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La professione odontoiatrica compatta rafforza l’Ente di Previdenza (Enpam)

Orfeo Notaristefano

Orfeo Notaristefano

ven. 17 giugno 2011

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“L’Enpam, casa di tutti i medici e odontoiatri italiani”, per dirla con Eolo Parodi, suo Presidente, ha una mission previdenziale che va difesa contro qualsiasi attacco strumentale volto a minacciarne ingiustamente l’immagine e la credibilità. Il previsto rispetto dell’orizzonte temporale trentennale per l’equilibrio dei bilanci deve necessariamente trovare la gradualità applicativa, ai fini del rispetto dell’equità intergenerazionale”.

Parla chiaro Giuseppe Renzo, Presidente CAO, Commissione Albo Odontoiatri della FNOMCeO, al termine dell’incontro dei Presidenti CAO all’Enpam (Roma, 10-11 giugno). “Non è casuale che questa riunione si svolga qui. Anzi, la presenza in questa sede – ha detto Renzo – è significativa perché testimonia ed esalta il ruolo degli odontoiatri nella Fondazione previdenziale”.
All’incontro, oltre a Parodi, hanno preso parte anche il Vice-Presidente vicario Alberto Oliveti, il Vice-Presidente Giampiero Malagnino, odontoiatra, il direttore generale Alberto Volponi in una due giorni intensa per interventi e contenuti, a segnare un “momento storico”, come l’ha definita Salvatore Rampulla, presidente CAO di Bolzano, nonché Segretario Generale AIO. Visibilmente emozionato, Parodi ha ripetuto più volte, all’indirizzo della platea “Cari colleghi, cari colleghi”, puntualizzando, come suo solito, la posizione dell’Enpam rispetto ad alcune mire non ben delineate, al momento, sul bilancio in attivo e sul patrimonio della Fondazione: “La politica sta cercando uno specchio per dimostrare che esiste. Ma noi sappiamo che dobbiamo crescere insieme: stiamo lavorando al nuovo Statuto, ce la mettiamo tutta per farcela, vi verremo incontro al massimo. Ci attaccano? Ho sempre avuto paura dei fessi non degli intelligenti. Sto sul viale del tramonto, ma vorrei vedere l’unità di tutti i medici e odontoiatri, l’obiettivo che mi sono dato nella vita”.

Linee-guida per il consolidamento della Fondazione
Oltre all’equità intergenerazionale, ecco i punti fermi di Renzo: “Ringrazio l'assemblea dei presidenti CAO per aver condiviso i principi. Come per le altre Casse previdenziali dei professionisti, la natura privatistica dell’Enpam va riaffermata nei confronti di qualsiasi ipotesi di rientro nell’alveo pubblico. Il pieno riconoscimento di una formale rappresentanza della professione odontoiatrica nel quadro della riforma dello Statuto avviata congiuntamente e proficuamente con la professione medica è un altro obiettivo, a portata di mano, assieme al riconoscimento, attraverso il completamento del percorso parlamentare per la riforma dell’ordinamento professionale, delle peculiari funzioni delle professioni medica e odontoiatrica”. Come dire? Linee-guida per il consolidamento dell’Enpam. Secondo Renzo “ci sono le condizioni perché il nuovo Statuto rispetti le due componenti che versano contributi, i medici e gli odontoiatri. Abbiamo riscontrato molta correttezza dell’Enpam nell’informazione sulla reale situazione finanziaria e immobiliare. Apprezzata, inoltre, la espressa volontà di esercitare tutti i livelli di controllo e verifica degli atti anche attraverso organi terzi. Così come è condivisa la volontà di perseguire in termini legali chiunque abbia provocato o provocherà nocumento all'Ente e porrà a rischio i diritti dei medici ed odontoiatri”.

Oliveti e Malagnino: la crisi finanziaria mondiale ci ha solo sfiorato
Informazione e trasparenza anche nelle relazioni di Oliveti e Malagnino, molto dettagliate, esaustive data la natura specialistica e tecnica dei bilanci e della finanza. “Ma sulla trasparenza occorre stare attenti – ha precisato Oliveti – perché non può diventare un mito. Se dobbiamo fare un’operazione finanziaria come Fondazione, non possiamo sbandierare ai quattro venti le nostre intenzioni, ci renderebbe più deboli”. Oliveti ha dato indicazioni precise sull’Asset Location Strategy dell’Enpam: “La situazione è solida, niente conti in rosso, l’ammanco di un miliardo è una panzana. Invece il bilancio consuntivo è buono, come lo sono stati i bilanci dal 1999 in poi, nonostante la crisi finanziaria degli anni 2007-2008. Abbiamo effettuato investimenti oculati, in una situazione nella quale banche e agenzie di rating hanno avuto problemi. Il nostro motto e modo di agire è: prima la previdenza, poi gli investimenti. Comunque, il problema dei problemi è la rimodulazione dell’equilibrio finanziario sui 30 anni, prima era di 15. Ma anche qui, la politica non può cambiare le regole del gioco quando è in corso”.
Per Malagnino “era necessario parlare e spiegare la necessità della riforma dello Statuto, dei regolamenti e della rappresentanza in seno alla Fondazione”. Ha ripreso il tema della sostenibilità a 30 anni: “Ci dobbiamo rendere conto che, dal 2000 al 2011, il mondo è cambiato e dobbiamo fare i conti con la nuova realtà. L’Enpam ha un patrimonio da 11 miliardi con la possibilità di investire 1,5 miliardi. A chi fa gola il nostro ‘tesoretto’? Non solo al Governo, ma anche a privati che han bisogno di liquidità o di soldi da investire. Ma la nostra attenzione è alta”. Con questi numeri, è evidente che lo tsunami che ha investito l’economia, ma soprattutto la finanza a livello internazionale, ha solo sfiorato l’Enpam, solido nei bilanci e negli investimenti.

Un tappa importante nella lunga marcia degli odontoiatri
Al termine delle due giornate Renzo, ha così sintetizzato la lunga marcia degli odontoiatri per il riconoscimento del ruolo, l’autonomia e la rappresentanza: “Siamo qui per rafforzare l’Enpam. La professione odontoiatrica, relativamente giovane, avrà tanti pensionati tra venti-trent’anni: vogliamo tutelare questi colleghi. La nostra battaglia per l’autonomia non significa Ordine separato, ma riconoscimento di ruoli e funzioni dell’odontoiatra. Noi qui difendiamo pensioni e soldi dei colleghi e l’Enpam è il nostro ente di previdenza. La nostra azione non è basata sui posti, sulla divisione delle cariche. Affermo con forza che le CAO sono la legittima rappresentanza della categoria. Le associazioni e sindacati sono altre realtà, altrettanto legittime, ma con ruoli diversi e non sovrapponibili al nostro. Continueremo a praticare la scelta del dialogo con tutti. Dopo quest’assemblea ci sentiamo ancora più forti. Per andare avanti".
Orfeo Notaristefano
Fonte: portale.fnomceo.it
 

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