DT News - Italy - Legge contro l’abusivismo professionale Prada (ANDI) chiede un’accelerazione

Search Dental Tribune

Legge contro l’abusivismo professionale Prada (ANDI) chiede un’accelerazione

Foto: Gianfranco Prada

lun. 16 giugno 2014

salvare

Che fine ha fatto il provvedimento A. 2281 contro l’abusivismo approvato all’unanimità dal Senato ed ora in attesa di iniziare il suo iter alla Camera? A chiederlo in una nota stampa è il Presidente Nazionale, Gianfranco Prada, preoccupato per i tempi che si stanno dilungando per una legge fondamentale per la salute dei cittadini e per la professione odontoiatrica.

«A inizio aprile il progetto di legge, trasmesso dal Senato, è stato assegnato alla II Commissione Giustizia della Camera ma non è ancora stato calendarizzato per la discussione – osserva Prada – La nostra paura è che ancora una volta, si voglia “insabbiare” un provvedimento per cui ci battiamo da decenni e che, finalmente, sanzionerebbe adeguatamente chi esercita abusivamente una professione regolamentata e chi, in possesso dei requisiti di legge per esercitarla, favorisce l’illecito». «Per questo – continua Prada nel suo comunicato – abbiamo sollecitato i componenti della Commissione Giustizia della Camera affinché sblocchino l’iter e si schierino per la legalità».

Secondo quanto approvato dal Senato, il provvedimento modifica l’art 348 del Codice penale inasprendo le pene per chi esercita abusivamente una professione e penalizzando in modo più deciso chi esercita o favorisce l’esercizio di una professione sanitaria. «Il finto dentista – ricorda Prada – verrebbe finalmente punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro, il prestanome verrebbe sanzionato con la stessa pena e le attrezzature dello studio in cui si compie il reato confiscate, oltre alla sospensione dalla professione».

«Ancor oggi troppi cittadini vengono non solo truffati da finti dentisti e da chi gli mette a disposizione le strutture per farlo, ma rischiano di vedere compromessa la propria salute orale. Continuare con atteggiamenti attendisti – ammonisce Prada- non fa altro che favorire l’esercito di truffatori, stimati in almeno 15 mila, solo in ambito odontoiatrico, che da decenni continua a farla franca grazie a pene ridicole ed alla connivenza del mondo politico che mai è riuscito a porre fine a questo illecito».

«Inoltre – conclude il Presidente ANDI – sentir chiedere la revisione del provvedimento alla Camera per questioni assolutamente infondate, richiederebbe un nuovo passaggio al Senato o mettere in discussione i numeri sui presunti finti dentistici induce a pensare che chi lo chiede, in realtà sia spaventato dalle sanzioni e cerchi in ogni modo di impedire l’approvazione di una legge che, finalmente, impedisce ai truffatori di mettere le mani in bocca agli italiani».

To post a reply please login or register
advertisement
advertisement