ogni giorno per difendere la propria azienda. Le piccole imprese resistono con tenacia alla crisi economica.
Lo rivela un’indagine della Fondazione R.ETE. Imprese Italia, realizzata su un campione di 2.500 aziende con fino a 49 addetti.
Il 70% degli intervistati dichiara che nei prossimi dodici mesi difenderà in ogni modo ciò che ha costruito: si tratta di imprenditori che hanno basato la propria vita sulla costruzione e sullo sviluppo del loro attuale lavoro d’impresa, e non intendono vederlo distruggere. Seppure in un contesto sfavorevole, le piccole imprese continuano a riconoscere il valore strategico delle professionalità maturate in azienda: il 39% delle imprese dichiara di non avere finora avuto alcun problema occupazionale, mentre tra quanti scontano tale difficoltà (oltre il 60% del totale), più della metà (33,9%) ha deciso di tenere duro, mantenendo per intero l’organico.
Ma qual è la strategia più diffusa per affrontare la crisi?
La maggioranza delle piccole aziende intende allargare il proprio raggio soprattutto nel mercato interno di riferimento. Il 37,8% delle imprese ha un’operatività che va oltre la dimensione locale e si misura a livello nazionale, mentre il 19,3% ha rapporti anche con l’estero. Il 36,4%, nonostante la crisi, ha investito in innovazione, adottando strategie complesse e diversificate: il 19,8% ha introdotto innovazioni di prodotto o servizio, il 18,6% ha acquistato nuove attrezzature di lavoro, il 17,4% ha innovato i processi, l’11% ha puntato sulla riorganizzazione aziendale, mentre il 10,8% ha modificato i rapporti con i clienti e la rete distributiva.
Il mondo dell’impresa diffusa ha le idee ben chiare sul fatto che il tema del fisco rappresenti una leva strategica in grado di liberare l’energia e la vitalità ad oggi imbrigliate: sulla necessità di un sistema fiscale meno impedente concorda, infatti, il 77,2% degli imprenditori, anche se il rapporto fisco-imprese va ben oltre la lamentela sul peso eccessivo della tassazione e coinvolge altri ambiti, come quello della semplificazione e della certezza normativa.
Per il Presidente della Fondazione R.ETE. Imprese Italia, Giuseppe De Rita, la ricerca «mette in risalto i due elementi polari che attualmente contraddistinguono le piccole imprese: da un lato, la loro sfiducia nella politica e, dall’altro lato, la loro convinzione di difendere e di attrezzarsi nei confronti dei rischi di ridimensionamento e di chiusura dovuti alla crisi».
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